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LUCIFERO

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view post Posted on 26/11/2007, 15:19
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LUCIFERO

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Il genio del male, scultura rappresentante Lucifero conservata nella cattedrale di San Paolo a Liegi (Belgio)(Maggiori info: QUIII)


Lucifero nella tradizione popolare indica un essere incorporeo di natura eminentemente maligna e come tale potenzialmente assai pericoloso per l'umanità ed il creato.

Il termine luciferismo indica invece l'adorazione e la devozione a tale entità. Secondo i principali filoni teologici del cristianesimo questa entità sarebbe perfettamente assimilabile alla figura di satana.


Lucifero è il nome con cui, erroneamente, si identifica correntemente Satana. In realtà, secondo l'esoterismo, anche cristiano, la differenza è notevole, in quanto si tratta di due entità decadute appartenenti a due ordini gerarchici diversi.

Secondo la dottrina manichea, è Satana o Arimane il tentatore di Lucifero, colui che ha sottratto Lucifero alle schiere divine, e alla fine dei tempi Lucifero sarà redento. Dunque, Lucifero è "l'Angelo decaduto" per antonomasia.

L'azione di Lucifero si esplica soprattutto nell'ambito delle passioni superiori mentre Satana ha il dominio sulla materia.

È il tentatore di Adamo, lo tenta nell'orgoglio - 'uguali a Dio' e in effetti, anche se deviata, offre un'illuminazione per quanto riguarda il bene e il male'


Origine del nome e intepretazioni filologiche


Il nome Lucifero deriva chiaramente dal latino latino lux ("luce") e ferre ("portare") e significa "Portatore di Luce", "Stella del mattino", ovvero il pianeta Venere. Il il collegamento fra questo termine e Satana deriva dalla Patristica (Girolamo, Tertulliano, Gregorio Magno) che lo desunse, con un'intepretazione molto dubbia, da un passo di Isaia (14,12):

Come mai sei caduto dal cielo, Luce del mattino (Lucifero), figlio dell'aurora?

Come mai sei stato steso a terra, signore di popoli?

La storia riportata dalla Bibbia cristiana e dagli scritti dei Padri della Chiesa, è che in origine Lucifero fosse l'Arcangelo più bello, più splendente e più vicino a Dio, chiamato quindi Lucifero ("portatore di luce"), che però, proprio per questa sua vicinanza, credette d'essere non solo come Dio, ma più potente dell'Onnipotente stesso, peccando cosi di superbia e ribellandosi al volere di Dio (come è scritto: "Similis ero Altissimo", cioè "Sarò simile all'Altissimo", Isaia, 14,14). Raduna a sé un terzo delle schiere angeliche e muove guerra contro l'Onnipotente, che ovviamente lo vince e lo precipita dal Cielo insieme ai suoi angeli devoti. La loro caduta dura 9 giorni, ed infine l'Inferno si spalanca sotto di loro, inghiottendoli. Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Lucifero viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più (Lucifero è dunque solo una metafora per il suo originario splendore), e col comando che venga chiamato da allora in avanti "Satàn" (cioè, l'"Avversario"). Comunque, lontani dalla luce divina, i meravigliosi angeli si mutano in orridi demoni, e da allora il solo scopo del demonio, invidioso e furente, è quello di trascinare gli uomini, novelli e privilegiati figli di Dio, nella sua dimora di disperazione per l'eternità. La dettagliata e straordinaria storia di Lucifero/Satana è narrata dal poeta inglese John Milton nel poema epico "Paradiso Perduto" ("Paradise Lost", 1667), che racconta esattamente della ribellione e della guerra in Cielo, della caduta, della Creazione del mondo (posteriore alla caduta di Lucifero) e dell'uomo, e infine della tentazione e della caduta di Adamo ed Eva.

In realtà questa interpretazione è da considerarsi errata dal punto di vista filologico: l'appellativo di "Portatore di Luce", o "Stella del mattino" era infatti uno dei titoli del re di Babilonia e, in questo passo, Isaia non si riferirebbe a Satana, ma fa un parallelo fra la sconfitta di Satana e la sconfitta di Babilonia.

L'incongruenza dell'interpretazione classica è ancora più evidente se si legge il proseguo del testo (Isaia 14, 16-17):

Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente. È questo l'individuo che sconvolgeva la terra, che faceva tremare i regni,

che riduceva il mondo a un deserto,che ne distruggeva le città, che non apriva ai suoi prigionieri la prigione?

Dal punto di vista filologico, quindi, Lucifero non è un demone, ma il re di Babilonia che, nemico del popolo eletto, è destinato alla punizione divina ed a giacere nell'inferno.

Lucifero nella mitologia greco-romana

Lucifero o Lucifer è una divinità della luce e del mattino della mitologia romana, corrispondente alla divinità greca della luce: Eosforo ("Portatore dell'Aurora") o Fosforo ("Portatore della luce"), nome dato alla "Stella del mattino", era figlio di Eos (dea dell'Aurora) e del Titano Astreo e fu padre di Ceice (Ceyx), re di Tessaglia, e di Dedalione.

