L'intervista che vado a proporvi questa volta si differenzia dalle altre che ho raccolto sinora, ma la ragazza protagonista , se seguite il forum da tempo, la conoscerete già. Un tempo nota come Lady Decay, l'ho potuta già intervistare una volta (Trovate l'intervista in questione QUII),ha spesso condiviso con noi le sue avventure come Urbex, e persino scritto un articolo che potrete trovare QUI
Ma oggi invece cambieremo totalmente argomento. Questa volta intervisterò Veronica sulla sua esperienza lavorativa come operatrice cimiteriale. Si avete letto bene, ha frequentato un corso e tenuto un tirocinio presso il Cimitero monumentale della Certosa di Bologna. Così incuriosita ed affascinata da questa occupazione ancora non molto conosciuta nel nostro paese, ho accettato la sua proposta per cercare di spiegare cosa significa essere un'operatrice cimiteriale e sfatare certi taboo bigotti che purtroppo continuano a circondare questo mestiere.
In questa intervista Veronica ci racconta com'è lavorare dentro a questo luogo ...e non solo. Innanzitutto ciao Veronica e grazie mille per esserti resa disponibile per questa intervista. Vorrei partire dal principio, come,quando e perchè hai deciso di frequentare questo tipo di corso?
V: Grazie mille a te per avermi dato questo spazio sul tuo meraviglioso forum, dunque, la passione per il macabro e i "lati dark" della vita ce l'ho fin da che ho memoria, mentre l'idea di iniziare a lavorare nel settore funerario ho iniziato a concretizzarla solo un paio di anni fa anche perché inizialmente pensavo ci volesse la maturità e addirittura una laurea per entrare in questo mondo, attestati che purtroppo io non possiedo, ma informandomi meglio e anche grazie al prezioso aiuto della mia amica e collega Irene Nonnis (in arte Tanatolady) che saluto, ho scoperto questo corso professionale a pagamento che mi ha conferito l'attestato da operatore funebre/necroforo.
Necroforo, becchino, operatore funebre, come preferisci essere chiamata?
V: Il nome corretto sarebbe Operatore funebre, becchino è un detto popolare, ma lo preferisco perché non so lo trovo più "poetico" forse? Hahaha!
In cosa consiste il corso di formazione per Operatore Funebre e Cimiteriale? (materie di studio , teoriche e pratiche...)
V: È un corso dove ti insegnano le basi della funeraria, le cose essenziali che un operatore funebre/cimiteriale deve sapere, come i vari termini e le norme di sicurezza, purtroppo non posso dire più di tanto perché molte cose sono informazioni che non possono essere divulgate.
Hai dovuto sostenere molti esami?
V: Solo un piccolo test finale di valutazione dove ho ottenuto 80 su 100, più che altro si deve prestare molta attenzione durante le lezioni e appuntarsi le cose più importanti.
Una volta ottenuto il diploma e' stato facile trovare il primo tirocinio?
V: Praticamente si, io sono seguita da diverso tempo da una assistente che lavora in un ente di formazione che organizza tirocini formativi finanziati dal comune, e dopo un mese il corso ho iniziato a lavorare al cimitero della Certosa.
Che tipo di esperienza si e' rivelata essere per te questo lavoro?
V: Sicuramente mi ha arricchito tantissimo, perché mi ha fatto prendere confidenza con l'ambiente in cui vorrò fare carriera e ho imparato tante cose nuove, mentre con i colleghi mi sono trovata molto bene, tutte persone speciali e fantastiche.
Seguendoti ho potuto notare la tua passione per la tanatoestetica, in cosa consiste esattamente?
V: Beh la Tanatoestetica innanzitutto è il mio obbiettivo principale, nel senso che io sto facendo questi piccoli passi nel settore funebre/cimiteriale per diventare poi una Tanatoesteta a tutti gli effetti. Consiste nel prendersi cura del caro estinto prima delle esequie, (camouflage, vestizione, disinfezione) presentarlo alla famiglia nel miglior modo possibile per poter dare loro una ultima immagine tranquilla e serena prima della chiusura definitiva della bara.
Come hanno reagito le persone a te care a questa tua scelta?
