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JARED LETO

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view post Posted on 2/6/2008, 12:52
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JARED LETO

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Conoscevo questo attore da prima che iniziasse la carriera col gruppo i 30 seconds to mars.
A me piace molto sia come attore che come vocalist.

CREDITS: Google, wikiepdia.it
www.instagram.com/jaredleto

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Jared Joseph Leto (Bossier City, 26 dicembre 1971) è un attore, cantautore, musicista e regista statunitense.

Dopo l'interpretazione di Jordan Catalano nella serie televisiva My So-Called Life e aver esordito al cinema principalmente in ruoli di supporto, ottiene il plauso della critica in seguito all'interpretazione dell'eroinomane Harry Goldfarb in Requiem for a Dream di Darren Aronofsky.[5]
Collabora con il regista David Fincher in Fight Club e Panic Room e ottiene ulteriori riconoscimenti per la sua recitazione in American Psycho, Lord of War, Lonely Hearts, Chapter 27 - L'assassinio di John Lennon e Mr. Nobody.
Leto è noto per la sua versatilità come attore, compresa anche l'abilità di parlare con i diversi accenti della lingua inglese e dell'americano, e la disponibilità a perdere o acquisire peso, generalmente per impersonare al meglio il personaggio interpretato.[6]
L'attore è anche noto per essere selettivo riguardo ai ruoli da interpretare[7].
Nel 2014, per l'interpretazione della transessuale Rayon nel film Dallas Buyers Club, riceve il Golden Globe,[8] lo Screen Actors Guild Award e l'Oscar al miglior attore non protagonista.[9]
Nel 2016 interpreta il supercriminale Joker nel film DC Comics campione d'incassi Suicide Squad.

Oltre alla sua carriera cinematografica, Leto è il cantante, polistrumentista e compositore principale dei Thirty Seconds to Mars.
Fondò il gruppo nel 1998 a Los Angeles con suo fratello Shannon e, dopo un contratto con l'Immortal e la Virgin, l'omonimo album di esordio venne pubblicato nel 2002 con recensioni positive.
Il secondo album del gruppo, A Beautiful Lie, ebbe un grande successo commerciale nel mondo, diventando disco di platino in diversi stati.
This Is War, il terzo album, arrivò nel 2009 e ricevette ottime recensioni.
Nel 2013, con il gruppo, ha inciso il suo quarto album Love, Lust, Faith and Dreams.
Leto ha inoltre diretto diversi video musicali, inclusi The Kill, Kings and Queens e Up in the Air, vincitori agli MTV Video Music Awards, e il documentario Artifact, premiato al Toronto International Film Festival del 2012.

Biografia

Jared Leto nasce a Bossier City, in Louisiana, il 26 dicembre 1971.
La separazione dei genitori durante la sua prima infanzia portò il giovane Leto a viaggiare molto con la sua famiglia – la madre Constance Leto, il fratello maggiore Shannon Leto e suo nonno materno – dalla nativa Louisiana in diverse città in Colorado, Virginia, Wyoming e Haiti.[10]

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Jared (a sinistra) e suo fratello Shannon Leto nel 2009

Il nonno di Leto faceva parte della United States Air Force e, per la famiglia, viaggiare divenne abituale e un normale stile di vita.[11]
Suo padre si sposò una seconda volta, morendo poco dopo il matrimonio.[10]
Leto desiderava aiutare la famiglia e lavorò per la prima volta a dodici anni come lavapiatti (lui stesso lo definisce «my coolest job») e a sedici trovò un impiego come portiere.[12]
Durante l'infanzia, Costance Leto incoraggiò i figli a essere coinvolti nelle arti.[11]
«Sono cresciuto in un ambiente di attori, musicisti, fotografi, artisti e diverse personalità dello spettacolo», dichiarò Leto in un'intervista di Kerrang!, «Attraverso questa atmosfera non c'era nessun confine distinto o percorso diretto. Stavamo proclamando la libertà di creazione e di auto-espressione».[13]

Il giovane crebbe ascoltando rock classico dai Led Zeppelin ai Pink Floyd, e il suo primo strumento musicale fu un pianoforte malridotto.[14]

