La Cattedrale vegetale...

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Appena appresa la notizia non ho potuto non inserirla qui, anche se è una cosa eccezionale e non un monumento vero e proprio l'arte gotica centra e mi ha lasciata a bocca aperta, voi cosa ne pensate?

Ecco la meravigliosa “cattedrale vegetale” realizzata da Giuliano Mauri, interamente costruita con alberi. Quando gli alberi saranno cresciuti formeranno un’imponente cattedrale in stile gotico con 5 navate, alta circa 25 metri.

Oggi vogliamo mostrarvi una meravigliosa ed incredibile opera d’arte realizzata da un artista italiano, Giuliano Mauri. Si tratta di una cattedrale che si trova nei pressi di Bergamo ed è stata ribattezzata “la cattedrale vegetale”. Non solo è totalmente immersa nella natura, ma è realizzata utilizzando la natura stessa.

In altre parole: spesso ciò che Madre Natura ci regala viene utilizzato dall’uomo come elemento di partenza per creare i materiali che serviranno per la costruzione futura. Giuliano Mauri ha invece deciso di andare oltre questo step e di passare al livello successivo. Non ha utilizzato gli alberi per ricavare il legno per le sue colonne. bensì ha usato gli alberi come colonne. Meglio ancora: nel 2001 e 2002 ha cominciato a piantare i semi dei suoi alberelli, che sarebbero diventati successivamente i muri della sua meravigliosa cattedrale.

Nel 2009, purtroppo, Mauri è venuto a mancare, e non ha potuto assistere alla nascita della sua opera d’arte. Gli alberi hanno infatti cominciato a crescere nel 2010, grazie alla famiglia e ai collaboratori di Mauri (in particolare grazie a suo figlio, che ha assunto il ruolo di coordinatore dei lavori), che hanno voluto portare avanti il suo lavoro. E i risultati sono stati eccezionali. La cattedrale si trovava nel bergamasco, ai piedi del monte Arera, ed era ancora in fase di sviluppo.

Quando gli alberi sarebbero interamente cresciuti, i sostegni utilizzati dall’artista per fare in modo che gli alberi crescessero con una determinata forma sarebbero stati interamente coperti, e ciò che si poteva vedere sarebbe stata una maestosa ed enorme cattedrale formata da tronchi e foglie. Per essere precisi: l’edificio, di 5 navate e 42 colonne, doveva essere alto 24 metri circa e largo circa 27. Per realizzarlo vennero utilizzati 1800 pali di abete, 600 rami di castagno, 42 piante di faggio e 6 mila metri di rami di nocciolo.




Purtroppo la cattedrale è stata abbattuta nel 2019 ma due prima iniziarono i lavori per costruirne una nuova.
Quella di Lodi è il terzo esemplare di cattedrale vegetale voluta dall’artista, realizzata in questo caso postuma alla sua morte secondo il suo desiderio.
La Cattedrale Vegetale di Lodi è stata ufficialmente inaugurata nell'Aprile del 2017, sorella minore della Cattedrale Vegetale che era presente in località Oltre il Colle in provincia di Bergamo e di quella visibile in provincia di Trento (l’unica costruita effettivamente da Giuliano Mauri).



L’area di Lodi su cui è stata costruita la Cattedrale Vegetale è stata precedentemente predisposta, sopraelevandola con un terrapieno di tre metri, al fine di alzarla dal livello del fiume, in maniera tale che eventuali piene del fiume Adda non andassero a rovinare la lenta crescita delle querce.

Per questa terza installazione della cattedrale Vegetale sono stati coinvolti anche una trentina di bambini delle scuole elementari lodigiane, che si sono occupati fisicamente di piantare le numerose querce alte circa 60 cm.



A differenza della prima versione della Cattedrale Vegetale, costruita in provincia di Trento (Arte Sella a Borgo Valsugana), questa non è stata seguita da Giuliano Mauri il quale è deceduto nel 2009. La creazione della cattedrale di Lodi è stata però fatta su di un progetto pensato dallo stesso Mauri nel 2009 e lasciato in eredità insieme ad altri progetti incompiuti. Questo progetto in particolare è stato accolto e portato avanti dai figli di Mauri, che hanno curato la direzione artistica di questa Cattedrale Vegetale.



La cattedrale vegetale che è collegata al centro storico di Lodi tramite un passaggio ciclopedonale che ha origine alla fine del ponte sull’Adda si trova anche all’inizio del percorso che conduce in una prima parte del Parco d’Adda Sud. Il parco d’Adda Nord, invece, si sviluppa ovviamente più a nord di questo ed ha una bellissima zona nei dintorni di Crespi d’Adda, il villaggio operaio.