Nella religione greco-romana


Mentre del culto di Lucifero come divinità legata a Venere non abbiamo traccia, esistevano culti dedicati a divinità definite "Lucifere" (cioè Portatrici di Luce) come Diana e Giunone[1]. Oltre a queste, tra le Divinità Maschili Solari più conosciute che ritroviamo nel pantheon greco-romano vi è Apollo, di cui un epiteto era Phosphoros (ΦΑΕΣΦΟΡΟΣ in lettere greche)[2], che tradotto in latino è Lucifer, Lucifero appunto.

Nella letteratura giudaica extra-biblica


Nel giudaismo le antiche divinità planetarie dei popoli mesopotamici, fra cui Ishtar (=Venere=Lucifero) o Marduk (=Giove), furono considerati demoni, cioè angeli decaduti. Secondo una tradizione extra-biblica riportata nel libro di Enoch essi furono precipitati nel deserto di Dudael e conficcati sotto un cumulo di pietre. L'enigmatica figura di Azazel, citato nel Levitico, sarebbe uno di loro e corrisponderebbe al dio di Edessa Azizo o alla dea sud-arabica al-Uzzah, entrambi personificazioni del pianeta Venere[3].

Anche la Jewish Encyclopedia afferma che l'identità fra Sataniel (Satana) ed Helel (Lucifero) risale già a un secolo prima dell'era cristiana, quando alcuni scritti ebraici, come il Secondo Libro di Enoch e la Vita Adam et Evae del I secolo d.C. circa, interpretarono un passo di Isaia e uno di Ezechiele nello stesso senso adottato in seguito dai Padri della Chiesa, riferendolo cioè al racconto della Caduta degli Angeli capeggiati dall'arcangelo Samhazai (o Samyaza, cioè "ladro del Cielo"), che sarebbe appunto altro nome di Sataniel.


Nell'Antico Testamento


Lucifero (in ebraico הילל o helel, in greco φωσφόρος, in latino lucifer) è il nome classicamente assegnato a Satana dalla tradizione giudaico-cristiana in forza dell'interpretazione prima rabbinica e poi patristica di un passo di Isaia. Più precisamente, Lucifero è considerato essere il nome di Satana prima che Dio lo facesse precipitare dal Cielo. Mentre Michele sarebbe il capo delle schiere angeliche, Lucifero/Satana sarebbe il riferimento degli angeli ribelli e precipitati negli Inferi.

Nella Vulgata, cioè la versione in latino della Bibbia, il termine lucifer è utilizzato nell'Antico Testamento solo quando il profeta Isaia lo applica al re di Babilonia, la cui caduta è oggetto dell'ironia del profeta[4]. I Padri della Chiesa tennero conto del frequente accostamento di Babilonia al regno del peccato, dell'idolatria e della perdizione sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento[5], nonché dei quattro sensi delle Scritture, e identificarono il Lucifero di Isaia con il Satana di Giobbe e dei Vangeli.

In effetti alcune frasi del profeta sembrano troppo forti per descrivere la rovina di un semplice re


« Negli inferi è precipitato il tuo fasto,
la musica delle tue arpe;
sotto di te c'è uno strato di marciume,
tua coltre sono i vermi.
Come mai sei caduto dal cielo,
Lucifero, figlio dell'aurora?
Come mai sei stato messo a terra,
signore di popoli?
Eppure tu pensavi:
Salirò in cielo,
sulle stelle di Dio
innalzerò il trono,
dimorerò sul monte dell'assemblea,
nelle parti più remote del settentrione.
Salirò sulle regioni superiori delle nubi,
mi farò uguale all'Altissimo.
E invece sei stato precipitato negli inferi,
nelle profondità dell'abisso! » (Isaia 14,11-15)

Vi è un altro passo dell'Antico Testamento, che viene tradizionalmente interpretato come un riferimento a Lucifero (il cui nome, però, non compare). Nel libro del profeta Ezechiele Dio biasima la caduta del principe di Tiro dal suo originario stato di perfezione e di santità, oltre che di alleanza col popolo ebraico. Il messaggio rivolto al "re di Tiro" contiene espressioni che possono applicarsi anche a Satana.


« Tu eri un modello di perfezione,
pieno di sapienza,
perfetto in bellezza.
Eri come un cherubino ad ali spiegate a difesa;
io ti posi sul monte santo di Dio,
e camminavi in mezzo a pietre di fuoco.
Perfetto tu eri nella tua condotta,
da quando sei stato creato,
finché fu trovata in te l'iniquità.
Crescendo i tuoi commerci
ti sei riempito di violenza e di peccati;
io ti ho scacciato dal monte di Dio
e ti ho fatto perire, cherubino protettore,
in mezzo alle pietre di fuoco. » (Ezechiele 28,12.14-16)

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La caduta di Lucifero, illustrazione di Gustave Doré per il poema Paradiso perduto di John Milton

Si osservi che questo principe anonimo è chiamato cherubino[6], mentre in Isaia coloro che vedono la rovina di Lucifero si chiedono soltanto: “È questo l'uomo che agitava la terra?” (Isaia|14:16-17). Il riferimento, dunque, all'angelo caduto è ancora più esplicito.