Dopo il veloce abbandono del decimo grado di scuola, Leto decise di tornare a concentrarsi sulla propria istruzione e si iscrisse alla privata Flint Hill School di Oakton, Virginia, diplomandosi alla Emerson Preparatory School di Washington nel 1989.[10]
Terminata la scuola, il giovane frequentò l'Università delle Arti di Filadelfia studiando pittura.[15]
Tuttavia, dopo aver sviluppato un interesse per la recitazione, egli si trasferì all'Università delle Arti Visuali di New York e studiò cinema; scrisse e recitò in un cortometraggio, Crying Joy.[15]

Carriera recitativa

Primi ruoli

Leto si trasferì a Los Angeles[16] nel 1992 dove ottenne i primi ruoli nelle serie televisive Camp Wilder e Famiglia cercasi.[15]
Nel 1994 entrò a far parte del cast di una fortunata serie televisiva dal titolo My So-Called Life con il ruolo di Jordan Catalano, che vive una contrastata storia d'amore con la protagonista Claire Danes.[6]

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La serie non sopravvive a lungo, ma abbastanza da procurargli una buona fama, tanto che, nel 1996, la rivista People lo inserisce nella lista degli uomini più attraenti del mondo.[17]
Dopo la chiusura della serie, l'attore ebbe una parte in Cool and the Crazy, un film per la televisione con Alicia Silverstone.
Diventando un idolo delle ragazzine, Leto approdò al cinema nel 1995 con Gli anni dei ricordi.[18]

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Leto nel 1995.

Nel 1996 ottenne il suo primo ruolo da protagonista in L'ultimo dei grandi re e partecipò con Dennis Quaid e Danny Glover a Linea di sangue (1997).
Il regista James Cameron offrì a Leto il ruolo di Jack Dawson in Titanic, ma l'attore non si presentò alle audizioni.[19]

Notorietà

Nel 1997 il regista Steve James lo scelse per il ruolo principale in Prefontaine, un film biografico sul corridore Steve Prefontaine morto tragicamente a soli 24 anni.
Per la preparazione del ruolo, Leto si immerse nella vita del corridore, incontrando i familiari e gli amici di Prefontaine.[20]
Raggiunse una sorprendente somiglianza fisica con il corridore, adottando anche la voce e lo stile della corsa dell'atleta.[21]

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La trasformazione fu così completa, che quando la sorella di Prefontaine, Linda, vide Leto interpretare il proprio fratello, si commosse e incominciò a piangere.[22]
La critica elogiò la recitazione di Leto; Peter Stack del San Francisco Chronicle scrisse «Con ipnotici occhi azzurri e capelli biondi sporchi, Leto cattura lo stile celebre di Prefontaine, e la sua interpretazione è così naturale che sembra di vedere il vero Prefontaine in pista e nella vita reale»,[23] mentre Lisa Alspector del Chicago Reader affermò che l'attore «dà una prestazione complessa che suggerisce una profonda e intrigante interiorità al personaggio».[24]

Dopo aver ottenuto il ruolo principale di un aristocratico britannico in Basil (1998), Leto fu il protagonista dell'horror a basso costo Urban Legend, dove interpretò Paul Gardener, giornalista scolastico e interesse amoroso di Alicia Witt.

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Nonostante le critiche negative, il film fu un enorme successo commerciale.[25]

Nello stesso anno all'attore fu offerto un ruolo secondario in La sottile linea rossa di Terrence Malick, dove affiancò fra i tanti Sean Penn, Adrien Brody e Jim Caviezel.
Il film fu candidato a sette premi Oscar.[26]

Nel 1999 Leto interpretò un insegnante gay che attrae le attenzioni di Robert Downey Jr. in Black & White di James Toback.

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In seguito l'attore ottenne un ruolo in Ragazze interrotte con Winona Ryder e Angelina Jolie, un film basato sulla storia di Susanna Kaysen.
Per la sua interpretazione, Leto fu candidato al Critics' Choice Award al miglior attore non protagonista.

L'attore ebbe inoltre una parte in Fight Club di David Fincher, basato sull'omonimo romanzo di Chuck Palahniuk.
Mentre Edward Norton e Brad Pitt furono gli interpreti principali, Leto ottenne il ruolo di Angel Face, picchiato a sangue fino a diventare irriconoscibile.

