Valene |
|
| I Raccapriccianti metodi vittoriani per certificare la reale morte di una persona.
Abbiamo già parlato del Funerale vittoriano e di alcuni metodi per scongiurare la morte apparente , ma oggi approfondiamo un po' l'argomento.
Credits: google, thevintagenews.com
traduzioni by Valene.
Nel mondo moderno e industrializzato di oggi, ci sono un certo numero di cose che diamo per scontate senza realmente considerare il fatto che non sempre e' stato così in passato.
La tapofobia è la paura di essere sepolti vivi.
Lo sviluppo scientifico ha fatto salti da gigante nel 20 ° secolo.
Prima dei tempi più moderni, la tapofobia era una paura più che valida. Medici, scienziati e specialisti della massima stima hanno trascorso secoli cercando di ridurre questa paura.
Il racconto popolare The Lady With the Ring ha numerose versioni raccontate nel corso della storia e in tutto il mondo.
Nel folklore britannico, si racconta la storia di Lady Mount Edgecombe che si ammalò e fu sepolta, presumibilmente morta.
Un ladro poco dopo la sepoltura scavò nella fossa per rubare un anello di valore inestimabile con il quale era stata seppellita.
Si narra che Lady Mount Edgcombe si svegliò, spaventando il ladro a morte e tornò a casa.
Per qualche ragione, l'era vittoriana vide un aumento dell'ossessione per la tapofobia e molti inventori chiedevano a gran voce di trovare un modo infallibile per confermare la morte effettiva prima della sepoltura.
Ecco alcuni di quei metodi bizzarri utilizzati per scongiurare di seppellire persone ancora vie.
Le Safety Coffins (Bare di sicurezza)
(della quale abbiamo parlato QUI)
Le bare di sicurezza sono un fatto storico popolare condiviso da decenni: l'idea è che se qualcuno fosse stato erroneamente dichiarato morto e si fosse svegliato ritrovandosi seppellito, semplicemente tirando un cavo o una corda collegati ad una campana fuori terra avrebbero potuto avvertire i lavoratori del cimitero che erano vivi e quindi era stato commesso un errore.
Più raccapricciante del pensiero di svegliarsi e trovarsi in una situazione del genere è il fatto che un vero corpo morto si gonfia durante la decomposizione, il che significa che potrebbe innescare accidentalmente la campana e fornire così un falso allarme. Non c'è da stupirsi che la gente credesse nei fantasmi.
Le sale d'attesa mortuarie
Il primo obitorio a New York fu inaugurato nel 1866 al Bellevue Hospital
I Mortuari, o sale d' attesa o del comianto,vennero costruite e inavvertitamente divennero uno spettacolo morboso per i nostri antenati.
Alla fine del XIX secolo, in Francia e Germania, i cadaveri venivano disposti e si doveva aspettare per vedere se cominciavano a decomporsi prima di essere sepolti.
I corpi venivano sorvegliati a tempo pieno da assistenti di obitori e alcuni vennero costruiti con finestre che si affacciano sul pubblico che poteva fermarsi e fissare la macabra scena. Ai corpi venivano somministrati antisettici per prevenire infezioni, nel caso in cui fossero ancora in vita.
Si pensa anche che queste sale di attesa funebri diedero inizio alla tradizione di inviare fiori ai funerali, poiché i fiori venivano usati per decorare i corpi per coprire l'odore dei cadaveri.
Da qui, le tattiche divennero più invasive e, a volte, discutibili.
Il dito
Una parte del corpo ritenuta un indizio di morte reale o falsa dichiarata era il dito.
Alcuni credevano che tenere la punta del dito di un corpo appoggiata sull' orecchio rivelasse anche i più deboli battiti del cuore.
Secondo il Dictionnaire biographique international des écrivains pubblicato nel 1902, il dott. Collongues era un famoso inventore medico responsabile del dinamoscopio - un dispositivo che misurava le vibrazioni degli esseri viventi - e il necroscopio - un dispositivo che assicurava una certa dichiarazione di morte basata sul polmoni, il cuore e il cervello.
Sebbene nessuna invenzione sia stata portata avanti nei tempi moderni, Collongues era sulla strada giusta ed i battiti del cuore cominciavano ad essere collegati a nuove invenzioni.
La lingua
La morte del generale Robert E. Lee, a Lexington, in Virginia, il 12 ottobre 1870. Litografia.
Altri credevano che la lingua fosse la chiave.
Uno suggeriva che un corpo non morto potesse essere stimolato applicando determinate sostanze reattive sulla lingua, come un limone amaro, aceto o alcol.
Il dottor J.V. Laborde in Francia venne notato per aver studiato la relazione della lingua con la morte e presumibilmente per aver affermato di aver rianimato una donna ritenuta morta attaccando un forcipe alla lingua e tirandola per ore finché non si è svegliata.
Un altro metodo proposto per certificare la morte era basato sul nuovo concetto del sistema circolatorio.
L'idea di provocare dolore ad un corpo per provare la morte è stata provata in diversi modi: tenendo il dito del presunto cadavere sopra una candela accesa, versando acqua bollente sul corpo o amputando parti del corpo più piccole come le dita delle mani e dei piedi.
Una mano di gloria era la mano di un impiccato che era usata come un macabro portacandele dai ladri per sfuggire alla scoperta.
Alcuni scienziati all'epoca ritenevano che i cadaveri non si sarebbero bruciati con il fuoco.
Si è anche insistito sul fatto che usare foglie spinose su un corpo avrebbe prodotto eruzioni cutanee solo se la persona fosse veramente morta.
L'inchiostro invisibile ha avuto un ruolo anche nelle scienze mortuarie.
Non era una nuova tecnologia, questo metodo segreto di comunicazione esisteva fin dall'antica Grecia.
Gli scienziati forensi vittoriani escogitarono il metodo di lasciare delle note che dichiaravano, "Sono davvero morto" sotto il naso.
Se la persona fosse stata davvero morta, il cadavere avrebbe emesso anidride solforosa attraverso le narici che avrebbe innescato l'inchiostro invisibile. Purtroppo i denti in decomposizione in un'epoca di scarsa odontoiatria potevano dare un effetto simile.
Luigi Galvani
Il metodo "vittoriano" più vicino ai nostri metodi era il galvanismo.
Luigi Galvani è stato pioniere nel campo della bioelettromagnetica già nel 1780 quando applicava energia elettrica a cadaveri di animali.
Insieme a sua moglie, Galvani ha interpretato il ruolo del dott. Frankenstein italiano, ricercando il rapporto dell'elettricità con muscoli e nervi. Un precursore del defibrillatore.
È vero, Galvani è esistito prima dell'era vittoriana, ma forse gli scienziati avrebbero dovuto prestare un po 'più di attenzione al suo lavoro.
Invece, un paio di decenni passarono con metodi discutibili e regolarmente inaffidabili per avere le conferme reali di morte.
Fortunatamente oggi sappiamo che cos'è un coma, sappiamo come misurare i battiti cardiaci e non ci sveglieremo con meno dita delle mani e dei piedi.^^ |
| | |