I principali fautori dell'interpretazione patristica sono San Girolamo[7], Tertulliano[8], Origene, nonché San Gregorio Magno, San Cipriano di Cartagine, San Bernardo di Chiaravalle e Sant'Agostino di Canterbury, che concordano tutti -almeno per quanto riguarda le linee essenziali- nell'affermare l'originario stato angelico di Satana e dei suoi demoni, la caduta dal Cielo dovuta alla loro superbia e al loro desiderio di usurpare Dio e infine la loro causalità efficiente nell'aver tentato l'uomo e nell'aver dunque introdotto la morte e il male (metafisico, morale e fisico) nella Creazione, che di per sé era perfetta. Tutto ciò troverebbe conferma dal passo dell'Apocalisse ove si legge:

« E ci fu una battaglia nel Cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone. Il dragone e i suoi angeli combatterono ma non vinsero, e per loro non ci fu più posto nel Cielo. Il gran dragone, il serpente antico, che è chiamato diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giù: fu gettato sulla terra, e con lui furono gettati anche i suoi angeli. » (Apocalisse 12,7-9)

Si pensi inoltre alle parole di Cristo stesso, che implicitamente riconosce l'identità dell'Angelo caduto come Satana quando afferma:

« Io vedevo Satana cadere dal Cielo come la folgore. » (Luca 10,18)

Si potrebbero moltiplicare i riferimenti evangelici o comunque scritturali in cui Satana e il suo esercito vengono chiamati «angeli».[9][10]

Come culmine e compimento della tradizione patristica, anche Tommaso d'Aquino accetta l'identificazione di Lucifero con Satana e anzi dimostra che solo a partire da tale identificazione si può mostrare la chiara origine del cosiddetto mysterium iniquitatis[11][12], posto che per il Cristianesimo il nome Lucifero rimane solo indicazione di ciò che il diavolo era in origine ma che ora non è più, dato che tale nome sarebbe appunto stato cancellato dal Cielo e ora lo si dovrebbe chiamare solamente Satana o più genericamente Nemico.

Lucifero nel Nuovo Testamento

Il nome "Lucifero" compare nel Nuovo Testamento solo per indicare la stella del mattino e in senso traslato Cristo, la cui futura seconda venuta in terra segnalerà l'inizio di un mondo nuovo di luce:
2 Pietro 1:19"et habemus firmiorem propheticum sermonem cui bene facitis adtendentes quasi lucernae lucenti in caliginoso loco donec dies inlucescat et lucifer oriatur in cordibus vestris."La Nuova Diodati: "Noi abbiamo anche la parola profetica più certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finché spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori."
Nell'Apocalisse Cristo stesso si definisce "stella radiosa del mattino" (22,16) e promette la "stella del mattino" come ricompensa per chi persevera nelle buone opere (2,28). Nei primi secoli della Chiesa, quindi, il nome Lucifer è stato considerato un titolo di Cristo: per esempio nell'inno Carmen aurorae, o come un nome adatto per i bambini cristiani. Vedi San Lucifero, il vescovo di Cagliari (morto 370).

Il Lucifero gnostico

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La Tentazione e la Caduta di Eva, di William Blake

Accanto alla tradizione teologica e letteraria riguardo Lucifero si sviluppò, già nei primi tempi di fioritura e di espansione delle dottrine cristiane, una corrente gnostica che tentò la reinterpretazione della figura luciferina in chiave salvifica e liberatrice per l'uomo dalla tirannia del Dio Creatore. Secondo tale dottrina, che ha radici tanto nel Marcionismo quanto nel Manicheismo[13], il serpente/Lucifero descritto nel Genesi sarebbe colui che ha indotto l'uomo alla conoscenza, la scientia boni et mali, e dunque all'elevazione dell'uomo a divinità, pur contro la volontà del Dio supremo che avrebbe voluto invece mantenere l'uomo quale suo suddito e schiavo, cioè quale essere inferiore.

In tale dottrina il nome Satana scompare quasi del tutto in favore del nome Lucifero, che viene interpretato alla lettera come "Portatore di luce" e viene perciò eletto quale salvatore dell'uomo. Tutto ciò è in evidente antitesi con la concezione classica del Cristianesimo, secondo la quale invece l'aspetto luminoso di Satana è solo un mascheramento e uno strumento di seduzione. È San Paolo il primo a ricordare che:

« anche Satana si traveste da angelo di luce. Non è dunque cosa eccezionale se anche i suoi servitori si travestono da servitori di giustizia; la loro fine sarà secondo le loro opere. » (2 Corinzi 11,14-15)

Comunque l'idea di Lucifero come principio positivo nonché il suo accostamento alla figura di Prometeo saranno dei motivi ripresi da una lunghissima tradizione gnostica e filosofica che nella storia ha trovato echi nell'Illuminismo[14], nella Massoneria[15], nel Rosacrocianesimo[16], nel Romanticismo di Byron, di Shelley, di Baudelaire e persino di Blake[17]. Tra gli autori italiani è interessante ricordare l'inno a Satana del Carducci e il poema Lucifero di Mario Rapisardi.