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Successo internazionale

Il nuovo millennio portò nuove opportunità per Leto.
L'attore diede prima una memorabile performance in American Psycho di Mary Harron, un film basato sull'omonimo romanzo di Bret Easton Ellis.[27]
Nel film, Leto interpreta Paul Allen, un rivale di Patrick Bateman, ucciso brutalmente da Bateman durante una comica scena nella quale i due discutono i meriti dei Huey Lewis and the News.

Successivamente Leto guadagnò il plauso della critica per aver interpretato il ruolo principale dell'eroinomane Harry Goldfarb in Requiem for a Dream di Darren Aronofsky.[5][28]

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Leto decise di vivere per le strade di New York City e di non avere rapporti sessuali per due mesi prima delle riprese del film, per poter così meglio comprendere cosa può comportare l'astinenza dall'eroina.[29]
Si trasformò anche fisicamente perdendo quasi 13 chili di peso.[30]
Dopo le riprese del film, l'attore si spostò in Portogallo e vivendo in un monastero per diversi mesi.[31]
L'attore affermò che interpretare Harry Goldfarb fu «sadomasochistico [...] la cosa più difficile che ho fatto».[30]

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Nel 2000 interpretò anche l'emergente country rocker Glen Walker in Sunset Strip e fu co-produttore in Sol Goode, a cui partecipò senza essere accreditato.

Dopo il successo di critica con Requiem for a Dream, Leto interpretò il ruolo principale di Jack Hayes in Fuga da Seattle (2002).
Nel 2002 Leto lavorò di nuovo con il regista David Fincher in Panic Room, dove interpreta un rapinatore che terrorizza Jodie Foster.
Il film incassò oltre 30 milioni di dollari durante il suo primo fine settimana negli Stati Uniti, diventando il più grande successo al botteghino di Leto.[32]
L'attore fu anche visto in In linea con l'assassino, interpretando un professionista del cinema presso una compagnia teatrale di Drockula.
Lui e Colin Farrell condividono una veloce scena in un vicolo tagliata dalla versione cinematografica del film, ma ripristinata nella versione del regista.[33]

Lasciato il cinema per due anni per dedicarsi maggiormente al gruppo musicale Thirty Seconds to Mars, Leto tornò sul grande schermo nel 2004 nel ruolo di Efestione in Alexander.

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Il film fu poco considerato dagli americani ma ebbe grande successo nel mondo, incassando oltre 139 milioni di dollari fuori dagli Stati Uniti.[34]
Il regista Oliver Stone attribuì la scarsa ricezione del film alla disapprovazione della bisessualità di Alessandro Magno.[35]

L'anno seguente Leto interpretò Vitaly Orlov in Lord of War di Andrew Niccol.
Il film ebbe generalmente giudizi positivi da parte della critica e ricevette una menzione speciale per l'eccellenza nella realizzazione del film dalla National Board of Review of Motion Pictures.[36]

Nel 2005 l'attore partecipò anche a Hubert Selby Jr: It/ll Be Better Tomorrow, un documentario sulla vita dello scrittore Hubert Selby
Nel 2006 ottenne il ruolo di Raymond Fernandez in Lonely Hearts, basato sulla vera storia degli assassini dei "cuori solitari".
Il film ricevette recensioni miste dai critici:[37] l'interpretazione di Leto, tuttavia, fu notevolmente apprezzata; la critica Heather Huntington affermò che vale la pena guardare Lonely Hearts per stimare la memorabile performance di Leto.[38]

