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| Il busto di Vlad Tepes davanti alla presunta tomba di Dracula a Napoli
Un busto raffigurante Vlad III di Valacchia, meglio conosciuto come il “Dracula” storico, è apparso qualche mese fa davanti a quella che secondo alcuni studiosi sarebbe la vera tomba di Dracula, nel chiostro di Santa Maria La Nova a Napoli.
Credits: Google, fanpage.it , ilmattino.it
Un busto raffigurante il voivoda di Valacchia è stata installata a Napoli, nel chiostro della Chiesa di Santa Maria La Nova, nel cuore del centro storico.
E torna così di moda la teoria che vorrebbe il sanguinario principe rumeno sepolto nel capoluogo partenopeo.
Alto un metro e dieci, il busto è stato posto su un grande basamento rivestito in pietra davanti al sepolcro di Matteo Ferrillo ed è stato realizzato dallo scultore George Dumitru in collaborazione con SC Marmodesign SRL di Ploiești..
E' ovviamente destinato a diventare una meta attrattiva x i turisti .
La statua posta davanti al sepolcro di Matteo Ferrillo, considerata la Tomba di Dracula a Napoli
*Il mistero della tomba di Vlad III
La sua tomba non è mai stata ritrovata ufficialmente.
Si presume sia morto tra l'ottobre e il dicembre 1476, in circostanze mai del tutto chiarite (le fonti storiche riportano una morte per mano delle truppe del fratello che lo avrebbero scambiato per un turco durante una battaglia, ma anche per mano degli stessi turchi, mentre in altre versioni sarebbe stato morso da un pipistrello).
La tradizione vuole che sia stato seppellito nel monastero di Comana, in Romania, mentre la sua testa sarebbe stata consegnata all'imperatore turco a Costantinopoli.
Un'altra versione parla invece del monastero di Snagov, su un'isola che si trova nel lago a pochi chilometri da Bucarest.
Per molti storici invece il suo corpo sarebbe stato bruciato subito dopo la sua morte.
Vlad sarebbe poi giunto a Napoli dopo lunghe peripezie: sarebbe stato catturato e portato prigioniero a Costantinopoli.
Una volta giunto qui sarebbe stato riscattato da sua figlia Maria Balsa e portato in Italia dove la donna viveva da anni, sposata con un alto funzionario del governo aragonese di Napoli, Giacomo Alfonso Ferrillo e qui avrebbe vissuto in un esilio ospite di Giorgio Rea, ricco notabile del Regno di Napoli.
Al momento della sua morte non potendo tenere un funerale in suo onore, sarebbe stato tumulato nella tomba del suocero, Matteo Ferrillo, che ancora oggi si trova nel chiostro di Santa Maria La Nova.
Sulla tomba di Ferrillo, compaiono due dragoni e vari elementi considerati di natura slava, mentre sono presenti frasi in una lingua che, ancora oggi, non è mai stata tradotta perché sconosciuta.
Che sia solo una leggenda oppure vera, la tomba sta attirando molti curiosi ed adesso con il busto di Vlad di certo ne arriveranno altri....
Potrete vedere un video a questo link: https://www.ilmattino.it/napoli/cultura/dr...va-7717667.html |
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