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Perchè Giugno è il Pride Month?-Storia della nascita dell'orgoglio Gay.

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view post Posted on 4/6/2021, 14:54
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Perchè Giugno è il Pride Month? Storia della nascita dell'orgoglio Gay.

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Spesso avrete sentito parlare in tv, durante i telegiornali, trasmissioni televisive o radiofoniche dei festeggiamenti del mese del pride ovvero quello di Giugno.
Ma perchè il Pride (festa di orgoglio gay nelle comunità Lgbtq+) viene festeggiato proprio in questo mese?
Vediamo di scoprirlo insieme.

Credits: Google, wikipedia.it, org.
Approfondimenti e traduzioni by Valene.

Il Gay Pride viene festeggiato in tutto il mondo.
Purtroppo però nonostante ci troviamo nel 2021 avvengono ancora troppi episodi di omofobia, odio e disprezzo.
Io invece ho sempre vissuto in un mondo colorato quando ancora non conoscevo cosa significasse il termine "Gay Pride".
Ho sempre visto l'amore come un sentimento puro e bellissimo, sia esso diviso fra etero, gay, lesbiche, bisex etc etc.
Ho molti amici che appartengono al mondo Lgbtq+ e ne sono orgogliosa.
Non mi sono mai permessa di offendere o denigrare una persona a seconda delle proprie inclinazioni sessuali.
Ed è per questo che sostengo queste lotte per i diritti e credo fermamente in un mondo dove l'amore non abbia più limiti culturali sociali e psicologici.

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La parata del Pride (letteralmente parata dell'orgoglio), precedentemente nota come Gay Pride o marcia dell'orgoglio omosessuale e ad oggi chiamata preferibilmente solo Pride,[1] è una manifestazione pubblica aperta a tutti (indipendentemente dall'orientamento sessuale) per celebrare l'accettazione sociale e l'auto-accettazione delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, non-binarie e queer, intersessuali e Asessuali e dei relativi diritti civili e legali e più in generale l'orgoglio gay.

La manifestazione spesso serve anche per rivendicare diritti localmente non ancora acquisiti come il matrimonio tra persone dello stesso sesso o legislazioni meno discriminatorie, più inclusive o tutelative delle persone LGBTQ+.
Il “+” sta a indicare tutti gli altri generi meno definibili.
Per un’inclusione totale, nel segno dell’uguaglianza di genere.

Questo tipo di evento si svolge in moltissime nazioni del mondo, nella maggior parte dei casi con cadenza annuale e nel periodo del mese di giugno per commemorare i moti di Stonewall avvenuti a New York, momento di svolta epocale per quanto riguarda il movimento LGBTQ+ moderno.

Nelle prime ore del mattino di sabato 28 giugno 1969, a New York, nel Greenwich Village di Lower Manhattan, scoppiarono dei violenti disordini in seguito all'ennesimo raid della polizia in un bar frequentato da omosessuali e transgender, lo Stonewall Inn di Christopher Street.
L'eco suscitata da quella ribellione diede forza al movimento LGBT che iniziò da allora ad acquisire maggiore visibilità e peso politico-sociale, rivendicando e spesso ottenendo maggiori diritti e maggiore rispetto.

Nel 2019, la parata di New York che celebrava il 50º anniversario dei moti di Stonewall è risultata essere il pride più numeroso di sempre, con cinque milioni di partecipanti nella sola Manhattan.

Simboli

Il simbolo con maggior importanza del "Pride" è la bandiera arcobaleno, anche nota come Rainbow Flag, creata nel 1978 dall'artista queer di San Francisco Gilbert Baker.

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Descrizione

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Molti pride mantengono tuttora il loro carattere originario di manifestazione politica e di attivismo, soprattutto nelle nazioni meno aperte nei confronti dell'omosessualità.
In generale, il carattere dell'evento dipende notevolmente dal contesto politico, economico e religioso delle varie località.

Nelle città più aperte all'accettazione, il corteo assume un carattere festivo e colorato e l'aspetto politico rimane ancorato al concetto di celebrazione.
I cortei più grandi prevedono carri, ballerini, drag queen e musiche ad alto volume; tuttavia anche questi cortei normalmente includono elementi politici ed educativi, come per esempio la partecipazione di politici locali e di associazioni pro-diritti LGBTQ+ di vario tipo; in alcune realtà partecipano anche rappresentanti di confessioni religiose gay friendly come la Metropolitan Community Church, la Chiesa unita di Cristo e le chiese unitariane universaliste, associazioni di genitori di figli LGBT e associazioni di dipendenti LGBT di grandi aziende.

Anche i cortei dal tono più festoso mantengono momenti dedicati al ricordo delle vittime dell'AIDS e della violenza omofoba.