Riconferma sul grande schermo e Premio Oscar

Dopo Lonely Hearts, Leto ottenne il ruolo di protagonista in Chapter 27 interpretando Mark David Chapman, l'assassino di John Lennon.
Per impersonarlo al meglio, l'attore intraprese una massacrante trasformazione fisica aumentando il suo peso di circa 30 chili.[39]
Leto affermò che il ruolo fu ancora più difficile dell'interpretazione scheletrica del tossicodipendente Harry Goldfarb in Requiem for a Dream.[40]
A causa del brusco aumento di peso l'attore soffrì di gotta e fu costretto a usare una sedia a rotelle.[41]
Dopo le riprese del film, Leto si sottopose a una dieta di soli liquidi, non mangiò alcun tipo di cibo per dieci giorni, perdendo circa 10 chili e assumendo solo limonata, pepe di Caienna e acqua.[42]
Perdere il peso in eccesso si rivelò una sfida; l'attore affermò: «Dopo un anno sono tornato a uno stato quasi normale, non so se sarò mai come ero fisicamente. Non lo farò mai più, mi ha decisamente dato dei problemi».[43] La prima di Chapter 27 ebbe luogo al Sundance Film Festival del 2007 con molte controversie.[44]
La recitazione di Leto fu tuttavia acclamata dai critici; Joe Neumaier del New York Daily News afferma che Leto «dà un ritratto così avvincente che è difficile distogliere lo sguardo» e continua dicendo che la sua «raccapricciante performance lo contraddistingue».[45]
Rex Reed del The New York Observer loda l'attore descrivendo la sua interpretazione come «una galvanizzante performance di un irriconoscibile Jared Leto che può sinceramente essere chiamato indimenticabile».[46]

Durante questo periodo Leto si concentrò maggiormente sul suo gruppo, rifiutando di partecipare in film come Flags of Our Fathers di Clint Eastwood.[47]
L'attore giustificò la sua decisione affermando: «È un sogno che diventa realtà quando Clint Eastwood ti chiede di essere in uno dei suoi film. Ero devastato dal fatto che non potevo far parte del film. Ma ho avuto degli impegni, un disco su cui avevo lavorato per un paio di anni stava per essere pubblicato. Era un periodo davvero molto importante. È stata una di quelle decisioni in cui si possono avere due percorsi e credo di aver fatto la scelta giusta per me. Mi piacerebbe lavorare con Clint Eastwood in futuro, è uno dei miei eroi».[48]
Leto fu anche scelto per interpretare Clay Beresford in Awake - Anestesia cosciente, ma rifiutò per gli stessi motivi e fu sostituito da Hayden Christensen.[49]

Leto tornò alla recitazione nel 2009 quando il regista Jaco Van Dormael lo scelse per recitare nel film di fantascienza intitolato Mr. Nobody. Leto interpreta il ruolo principale di Nemo Nobody, un uomo di 118 anni, ultimo mortale sulla Terra dopo che la razza umana ha raggiunto l'immortalità.
Leto descrisse Nemo Nobody come il ruolo più complesso che avesse mai recitato e affermò che fu difficoltoso mantenere le molteplici vite del protagonista concentrate in un unico personaggio senza perdere sé stesso.[50]
Il film fu principalmente finanziato da società europee e fu pubblicato in versione limitata in alcuni paesi.
La critica cinematografica acclamò l'abilità artistica di Jaco Van Dormael e la prova recitativa di Jared Leto.[51]
Boyd van Hoeij di Variety scrisse che ciò che rende fantastiche le scene ambientate nel 2092 non è la visione del futuro ma la performance di Leto.[52] Bruce Kirkland di Jam! descrisse la recitazione dell'attore come «una purissima e meravigliosa tour-de-force performance».[53]
Per aver interpretato le molteplici vite di Nemo Nobody, Leto fu candidato per la Coppa Volpi per la migliore interpretazione maschile alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.[54]

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Leto durante la première di Mr. Nobody alla 66ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

Nel 2011 Leto fu la voce narrante di TT3D: Closer to the Edge, un documentario sulle gare motociclistiche Tourist Trophy che si tengono ogni anno nell'Isola di Man.
Il film fu un grande successo di pubblico e critica, diventando il settimo documentario di maggiore incasso nel Regno Unito.[55]

Nel novembre del 2012 Leto è stato scelto da Jean-Marc Vallée per recitare in Dallas Buyers Club.
Il film racconta la vera storia di Ron Woodroof, rude elettricista texano al quale, nel 1986, fu diagnosticata l'AIDS.
Leto interpreta Rayon, un crossdresser sieropositivo che fondò con Woodroof e altre persone il Dallas Buyers Club, il quale diventò il punto di ritrovo di molti sieropositivi statunitensi che, pagando, riuscirono ad assicurarsi cure sperimentali alternative.[56]

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Oltre alla perdita di peso, Leto si è dovuto sottoporre a sedute di ceretta integrale su tutto il corpo, sopracciglia comprese, per identificarsi al meglio con la figura femminile.[57]
L'attore ha affermato che questa trasformazione ha accresciuto la sua stima per le donne, e che, oltre alle trasformazioni fisiche, si è trattato di calarsi in uno stato mentale completamente diverso.[58]