In tempi più recenti si ritrovano richiami a Lucifero nella teosofia di Madame Blavatsky e nella sua contemporanea derivazione New Age inaugurata da Alice Bailey[18][19]; in ultimo certo si può aggiungere a tale lista anche il cosiddetto transumanesimo[20], nonché alcuni dei movimenti neopagani radunati sotto al nome di Wicca[21][22].

Si può notare come una certa critica storico-filosofico contemporanea veda nell'ONU e nei suoi fondamenti ideologici una malcelata forma di venerazione del Lucifero gnostico, ammettendo che proprio la New Age sarebbe il sostrato ideologico delle Nazioni Unite.[23][24][25][26][27][28]

Tutta questa enorme cultura, la cui matrice luciferica è rimasta sempre più o meno celata, può essere compendiata nel termine luciferismo (o luciferianesimo) inteso come controparte del satanismo, ove quest'ultimo accetta l'identificazione di Lucifero e Satana e anzi venera proprio l'aspetto tenebroso e demoniaco di Lucifero/Satana, mentre la visione luciferiana usualmente non accetta tale identificazione oppura l'accetta solo per risolvere l'aspetto satanico nell'aspetto luciferino (cioè l'aspetto tenebroso nell'aspetto luminoso). Posto che satanismo e luciferismo non si oppongono l'uno all'altro, il culto di Lucifero come entità spirituale oppure più semplicemente come simbolo ideale ha come presupposti teologico-filosofici l'identità fra Dio e Sophia (la Sapienza)[29] e dunque la divinità della luce di conoscenza nell'uomo[30], nonché infine la benignità essenziale di qualsiasi entità che sia Portatore di luce, cioè portatore di conoscenza. Secondo tale visione dunque Cristo e Lucifero o sono figure complementari oppure sono addirittura la stessa persona in due aspetti e momenti diversi, per cui il Satana che compare nei Vangeli sarebbe stato anche il tentatore di Lucifero all'inizio dei tempi (il che presuppone la non-identità fra Lucifero e Satana). Tutto ciò rimane però senza basi teologiche o scritturali, esclusa una libera interpretazione in cui un principio delle filosofie orientali quale la complementarità di Bene e Male è eretto a criterio di lettura di un testo che non appartiene all'Oriente e che fondamentalmente non condivide tale principio[31].A tale proposito il Magistero ecclesiale avverte i cristiani con le parole di San Paolo:

« Nessuno vi derubi a suo piacere del vostro premio, con un pretesto di umiltà e di culto di angeli, affidandosi alle proprie visioni, gonfio di vanità nella sua mente carnale, senza attenersi al Capo, da cui tutto il corpo (...) progredisce nella crescita che viene da Dio. » (Colossesi 2,18-19)

Scriveva inoltre riguardo a ciò il teologo Tomas Tyn[32]:

« Cari fratelli l'agire di Dio è davvero come una spada a due tagli. Lo so che è facilissimo oggi essere attratti da quel movimento intellettuale pseudopacifista che non ama le spade di nessun tipo e men che meno la spada di Dio. Però è così: Dio con la spada della sua onnipotente parola ha tagliato le tenebre dalla luce. (...) Vedete la gnosi, la ribellione umana che segue la ribellione satanica, perché il primo gnostico è Satana, consiste in questo: non riconoscere la nostra differenza da Dio, non riconoscere che la luce è separata dalle tenebre, essa vuol mescolare la luce con le tenebre, capite. »
(Omelia su Maria Santissima in tempo pasquale)


Differenze con Satana

All'interno di tradizioni cristiane più propriamente esoteriche, Lucifero è un essere differente da Satana, sebbene entrambi rappresentino due aspetti diversi di uno stesso principio del Male. Mentre Satana è una potenza più antica identificabile piuttosto con Arimane o Mefistofele, che cerca di degradare l'uomo trascinandolo nella materialità e inducendolo a riconoscersi soltanto nella natura e negli aspetti più bassi della creazione, Lucifero sarebbe il «Diavolo» in senso letterale («colui che divide»),[33] il quale opera per risvegliare nell'uomo il suo libero arbitrio, conducendolo però in tal modo a esaltare la sua superbia e il suo egoismo.[34] Lucifero sarebbe cioè il Tentatore per eccellenza che agisce nell'interiorità dell'uomo per destarvi passioni malsane, mentre Satana lavorerebbe dall'esterno per vincolare l'umanità alla terra, sovrintendendo allo sviluppo di mezzi mondani e tecnologici al fine di occultare le sue origini spirituali.[35]

Analogamente Rudolf Steiner distingue Arimane da Lucifero,[36] sostenendo come «gli spiriti arimanici, o spiriti mefistofelici, sono quelli che propriamente (se si prendono i nomi con esattezza) vengono chiamati dalla concezione medioevale gli spiriti di Satana, da non confondersi con Lucifero».[37] Una forza malefica ancora più antica di Arimane è infine quella degli Asura, che comincerebbe a far sentire i suoi influssi solo a partire dall'epoca attuale e sempre più in avvenire.[38]


Lucifero nel neopaganesimo


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Il Sigillo di Satana, un sigillo considerato magico e utilizzato occasionalmente dai satanisti
Dianus o Lucifero è un dio della Vecchia Religione, fratello, figlio e consorte della dea Diana, Signore della Luce e del Mattino.