V: I miei genitori mi sono accanto e di grandissimo appoggio anche se con qualche dubbio iniziale anche mia zia e i miei nonni, mentre altri nembri della mia famiglia non credo la pensino allo stesso modo ma poco mi importa.
Purtroppo in Italia ci sono ancora molti taboo legati al lavoro cimiteriale,un po' dovuto al bigottismo, alla scaramanzia, tu cosa ne pensi al riguardo?
V: Penso che prima o poi ci si dovrà dare una svegliata, non solo per quanto riguarda la gente "comune" che vede l'operatore funebre come una persona brutta, depressa e che porta sfiga e con magari un corvo sulla spalla.....ma anche per le varie leggi, siamo al medioevo in confronto ad altri paesi.
Se dovessi parlare di un lato positivo ed uno negativo di questo lavoro quale sarebbero?
V: I lati positivi sono tanti, non è un lavoro stressante, non c'è crisi e non c'è concorrenza, mentre per quelli negativi è ancora un po' presto per parlarne, sono da poco nel settore.
Hai intenzione di proseguire con nuovi corsi, o studi?
V: Il mio prossimo obbiettivo per quanto riguarda lo studio è partecipare al corso di formazione professionale di Tanatoestetica alla casa funeraria Terracielo di Modena.
Hai già potuto lavorare con delle vere salme? E come ti sei trovata?
V: Ancora no, ma ci arriverò presto.
Hai mai avuto qualche strana esperienza durante il tuo lavoro?
V: Strana esperienza nessuna, anzi sarebbe interessante se me ne capitasse qualcuna hahaha! Per esempio io sono affascinata dal fenomeno dei fuochi fatui, e sarebbe emozionante vederne uno, che poi non sarebbe strana come esperienza, io ho concetti molto diversi da cosa è strano e cosa non rispetto ad altre persone hahaha.
Consiglieresti ad altri di frequentare questo corso o servono dei requisiti particolari?
V: Il corso che ho frequentato io è fondamentale per chi desidera diventare necroforo, in quanto la qualifica che viene rilasciata funge da "lasciapassare", requisiti? essere portati per questo mestiere, stomaco forte, apertura mentale e bontà d'animo.
Quali sono i tuoi prossimi progetti?
V: A fine giugno terminerò il mio tirocinio di 3 mesi come operatrice cimiteriale e a settembre ne inizierò un altro al consorzio funerario dove mi insegneranno appunto la Tanatoestetica, sono pronta e non vedo l'ora.
Ti ringrazio davvero molto per avermi concesso l'opportunità di far conoscere meglio il tuo lavoro e spero davvero che possa portarti a realizzare ogni tuo progetto in merito. V: Grazie a te carissima! <3
Vi allego un video dove Veronica ci spiega meglio alcune cose riguardo a tutto il suo lavoro.
Sì al pensiero di stare tutto il giorno fra le tombe e di vestire e impomatare i morti io ho reagito proprio con approvazione, che poi io sono uno strano e un membro della famiglia Addams, metaforicamente, mi da una sensibile che dovrebbero avere tutti quegli altri che temono la morte e chi ci lavora. Io ho sempre detto che un becchino è un lavoro come un altro e basta e il cimitero è un luogo come un altro, anche se sacro. Gli altri ci metteranno abbastanza tempo a rendersene conto.
Mio nonno materno, Raffaele, faceva il becchino, nel cimitero del paese a Sarno, Salerno, negli anni del dopoguerra fino al 1968, scavava le tombe con le pale, a mano, non c'erano le ruspe, puliva le tombe nei giorni dei morti con la candeggina per prendere qualche soldino in più...e pensate che mio nonno aveva un quarto di stomaco e basta (gli era stato tolto a causa dell'epidemia di Spagnola)..e faceva le autopsie , aiutava a pulire i resti che andavano messi negli ossari, e tutto per mantenere 12 figli ed una moglie quindi io sono cresciuta con questa figura (che ahime' non ho potuto conoscere) della quale mi hanno parlato mamma, nonna e zii, non ho mai pensato che chi faccia questo lavoro sia un "porta sfortuna" o depresso, sono miti stupidi che vanno sfatati, e presto avrete un'altra intervista con una persona che io e Veronica conosciamo bene e che fa un lavoro molto importante ma in italia quasi sconosciuto e mistrattato ovvero la tanatoesteta.