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Per questa interpretazione Leto ha vinto, tra gli altri premi, il Golden Globe e il Premio Oscar come miglior attore non protagonista.[8][9]

Nel dicembre 2014 viene resa ufficiale dalla Warner Bros. la partecipazione di Jared Leto al film Suicide Squad di David Ayer, film incentrato sulla celebre squadra di supercriminali della DC Comics, in cui l'attore interpreterà la nemesi di Batman, ovvero il Joker, precedentemente portato sul grande schermo da Cesar Romero nel 1966, da Jack Nicholson nel 1989 e da Heath Ledger nel 2008.[59]

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Nel 2017 viene confermato come protagonista del film The Outsider, nel cast di Blade Runner 2049, e nel ruolo di Andy Warhol in un film biografico sul controverso artista.
Sta inoltre dirigendo 77 per la Paramount Pictures.[60]

Nel 2018 recita da protagonista nel film della Netflix The Outsider, in cui interpreta il ruolo di un soldato americano che diventa il capo di una organizzazione mafiosa giapponese.

Nel 2019 è confermata la sua presenza da protagonista in un film della Marvel Comics su Morbius

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Nello stesso anno diventa ufficiale la sua partecipazione al film The Little Things nel ruolo di un serial killer.[61]
La pellicola, distribuita in Italia con il titolo di Fino all'ultimo indizio, vede l'attore recitare insieme ai colleghi Denzel Washington e Rami Malek, anche loro vincitori di un Premio Oscar.

Nell'agosto 2020 Leto conferma la sua presenza da protagonista nel terzo film di Tron e viene annunciata la sua partecipazione al film House of Gucci di Ridley Scott, nel ruolo di Paolo Gucci, al fianco di Lady Gaga, Al Pacino, Jeremy Irons e Adam Driver.

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Il 21 ottobre 2020 l'Hollywood Reporter annuncia che riprenderà il ruolo di Joker nelle riprese aggiuntive della Zack Snyder's Justice League.[62] L'attore collaborerà inoltre con il regista Darren Aronofsky, a distanza di più di vent'anni, nel film Adrift, basato su un racconto di Kōji Suzuki.[63]

Carriera musicale

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Filantropia e orientamento politico

Leto è un convinto vegano e sostenitore dei diritti degli animali.[108]
Nel 2008 sostenne la California Proposition 2 circa il trattamento degli animali da allevamento e partecipò al gala di beneficenza Yes! On Prop 2 svoltosi a Los Angeles, per fermare la crudeltà sugli animali.[109]

Nell'ottobre del 2009, Leto raccolse fondi a favore di una campagna contro la California Proposition 8, un referendum in cui si chiedeva l'abolizione del diritto al matrimonio per coppie omosessuali.[110]
Egli sostenne il Freedom Action Inclusion Rights (FAIR), un movimento sociale per i diritti LGBT.[111]
Durante una raccolta fondi dell'associazione, Leto prese il testo dello scrutinio della Proposizione, gli diede fuoco, raccolse le ceneri in un vaso e vi scrisse «Qui giace all'interno ciò che resta della Proposizione 8, possa riposare in pace».[110]

In seguito al terremoto di Haiti del 2010, Leto pubblicò un libro di fotografie da lui realizzate in occasione del suo viaggio ad Haiti nel 2011 con lo scopo di raccogliere fondi per le popolazioni haitiane.[112]
Egli partecipò inoltre al Hope for Haiti Now: A Global Benefit for Earthquake Relief ed è tuttora coinvolto con diverse organizzazioni umanitarie del posto.[112]

Alle elezioni presidenziali statunitensi del 2008, Leto sostenne il senatore Barack Obama.[113]
Nel 2012 Leto ha presieduto un evento del Gen44, una campagna elettorale messa in piedi da Obama per stimolare gli elettori sotto i 40 anni.[114]