Lucifero, o Lucifer è l'antico nome di una divinità romana, identificata con il greco "Eosforo" (torcia di Eos, o Aurora), e con la Stella del mattino. Solo successivamente venne associato con Satana.

Dianus Lucifero è conosciuto anche come Dis (Kern) nell'aspetto di dio della morte e dell'aldilà, e come Lupercus nell'aspetto di "Figlio della Promessa", portatore di speranza e Luce.

Ha tre aspetti:
Il Cornuto: Signore delle foreste selvagge e dio della fertilità e sensualità e della vita e morte, simile al dio Cernumnus dei Celti.
L'Incappucciato: Signore dei capi (di bestiame) e delle piante. Re del raccolto e Signore della flora; Rex Nemorensis, simile al Greenman dei Celti.
L'Anziano: Signore della saggezza e guardiano dei santuari.

Nel culto della Vecchia Religione il dio Dianus Lucifero è intimamente legato agli antichi misteri del dio etrusco Tinia, e agli dei greco-romani come Pan, Bacco, Apollo, Prometeo, Zeus.

Lucifero nella letteratura

Della visione patristica riguardo Satana/Lucifero risente tutta la letteratura e la filosofia cristiana almeno fino al XVIII secolo (e oltre), per cui Dante Alighieri[39] e John Milton[40] diedero una rappresentazione di Lucifero che ben palesava la sua totale identificazione con l'origine prima del Male, il principe dei demoni, delle tenebre, dell'Inferno e di questo mondo, il Nemico di Dio e degli uomini.

Lucifero nell'arte

Il diavolo e Lucifero nell'arte paleocristiana è rappresentato come un serpente in accordo con Libro della Genesi. Nel Medio Evo, in seguito all'identificazione operata dai Padri della Chiesa è rappresentato come un mostro terrificante a tre teste.

A partire dal secolo X si presenta con le ali spezzate, per ricordare la sua caduta dal cielo, e con le corna in testa, simboli del paganesimo sconfitto. Le ali di pipistrello, emblemi di degradazione della virtù angelica, vengono introdotte con le invasioni dei Mongoli che introducono elementi dell'iconografia orientale, come nel Lucifero dantesco nell'Inferno - Canto trentaquattresimo, vv. 16-56.

Anche il dio Pan è all'origine di alcune caratteristiche del demonio: corpo peloso, zoccoli e corna di capro. L'iconografia del diavolo fissata dagli artisti tra i secoli XIII e XIV è derivata anche da testi apocalittici[41] ed apocrifi.

Tra gli esempi più famosi si ricordano il Lucifero giottesco nella Cappella degli Scrovegni e quello di Coppo di Marcovaldo nel Battistero di Firenze.

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Gli animali che divorano i dannati accentuano la natura insaziabile di Satana. Il motivo di Satana con la "bocca divorante" riflette un'antica concezione della divinità come principio nel contempo creatore e distruttore.

Le corna di Lucifero richiamano pure quelle del dio celtico Cernumnus e sono simbolo della sconfitta del paganesimo operata dalla Chiesa.[42]
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Ma nel corso del tempo molte altre opere hanno rappresentato Lucifero, ad esempio la statua conservata all'interno della cattedrale di San Paolo di Liegi in Belgio , questa statua del 1848 è conosciuta come genio del Male o Lucifero . (Maggiori info: QUIII)

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Oppure una fontana chiamata "Fontana dell'Angelo Caduto" (Maggiori info: QUIII) situata a Parque del Retiro di Madrid.

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Ed anche “The fallen Angel”/”L’angelo caduto” un quadro fortemente significativo, profondo ed evocativo di Alexandre Cabanel (Maggiori info: QUIII)

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Anche nella scultura c'e' chi vi ha reso omaggio, Paul Fryer ad esempio. (Maggiori info : QUII) ha creato una sua opera intitolata "Lucifer"

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Sempre un'altra statua chiamata "The Fallen Angels" di Salvatore Albano (Maggiori info QUIII )

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Per non parlare delle tante sfaccettature che ha avuto in film e serie tv, tra le quali Lucifer