Gli eventi più importanti sono finanziati dalle istituzioni pubbliche e da sponsor privati e in alcuni casi promosse come attrazione turistica delle città ospitanti.
In alcune nazioni questi eventi vengono chiamati anche "Pride Festival" e si svolgono in parchi pubblici o aree pedonalizzate delle città, con tanto di chioschi informativi, concerti musicali, ristoranti e bar all'aperto, concorsi ed eventi sportivi.
La linea di demarcazione tra spettatori e partecipanti in alcuni casi non è netta, mentre lo diviene chiaramente nei casi in cui compaiono episodi di ostilità.

Sebbene ai moti di Stonewall e agli avvenimenti successivi parteciparono a pieno titolo donne lesbiche e persone transgender e bisessuali, oltre che omosessuali maschi di ogni colore e provenienza sociale, storicamente questi eventi vennero chiamati gay, termine che all'epoca esprimeva in senso generale tutto l'intero spettro che costituisce la comunità LGBTQ+.

A cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta, con il cambio generazionale e la progressiva scomparsa o disimpegno dei partecipanti diretti ai moti di Stonewall e degli organizzatori dei primi eventi, avvenne anche un cambio nel linguaggio, con l'introduzione di terminologie più precise e inclusive, che talvolta provocarono resistenza soprattutto tra le comunità meno informate sugli eventi storici, e cambiamenti nel nome delle manifestazioni, qualificate prima come "gay e lesbica" e infine LGBTQ+ o semplicemente "Pride"


In Italia

La prima manifestazione pubblica di omosessuali in Italia ebbe luogo il 5 aprile 1972 a Sanremo, per protesta contro il "Congresso internazionale sulle devianze sessuali" organizzato dal Centro italiano di sessuologia, di ispirazione cattolica.
Alla manifestazione parteciparono una quarantina di persone appartenenti alle associazioni omosessuali aderenti: il Front homosexuel d'action révolutionnaire (FHAR) francese, il Movement Homosexuel d'Action Révolutionnaire (MHAR) belga, il Gay Liberation Front britannico, l'Internationale Homosexuelle Révolutionnaire (IHR), di recente costituzione, e il Fuori! italiano.
Tra gli esponenti italiani figurarono Angelo Pezzana, Mario Mieli, Marco Venturi, Marco Quattrocchi e Alfredo Cohen.
Vi partecipò anche Françoise d'Eaubonne e Roberto Marino.

Il primo evento specificamente legato alle celebrazioni internazionali del gay pride fu il sesto congresso del Fuori! svoltosi a Torino, che prevedeva anche una settimana di film a tematica omosessuale, tra 19 e il 25 giugno del 1978.
Gli episodi di violenza contro gli omosessuali erano frequenti: nell'estate del 1979 due ragazzi gay erano stati uccisi a Livorno.
Il 24 novembre dello stesso anno il collettivo Orfeo organizzò a Pisa la prima marcia contro la violenza omofoba a cui parteciparono circa 500 gay e lesbiche alla manifestazione; questa rimarrà la manifestazione LGBT a più alta partecipazione fino al 1994, anno in cui si svolse primo Gay Pride nazionale ufficiale.

Il 28 giugno 1981 presso Villa Giulia a Palermo si svolse una "festa dell'orgoglio omosessuale" organizzata dal locale circolo ARCI Gay, il primo a usare questa denominazione, su iniziativa del sacerdote Marco Bisceglia, anche in questo caso come reazione all'omicidio di due giovani a Giarre direttamente collegato alla loro relazione omosessuale.

Il primo Gay Pride nazionale ufficiale si svolse nel 1994, a Roma, organizzato dal Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli con l'accordo dell'Arcigay .
Tra gli organizzatori vi erano Imma Battaglia e Vladimir Luxuria.
Alla marcia parteciparono oltre diecimila persone e vi presero parte la parlamentare europea tedesca Claudia Roth, promotrice della risoluzione europea per i diritti degli omosessuali, ed esponenti del Partito Radicale, tra cui il sindaco di Roma Francesco Rutelli.

L'iniziativa venne ripetuta nel 1995 a Bologna e nel 1996 a Napoli.

Nel 1997, in seguito agli aperti contrasti tra il Circolo Mario Mieli e l'Arcigay, si svolsero due Pride nazionali, uno a Roma (organizzato dal Circolo Mario Mieli) e l'altro a Venezia (organizzato da Arcigay e Arcilesbica).
Il doppio evento, ripetutosi anche negli anni successivi ebbe come conseguenza un calo nella partecipazione complessiva che raggiunse il minimo nel 1999.

In concomitanza con il giubileo del 2000, Arcigay rinunciò a organizzare il suo pride a favore del World Pride in preparazione a Roma da parte del Circolo Mario Mieli.
Un attacco diretto da parte delle gerarchie cattoliche contrarie alla manifestazione favorì il ricompattamento di tutte le organizzazioni LGBT e il World Pride di Roma dell'8 luglio 2000 vide una partecipazione record per l'Italia, stimata in oltre 500 000 persone ("Siamo un milione!" fu la cifra annunciata da Imma Battaglia dal palco della manifestazione).
All'evento presero parte molti personaggi di fama internazionale tra cui Gloria Gaynor, i Village People, RuPaul e Geri Halliwell.