Impatto culturale

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La popolarità dell'attore ottenuta durante gli anni novanta grazie principalmente alla serie televisiva My So-Called Life, ha fatto sì che venisse dato il nome di Generazione Catalano, dal nome del personaggio Jordan Catalano interpretato da Leto nella serie[115] alla generazione Xennials. Con l'espressione Generazione Catalano o Xennials ci si riferisce alla generazione di persone nate tra la fine degli anni settanta e i primi anni ottanta, caratterizzate dall'aver avuto un'infanzia senza il fenomeno del Web e da un'età adulta vissuta nell'era dei social network.[116]

Filmografia

Attore
Cinema


Gli anni dei ricordi (How to Make an American Quilt), regia di Jocelyn Moorhouse (1995)
L'ultimo dei grandi re (The Last of the High Kings), regia di David Keating (1996)
Prefontaine, regia di Steve James (1997)
Linea di sangue (Switchback), regia di Jeb Stuart (1997)
Basil, regia di Radha Bharadwaj (1998)
Urban Legend, regia di Jamie Blanks (1998)
La sottile linea rossa (The Thin Red Line), regia di Terrence Malick (1998)
Black & White (Black and White), regia di James Toback (1999)
Fight Club, regia di David Fincher (1999)
Ragazze interrotte (Girl, Interrupted), regia di James Mangold (1999)
American Psycho, regia di Mary Harron (2000)
Requiem for a Dream, regia di Darren Aronofsky (2000)
Sunset Strip, regia di Adam Collis (2000)
Fuga da Seattle (Highway), regia di James Cox (2002)
Panic Room, regia di David Fincher (2002)
Alexander, regia di Oliver Stone (2004)
Lord of War, regia di Andrew Niccol (2005)
Lonely Hearts, regia di Todd Robinson (2006)
Chapter 27 - L'assassinio di John Lennon (Chapter 27), regia di Jarrett Schaefer (2007)
Mr. Nobody, regia di Jaco Van Dormael (2009)
Dallas Buyers Club, regia di Jean-Marc Vallée (2013)
Suicide Squad, regia di David Ayer (2016)
Blade Runner 2049, regia di Denis Villeneuve (2017)
The Outsider, regia di Martin Zandvliet (2018)
Fino all'ultimo indizio (The Little Things), regia di John Lee Hancock (2021)
Zack Snyder's Justice League, regia di Zack Snyder (2021)
House of Gucci, regia di Ridley Scott (2021)
Morbius, regia di Daniel Espinosa (2022)

Televisione

Camp Wilder – serie TV, episodi 1x12-1x14 (1992-1993)
Famiglia cercasi (Almost Home) – serie TV, episodio 2x05 (1993)
My So-Called Life – serie TV, 19 episodi (1994-1995)
Cool and the Crazy, regia di Ralph Bakshi – film TV (1994)
Hollywood High, regia di Bruce Sinofsky – documentario (2003)
The Armenian Genocide, regia di Andrew Goldberg – documentario (2006)
WeCrashed – serie TV, 8 episodi (2022)

Produttore

Sol Goode, regia di Danny Comden – co-produttore (2001)
Chapter 27, regia di Jarrett Schaefer – produttore esecutivo (2007)
Artifact, regia di Bartholomew Cubbins – documentario – co-produttore (2012)

Regista

The Kill – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2006)
From Yesterday – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2006)
A Beautiful Lie – videoclip – come Angakok Panipaq (2008)
Kings and Queens – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2009)
Closer to the Edge – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2010)
Hurricane – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2010)
Artifact – documentario – come Bartholomew Cubbins (2012)
Up in the Air – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2013)
Do or Die – videoclip – come Bartholomew Cubbins (2013)
City of Angels – videoclip (2013)
A Day in the Life of America – documentario (2019)

Documentari

Hubert Selby Jr: It/ll Be Better Tomorrow, regia di Micheal W. Dean e Kennet Shiffrin (2005)
TT3D: Closer to the Edge, regia di Richard de Aragues (2011)
Artifact, regia di Bartholomew Cubbins (2012)
A Day in the Life of America, regia di Jared Leto (2019)