Note


1.^ Opere anatomiche, e cerusiche, Volume 7 Di Giovanni Ambrogio Maria Bertrandi, Gio. Antonio Penchienati, Carlo Giovanni Brugnone
2.^ apollon-epithets - www.HellenicGods.org
3.^ G. Deiana, Levitico, Paoline, Milano 2005, pp. 182-185.
4.^ Lucifer traduce l'ebraico helel, probabile trascrizione dell'epiteto babilonese 'elil' (="lo splendido"), indirizzato a Marduk-Giove. Secondo Langdon l'invettiva di Isaia ha qualche somiglianza con l'Epopea di Erra (cfr. G. De Santillana e H. von Dechend, Il mulino di Amleto, Adelphi, Milano 1983, p.495, n.35).
5.^ Un esempio per tutti è quello dato nel libro dell'Apocalisse:
« e vidi una donna seduta sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi e di bestemmia, e che aveva sette teste e dieci corna. La donna era vestita di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle. In mano aveva un calice d'oro pieno di abominazioni e delle immondezze della sua prostituzione. Sulla fronte aveva scritto un mistero: BABILONIA LA GRANDE, LA MADRE DELLE PROSTITUTE E DELLE ABOMINAZIONI DELLA TERRA. E vidi che quella donna era ubriaca del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesù. » (Apocalisse 17,3-6)

6.^ I Cherubini sono per l'angelologia cristiana un ordine di angeli tra i più alti nella gerarchia celeste di prossimità a Dio.
7.^ Commentariorum in Isaiam Prophetam 1,14
8.^ Contra Marcionem 11,17
9.^ Da San Giuda viene un esplicito riferimento agli angeli ribelli:
« Egli ha pure custodito nelle tenebre e in catene eterne, per il gran giorno del Giudizio, gli angeli che non conservarono la loro dignità e abbandonarono la loro dimora. » (Giuda 1,6)

10.^ San Paolo afferma d'esser accompagnato obbligatoriamente da un angelus Satanae
« mi è stata messa una spina nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi affinché io non insuperbisca. » (2 Corinzi 12,7)

11.^ Summa theologiae I, q. 63, a. 1
12.^ Summa contra Gentiles III, cc. 108-110
13.^ In generale le varie forme di gnosticismo presentano tratti comuni, per cui si può pensare anche alle sette degli Ofiti, così chiamati per la loro adorazione del serpente tentatore (ophis), e ai Cainiti, cosiddetti invece per la loro venerazione di Caino e di qualsiasi altro personaggio biblico che si sia opposto al «tiranno» Yahweh.
14.^ Il culto del lume naturale e la fondazione di Templi della Ragione rimandano ad una visione di Dio come Lucifer in opposizione alla tenebra dell'ignoranza e dell'oppressione rappresentata dall'ancien regime nobiliare e clericale. Si possono inoltre citare Lessing e de Sade come illuministi ammiratori dell'Angelo caduto.
15.^ Il massone Albert Pike scriveva nel suo libro Morals and dogma: "Lucifero è l'incarnazione della ragione, dell'intelligenza, del pensiero critico. Egli si erge dinanzi al dogma di Dio e a tutti gli altri dogmi. Egli sostiene l'esplorazione di nuove idee e di nuove prospettive nella ricerca della verità." Si pensi infine all'utilizzo di Baphomet nella simbologia massonica, e quindi alla condivisione di tale simbolo con gruppi esoterici e satanisti.
16.^ Ancor oggi nel Dizionario Esoterico Rosacrociano si può leggere, alla voce "Lucifero": "Fu Lucifero che aprì gli occhi all'uomo creato da Jehovah, divenendo perciò suo avversario, con il conferirci, benché ad un elevato prezzo, l'immortalità spirituale, per la quale non eravamo ancora preparati. Rese possibile lo sviluppo nella nostra coscienza di una attività libera, incorporando però nello stesso tempo la possibilità dell'errore, del male interiore originato dalle passioni. Lucifero è inoltre una figura di primissima importanza nell'evoluzione dell'umanità, poiché insegnò all'uomo la conoscenza del bene e del male, aprendo per la stirpe umana sentieri che le erano vietati."
17.^ Della simpatia di Blake verso Satana se ne può trovare evidente traccia in Marriage of Heaven and Hell.
18.^ Si ricordi che la Blavatsky fondò nel 1887 una rivista di teosofia chiamata Lucifer e la Bailey fondò nel 1922 una casa editrice per i propri libri esoterici chiamata Lucifer Trust, poi abbreviato in Lucis Trust. Da rileggere sono poi frasi della Blavatsky quale ad esempio:
« Satana, o Lucifero, rappresenta l'agente, l'energia centrifuga dell'Universo in senso cosmico. Egli è Fuoco, Luce, Vita, Lotta, Sforzo, Pensiero, Coscienza, Progresso, Civiltà, Libertà, Indipendenza. »
(H.P. Blavatsky, Dottrina segreta, p.245)