Da allora i pride nazionali si svolsero regolarmente ospitati ogni anno in una città diversa: sedi dell'evento, oltre a Roma, furono Milano, Padova, Bari, Grosseto, Torino, Bologna, Genova, Napoli e Palermo.

Un'altra partecipazione record si raggiunse il 17 giugno 2007, sempre a Roma, una settimana dopo la manifestazione del Family Day organizzata in chiave anti-LGBT da parte di gruppi cattolici conservatori con l'appoggio della Chiesa Cattolica: anche in questo caso la partecipazione fu stimata in 500 000 persone, superiore a quella del Family Day.

L'11 giugno 2011 Roma fu sede del 18º EuroPride che coinvolse di nuovo centinaia di migliaia di persone (1 milione secondo alcune stime) con la partecipazione di Lady Gaga, che tenne un discorso a sostegno del movimento LGBT dal palco della manifestazione al Circo Massimo.

A partire dal 2014, i pride vengono organizzati in modo itinerante secondo la formula dell'Onda Pride, un meccanismo che prevede nel periodo tra giugno e agosto una serie di pride cittadini e regionali a copertura dell'intero territorio nazionale.
Nel primo anno l'Onda Pride ha coinvolto 13 città, numero che è andato crescendo progressivamente fino ad arrivare a 39 città nel 2019.


Pride month 2021: il calendario degli eventi nel mondo.


A causa della pandemia da Covid19 ovviamente moltissimi Pride sono stati cancellati nel 2020 ed anche questo 2021 alcuni verranno fatti ma solamente on line o con precise restrizioni.
Vediamo alcune tappe all'estero:

*Dublino: Il Gay Pride di Dublino è famoso perchè dura dieci giorni e di solito si svolge il 28 giugno. Causa Covid, però, il 28 giugno sarà una giornata dedicata a un evento virtuale.
Il vero appuntamento è stato rimandato a settembre 2021.
L'accesso, come sempre, sarà gratis e rivolto a tutti.
I festeggiamenti del Gay Pride di Dublino culminano nella Pride Parade.


*Washington, il 12 giugno, la festa dura dieci giorni.
Quest'anno, la primissima Colorful Pridemobile Parade passerà attraverso alcune delle zone più vivaci della città, tra cui Dupont e Logan Circles, e luoghi iconici come il Campidoglio.

*San Francisco. (luogo di nascita della bandiera arcobaleno)

*Atene Dal 4 al 12 giugno ( parata finale il 12) .
*Tel Aviv, la festa finale è il 14 giugno, con un programma che comprende spettacoli drag, feste e ovviamente la parata del Gay Pride
I festeggiamenti inizieranno alle 10 del mattino, con una grande fiera presso il Giardino Meir (Gan Me'ir), con musica, spettacoli drag e discorsi.

*Il Gay Pride di Lisbona,(Arraial Lisboa Pride), è formato al momento da due distinti eventi che si svolgono in giorni diversi.
La Gay Pride Parade di Lisbona (Marcha do Orgulho LGBT) si svolge il 16 giugno e il Gay Pride di Lisbona (Arraial Lisboa Pride) si tiene il 23 giugno.

*La Gay Pride Parade di Parigi (Marche des Fiertés LGBT) vanta 700.000 spettatori e termina con un party a Place de la Republique (qualche volta a Place de la Bastille, a seconda del percorso.)

Le tappe in Italia

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*Gay Pride Parade di Roma- 26 giugno : il tema è “Adoro: We are the Wonderland”.
*Milano 26 Giugno. La città ha annunciato il ritorno in piazza, a due anni dall’ultima sfilata dal 18 al 27 giugno, con una Pride Square dal 24 al 26 giugno e un Pride che come vuole tradizione andrà in scena l’ultimo sabato di giugno.
*Liguria Pride a Genova il 12 giugno, alle ore 16.30, nella centralissima piazza De Ferrari già soprannominata "Zona Rainbow".
*Napoli Sabato 3 luglio 2021 le associazioni Antinoo Arcigay Napoli, ALFI Le maree e Associazione Trans Napoli saranno in piazza per il Napoli Pride.
Si celebrerà anche il 25esimo anniversario dal primo Gay Pride del Sud Italia, tenutosi proprio a Napoli il 29 giugno del 1996.
*Bergamo il 6 e il 12 giugno.
*Lecco 19 giugno dove sarà organizzata una “biciclettata” che partirà da diversi punti della città con sei gruppi che avranno ciascuno un colore della bandiera arcobaleno.
*Abruzzo Pride 26 Giugno si terrà all'Aquila.
*Verona 3 luglio
*“Salento e Puglia Pride” avrà luogo a Brindisi il 21 Agosto
* 4 settembre sarà la volta di Gorizia e Catania.


Ovviamente queste sono solo alcune delle date più importanti, per tutte le altre città rivolgetevi al sito del proprio comune di appartenenza.

Non mi resta che augurare a tutt* voi ...

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