Riconoscimenti

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Premio Oscar
2014 – Miglior attore non protagonista per Dallas Buyers Club
Golden Globe
2014 – Miglior attore non protagonista per Dallas Buyers Club
2021 – Candidatura al miglior attore non protagonista per Fino all'ultimo indizio
Screen Actors Guild Awards
2014 – Miglior attore non protagonista cinematografico per Dallas Buyers Club
2014 – Candidatura al miglior cast cinematografico per Dallas Buyers Club
2021 – Candidatura al miglior attore non protagonista cinematografico per Fino all'ultimo indizio
2022 – Candidatura al miglior attore non protagonista cinematografico per House of Gucci
2022 – Candidatura al miglior cast cinematografico per House of Gucci
MTV Movie Awards
2014 – Miglior trasformazione su schermo per Dallas Buyers Club
2014 – Candidatura alla miglior coppia (condiviso con Matthew McConaughey) per Dallas Buyers Club
2017 – Candidatura al miglior cattivo per Suicide Squad
Satellite Award
1999 – Miglior cast cinematografico per La sottile linea rossa
2013 – Miglior attore non protagonista per Dallas Buyers Club
Hollywood Film Awards
2013 – Miglior attore rivelazione per Dallas Buyers Club

Doppiatori italiani

Nelle versioni in italiano dei suoi lavori, Jared Leto è stato doppiato da:

Emiliano Coltorti in Dallas Buyers Club, Blade Runner 2049, Fino all'ultimo indizio, Morbius, WeCrashed: l'ascesa, il declino
Simone D'Andrea in Requiem for a Dream, Suicide Squad, Zack Snyder's Justice League, House of Gucci
Stefano Crescentini in Prefontaine, Lord of War, Mr. Nobody[117]
Francesco Pezzulli in Basil, Alexander, Lonely Hearts
Fabrizio Manfredi in L'ultimo dei grandi re, Urban Legend, Fight Club
Daniele Raffaeli in Fuga da Seattle, Chapter 27 - L'assassinio di John Lennon
Roberto Gammino in Ragazze interrotte, American Psycho
Lucio Saccone in Black & White
Oreste Baldini in Panic Room

Discografia

Album in studio
2002 – 30 Seconds to Mars
2005 – A Beautiful Lie
2009 – This Is War
2013 – Love, Lust, Faith and Dreams
2018 – America

Note
^ 30 Seconds To Mars: la recensione dei concerti di Roma e Milano, su melodicamente.com, 20 giugno 2011. URL consultato il 1º maggio 2012.
^ Jared Leto a Milano il 22 aprile 2013 per il nuovo album dei 30 Seconds To Mars, su musicroom.it, 17 aprile 2013. URL consultato il 26 agosto 2013 (archiviato dall'url originale il 13 settembre 2013).
^ (EN) Jared Leto, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 4 giugno 2013.
^ Laura Spadari, Cronache marziane. A trenta secondi dal neoprogressive, su venezianews.it. URL consultato il 26 agosto 2013.
(EN) Elvis Mitchell, Requiem for A Dream (2000) – Film review; Addicted to Drugs and Drug Rituals, su nytimes.com, The New York Times, 6 ottobre 2000. URL consultato il 24 luglio 2012.
(EN) John Meagher, The Big Interview: 30 Seconds to Mars frontman Jared Leto, su independent.ie, Irish Independent, 25 gennaio 2008. URL consultato il 2 maggio 2022 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2020).
^ Rick Bentley, Jared Leto gave his pounds of flesh for 'Dallas Buyers Club' role, su The Fresno Bee, 20 novembre 2013. URL consultato il 24 gennaio 2014 (archiviato dall'url originale il 22 febbraio 2014).
(EN) Jared Leto Wins Best Supporting Actor At The 2014 Golden Globes Awards, su huffingtonpost.com, The Huffington Post, 12 gennaio 2014. URL consultato il 13 gennaio 2014.
(EN) Andrea Wang, Oscars 2014: Jared Leto wins supporting actor Academy Award, su latimes.com, Los Angeles Times, 2 marzo 2014. URL consultato il 3 marzo 2014.
(RU) Jared Leto, su start4you.ru, Education & Career, 8 aprile 2011. URL consultato il 23 luglio 2012.
(EN) Jared Leto Biography, su tribute.ca, Tribute. URL consultato il 23 luglio 2012.
^ (EN) Jared Leto: Biography, su tvguide.com, TV Guide. URL consultato il 23 luglio 2012.
^ Lane, p. 48.
^ Evans, p. 30.
(EN) Rebecca Flint Marx, Jared Leto Biography, su movies.com. URL consultato il 23 luglio 2011.
^ (EN) Jared Leto Event Booking, su globaltalentbooking.com. URL consultato il 18 febbraio 2015.
^ Jared Leto, su mymovies.it, MYmovies. URL consultato il 23 luglio 2012.
^ (EN) Teen Idols of the '90s, People, 16 novembre 1998, p. 73. URL consultato il 24 luglio 2012.
^ (EN) Ramin Setoodeh, Leonardo DiCaprio or Kate Winslet: Which ‘Titanic’ Star Has the Better Career?, su thedailybeast.com, The Daily Beast, 4 aprile 2012. URL consultato il 23 luglio 2012.
^ Keeps 1997, p. 159.
^ (EN) Todd McCarthy, Prefontaine, su variety.com, Variety, 1º febbraio 1997. URL consultato il 23 luglio 2012.
^ (EN) Jared Leto Biography, su nz.movies.yahoo.com, Yahoo!. URL consultato il 23 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 27 dicembre 2012).
^ (EN) Peter Stack, 'Prefontaine' Has Legs / Biopic on doomed runner a winner, su sfgate.com, San Francisco Chronicle, 24 gennaio 1997. URL consultato il 24 luglio 2012.
^ (EN) Lisa Alspector, Prefontaine, su chicagoreader.com, Chicago Reader. URL consultato il 23 luglio 2012.
^ (EN) Christian Sellers, Urban Legend (1998), su retroslashers.net, Retro Slashers. URL consultato il 23 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 19 marzo 2012).
^ (EN) The Thin Red Line – 1998 Academy Awards, su boxofficemojo.com, Box Office Mojo. URL consultato il 23 luglio 2012.
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^ Nelle scene in cui il personaggio è anziano, la voce è di Oliviero Dinelli.