19.^ Michel Lacroix, L'ideologia della New Age
20.^ È del 1990 il saggio del transumanista Max More Inno al Diavolo, ove l'autore elogia la figura di Lucifero quale liberatore dell'umanità dai vincoli naturali imposti dal «tirannico» e «sadico» Creatore.
21.^ Una diffusa e ben conosciuta versione della mitologia wicca racconta che la somma dea Aradia sia figlia di Diana e del fratello Lucifero (cfr. Charles Godfrey Leland, Aradia, o il Vangelo delle Streghe).
22.^ Giovanni Pellegrino Il ritorno delle streghe
23.^ Franco Adessa, ONU, gioco al massacro
24.^ Lucetta Scaraffia, Eugenia Roccella, Contro il Cristianesimo. L'ONU e l'Unione Europea come nuova ideologia
25.^ Gary Kah, La nuova religione mondiale
26.^ Michel Schooyans, Il volto nascosto dell'ONU. Verso il governo mondiale
27.^ Michel Schooyans, Il nuovo disordine mondiale
28.^ Christian Rocca, Contro l'ONU. Il fallimento delle Nazioni Unite e la formidabile idea di un'alleanza tra le democrazie
29.^ Il Cristianesimo invece pone la Sapienza come aspetto di Dio ma non come essenza di Dio, giacché Deus caritas est e dunque prima di essere Sapienza Egli è Amore. Ciò trova riflesso anche nella gerarchia angelica della teologia cristiana, ove i Serafini (cioè gli angeli che si nutrono di puro amore) sono il culmine di tale gerarchia, proprio al di sopra dei Cherubini (cioè gli angeli che si nutrono di pura sapienza).
30.^ Tale fu anche il principio-cardine dell'Illuminismo.
31.^ Il Manicheismo, che ha grandemente contribuito alla costruzione del Lucifero gnostico, raccoglie in sé elementi di Zoroastrismo e persino di Buddhismo, ovvero di dottrine teologiche che confliggono apertamente sia con l'Ebraismo che con il Cristianesimo propriamente detto, come dimostrerà Agostino.
32.^ La beata sempre Vergine Maria Madre di Dio: omelie mariane Associazione Figli Spirituali di Padre Tomáš Týn, 2004
33.^ G. J. Riley, Devil Διάβολος in Dictionary of Deities and Demons in the Bible (DDD), a cura di Karel van der Toorn, Bob Becking, Pieter Willem van der Horst, pag. 244, Wm. B. Eerdmans Publishing, 1999.
34.^ Angelo Bona, Vita nella vita, pp. 144-145, Mediterranee, 2001.
35.^ Cfr. Claudio Gregorat, Il confronto col male, I conferenza, gennaio 2004.
36.^ Rudolf Steiner, Lucifero, Arcobaleno, Oriano di Mira, 1988.
37.^ R. Steiner, Influssi luciferici, arimanici, asurici, conferenza del 1909.
38.^ R. Steiner, conferenza del 1909, ivi.
39.^ Inferno, canto XXXIV, vv. 28-60
40.^ Il suo celebre poema Paradiso perduto narra appunto la guerra scoppiata in Cielo, la caduta di Lucifero e di un terzo degli angeli, la tentazione di Adamo ed Eva proprio da parte di Lucifero invidioso e la loro conseguente caduta.
41.^ APOCALITTICA, Letteratura in “Enciclopedia Italiana” – Treccani
42.^ Simboli e allegorie, Dizionari dell'arte, ed. Electa, 2003, pagg. 156-159.


Edited by Valene - 31/1/2019, 17:44
 
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Nalea Erie
view post Posted on 26/11/2007, 23:31




Allora, vediamo se ci sono....

Lucifero e` un termine inventato da Isaia per indicare il re di Babilonia (chiamato dai suoi sudditi "portatore della luce") per metterlo in parallelo a Satana?

Ma quindi e` un nome inesistente....
Non andrebbe mai usato...

mi sbaglio?

 
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view post Posted on 27/11/2007, 13:35
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E' DIFFICILE DIRE COSA SIA VERO O NO..IO AD ESEMPIO CREDEVO CHE SATANA E LUCIFERO FOSSERO LA STESSA PERSONA (CM ALLA FINE CREDO SIA...) CMQ QUEL CHE E' CERTO E' CHE C'ERA UN ANGELO...IL PIU' BELLO E SPLENDENTE CHE SI RIBELLO' A DIO...E COLUI ERA LUCIFERO...
LA SPIEGAZIONE DEL NOME E' ESATTA...POI DIPENDE CON QUALE CREDENZA LO SI GUARDA...
 
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Nalea Erie
view post Posted on 28/11/2007, 17:45




eh?

mi confondo... secondo quale credenza Lucifero e Satana non sarebbero la stessa cosa?
 
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Kakihara
view post Posted on 26/3/2008, 09:59




Secondo la dottrina manichea, è Satana il tentatore di Lucifero, colui che ha sottratto Lucifero alle schiere divine,Dunque, Lucifero è "l'Angelo decaduto" per antonomasia.

L'azione di Lucifero si esplica soprattutto nell'ambito delle passioni superiori mentre Satana ha il dominio sulla materia.
 
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view post Posted on 26/3/2008, 15:23
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ora dico un eresia e la chiesa mi scomunica....
alla fine sto lucifero che si sarebbe ribellato a dio xche' non gli andava bene le cose come diceva..oppure voleva vivere in modo diverso...un po' di stima la suscita....cioe'....il tuo capo ti obbliga a fare cose che non vuoi..tu ti ribelli..e diventi il suo nemico...e ottieni anche piu' popolarita'...^^ ok ok la pianto...
 
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Kakihara
view post Posted on 26/3/2008, 15:33




Se Dio potesse essere denunciato probabilmente sarebbe sommerso da quelle di MObbbing...
 
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view post Posted on 5/4/2008, 21:00
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DARK CHEF

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vuoi dire .... ?
 
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darking1965
view post Posted on 4/5/2008, 13:16




Allora, sono d'accordo con tutti voi.
Lucifero era una divinità a se stante.
In demonolatria viene invocato con Renich tasa uberaca biasa icar Lucifer e tiene la posizione del'est. Satana invece è considerato il centro e si invoca in un altro modo.
Per molti satanisti però Satan-lucifer vuole dire che Satana porta la luce e rivela la verità che le bugie oscurantiste della chiesa.
Calcolate che come tutti gli Dèi tutti gli antichi hanno nomi di battaglia, dei nicknames, Quindi spesso Satana, che vuol dire l'avversario (del dio tiranno cristiano), viene detto il Lucifero.
 
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*Road*
view post Posted on 12/5/2008, 18:15




Io ero certa che Lucifero e Satana non fossero la stessa persona...
A Lucifero collego l'immagine di un angelo (diverso comunque da come lo descrive Dante) mentre Satana mi sembra iù una figura immaterriale....
Io invece ho sempre pensato che Lucifero si è ribellato a Dio per prendere il suo posto macchiandosi così di superbia...
Però alla fine, Lucifero sarebbe il braccio e Satana la mente dela rivolta contro Dio?
 
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Kakihara
view post Posted on 13/5/2008, 09:24




Era ovvio che non fossero la stessa entità.. solo che molti film,libri e altre forme di intrattenimento hanno fatto credere il contrario..
 
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darking1965
view post Posted on 14/5/2008, 13:39




Satana, Belial, Azazel e Asmodeus erano i capi storici della ribellione. Secondo quello che mi hanno detto Satana (che è un nome di battaglia, l'avversario) convinse un altro suo pari Belial, (che è un nome di battaglia, il senza padrone) a rivoltarsi, con Belial tutta la Torre del Nord si ribellò. Cosa sono le Torri? sono formazioni di battaglia.. A loro si aggiunse Asmodeus detto Sydonay e Azazel. Poi c'è tutta la solfa della guerra tra le opposte fazioni.... Ma tralascio.
 
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Kakihara
view post Posted on 14/5/2008, 16:26




E la storia completa dove la trovo??
 
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darking1965
view post Posted on 14/5/2008, 22:13




La storia completa la posso ricostruire tranquillamente da ciò che mi hanno riferito. Satana raduna a sé un terzo delle schiere angeliche rivoltose e muove guerra contro l' il dio tiranno che lo vince e lo obbliga a fuggire in una dimensione diversa chiamata poi inferno insieme ai suoi devoti. La loro fuga dura 9 giorni, ed infine l'Inferno viene presidiato onde evitare che le Potenze, cacciatori di Demoni; possano entravi. Secondo la tradizione, in quel momento il vero nome di Satana viene "cancellato dai Cieli", con l'imposizione che nessuno lo pronunci mai più , e col comando che venga chiamato da allora in avanti "Satàn" (cioè, l'"Avversario"). Poi ci furono molte altre battaglie per evitare che i seguaci del dio tiranno entrassero in inferno, più volte riuscirono a respingere gli invasori, ora il potere del dio tiranno si sta affievolendo e spesso Loro possono sconfinare anche sulla terra e mettono in difficoltà le schiere nemiche...Loro non parlano volentieri di queste cose, l'unica cosa che ho saputo è che sono in uno stato di tregua... Nessuno delle due schiere può venire fisicamente sulla terra ma possono solo proiettare il loro corpo astrale. Spesso visitano gli adepti in sogno, c'è tutta una tecnica per ottenere ciò. Comunque la tavola ouija, al pendolino e il sogno lucido sono gli unici strumenti per comunicare con Loro.
Beh ne esistono altri ma sono complessi.
Spesso mettere sotto il cuscino un sigillo di un demone favorisce il contatto notturno, la meditazione intensiva su un sigillo, permette la telepatia con un Demone, sempre che uno sia aperto nei chakras giusti e sappia cosa dire... Ho detto anche troppo. Comunque con questi mezzi e altri (ascensione) i maghi neri hanno raccolto testimonianze e rituali dettati da Loro stessi.
Abbiamo le prove che tre differenti maghi hanno avuto in sogno lo stesso sigillo di un Demone che era sconosciuto. Questo è un esempio.
Io sono un Demonolatore di terza generazione e mio figlio quando sarà grande sarà la quarta generazione.
Ma credimi non è un cammino facile.
Comunque chiedi se vuoi, qualcosa posso sempre dirti.
 
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Kakihara
view post Posted on 15/5/2008, 06:30




Vorrei approfondire perchè veramente interessato.. vorrei documentarmi e studiare questa "dottrina" ma a parte te ho ben poche fonti.. image
 
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48 replies since 26/11/2007, 15:19   2838 views
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