Edited by Valene - 1/8/2022, 18:01
 
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view post Posted on 2/6/2008, 20:59
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Certo che sta succedendo dentro la tua testa. Ma perché diavolo dovrebbe voler dire che non è vero?

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waaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!!!!!!! jared!!!! 1 uomo, 1 mito^^ si, nn conosco molto la sua carriera da attore, ma se è bravo a recitare come è bravo a cantare mi informerò d sicuro!!^^
 
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DarkE
view post Posted on 5/3/2015, 13:52




Mi piace :D
Come cantante, il gruppo mi piace molto; come attore è bravo ed è un bell'uomo sì. La sua parte nel film Alexander mi è rimasta impressa più delle altre. Artista poliedrico, bella recensione, mi era sfuggita ^^
 
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view post Posted on 5/3/2015, 13:55
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grazie cara^^ si Jared sa calarsi in ruoli difficili...e lascia il segno...
 
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view post Posted on 16/11/2018, 15:25
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Mi sembra giusto aggiornare un po dato che Jared dopo i moltissimi concerti con la band 30 second to mars, torna a recitare, e con un ruolo da cattivo e legato ai personaggi Marvel, dopo aver interpretato il cattivo Joker in Suicide Squad.
Si e' finalmente rasato il prominente barbone che sfoggiava da tempo ed annunciato il suo nuovo ruolo da "vampiro", interpreterà Morbius, the Living Vampire, spinoff del Sony's Marvel Universe ambientato nell’universo di Spider-Man.

7NTAU8L

La tag line e' questa :"Il biochimico Michael Morbius cerca di curarsi da una rara malattia del sangue, ma inavvertitamente si infetta con una forma di vampirismo."


Il film vedrà protagonista il Premio Oscar Jared Leto, le riprese dovrebbero prendere il via a febbraio 2019.
A dirigere il film sarà lo svedese Daniel Espinosa che utilizzerà una sceneggiatura firmata da Burk Sharpless e Matt Sazama.


Per i meno informati, Morbius è stato introdotto nei comics originali nel 1971. Il nostro era un geniale scienziato però malato di leucemia: per salvarlo, il suo migliore amico, Emil Nikos, gli inietta del sangue di un pipistrello vampiro. Morbius sopravvive, ma si trasforma in un’orripilante creatura perennemente assetata di sangue!
 
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view post Posted on 14/1/2020, 17:33
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Come annunciato mesi fa ecco finalmente il trailer del film di prossima usicta.

 
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