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view post Posted: 28/1/2013, 19:44 L'Organo del Duomo di Milano - Classical Music Instruments & More..

L'Organo del Duomo di Milano
l'organo più grande d'Italia


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Quando fu costruito era probabilmente il più grande organo italiano mai realizzato. Nel periodo di maggiore consenso del Regime Fascista, questo strumento venne magnificato non solo dalla stampa nazionale, che si sprecò nell'abbondanza di superlativi assoluti (una rivista molto in voga in quell'epoca lo definì 'L'Arciorgano del Duomo di Milano') riguardo all'operosità ed alla laboriosità del popolo italiano, andando a scomodare persino il Duce quale testimone per la nascita di quest'organo, ma anche da quella straniera, che fu costretta a riconoscere che questo strumento si piazzava a pieno titolo tra i più grandi strumenti europei dell'epoca sia per la qualità della realizzazione che per la monumentalità dell'opera in se stessa.

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Per la costruzione furono chiamate e riunite, caso unico nella storia organaria italiana, le due case organarie allora più celebri: Mascioni e Tamburini, che assieme realizzarono uno strumento assolutamente grandioso e particolare.

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Organizzato su cinque tastiere e pedaliera, contava allora ben sette corpi d'organo, e la sua tavolozza sonora fruiva dei più nuovi e sofisticati registri prodotti a quell'epoca.

Il sistema trasmissivo elettrico era per quei tempi assolutamente innovativo mentre la grandiosità dell'insieme rendeva possibile l'utilizzo di questo organo non solo per l'uso strettamente liturgico, ma anche e soprattutto per l'utilizzo concertistico.

L'impostazione di base era quella dell'organo italiano, a quell'epoca ripreso e rivalorizzato in seguito all'adunanza organistica del 1930 che aveva un poco ridimensionato gli eccessi della Riforma dei decenni precedenti.



Ecco quindi che questo strumento pone le sue basi sul Principale Italiano e sulla piramide maschile del Ripieno, integrando il tutto con voci e registri di carattere romantico e violeggiante che purtuttavia mai acquistano troppa preponderanza.

Il risultato fonico che ne deriva è veramente eccellente. Il timbro 'italiano' di questo organo è molto ben presente e ne caratterizza fortissimamente l'architettura fonica, sempre molto solida anche in quei corpi d'organo (Eco, Solo) dove la tentazione all'inserimento di registri di carattere diverso ai fini della creazione di 'effetti' fini a se stessi è sempre molto forte.

Lo strumento fu inaugurato il 4 Novembre 1938, nel Quarto Centenario della nascita di San Carlo Borromeo. Non passò molto tempo e la sua fama di organo più grande d'Italia arrivò negli altri Paesi Europei ed anche negli Stati Uniti; le riviste musicali dell'epoca gli dedicarono lusinghieri articoli di recensione e fu inserito di diritto nell'elenco dei più grandi organi europei.

Negli anni tra il 1983 ed il 1986, la ditta Tamburini fu incaricata della risistemazione di tutto l'organo e della reimpostazione della sua architettura sonora. Tamburini ridusse i corpi d'organo da sette a quattro, unificandone alcuni e ridisponendoli in un'area più compatta e meno dispersiva.


Fonte: www.pianistavincenzo.altervista.org/grande.htm



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:37
view post Posted: 28/1/2013, 19:39 L'Organo della Convention Hall di Atlantic City (U.S.A.) - Classical Music Instruments & More..

L'Organo della Convention Hall di Atlantic City (U.S.A.)
l'organo più grande del mondo


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Questo strumento fu costruito negli anni Venti e da allora è rimasto l'organo con la consolle più grande del Mondo. Circa il numero dei registri, invece, pare che quello del Wanamaker lo superi di qualche unità.

Fu progettato e disegnato dal Senatore Emerson L. Richards, che ne curò la disposizione fonica, ne progettò alcuni registri nuovi e ne seguì passo per passo tutta la costruzione.

La ditta organaria che lo costruì fu la Midmer-Losh Organ Company di Merrick Lomg Island, una ditta fondata nel 1860 e molto apprezzata per i suoi strumenti. Questa ditta vi impiegò più di cento addetti, diretti dagli Ingegneri George Losh, Seibert Losh e Otto Strack, tre personalità del tempo nel campo dell'arte organaria statunitense.

Questo strumento fu posto nella Convention Hall di Atlantic City, una sala capace di 41.000 posti a sedere ed all'interno della quale si svolgevano, oltre che le Conventions politiche, anche le elezioni di Miss America e, talvolta, anche delle partite di Football americano.

La ditta installatrice installò in loco una fabbrica organaria, perchè le canne di moltissimi registri da 32 e 64 piedi risultavano talmente grandi da dover essere costruite sul posto.

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E' curioso notare che, sempre su progetto del Senatore Richards, negli stessi anni fu installato, ed esiste tuttora perfettamente funzionante, un altro organo con quattro tastiere, pedaliera e 55 registri nella sala da ballo annessa alla Convention Hall.

Ma ritornando al nostro strumento, non è possibile qui riportare la disposizione fonica di questa enormità musicale, ma possiamo dare qualche notizia di carattere generale.

Lo strumento consta di 22 corpi d'organo riuniti in otto gruppi ognuno dei quali sistemato in un luogo diverso della sala. I corpi d'organo sono i seguenti:
Pedal - Great - Grand Great - Solo - Wood Wind - Great Ancillary - Swell - Choir - Unclosed Choir - Grand Choir - Swell Ancillary -
String Organ I - String Organ II - String Organ III - Brass Chorus - Fanfare - Echo Organ - Reed Diaphone Gallery 1 - Flute Organ Gallery 2 - Diapason Chorus Gallery 3 - Orchestra Reeds Gallery 4 - Percussion Division.



l registro più basso è il 'Diaphone Profunda' di 64 piedi reali, a cui si aggiungono altri dieci registri reali di 32 piedi.

Nei vari corpi d'organo sono sistemate anche dodici tastiere singole che servono per le operazioni di accordatura, manutenzione e riparazione.

Questa 'macchina da guerra organistica' è comandata da due consolles di cui una principale ed una secondaria.

Quest'ultima possiede cinque tastiere e pedaliera mentre quella principale di tastiere ne conta sette di cui due, rispettivamente corrispondenti al Grand Great ed al Grand Choir hanno estensione di sette ottave, quella relativa allo Swell conta sei ottave e le altre sono di estensione normale.


I comandi manuali in consolle sono 1439, di cui 1255 corrispondono ai vari registri. I registri totali sono 455 richiamabili da diverse tastiere. Le canne sono 33.112.

L'aria è fornita da otto motori ed i mantici producono pressioni variabili da 35 mm. (per il Choir) a 100 mm. per le ancie in chamade della 'Fanfare'.

I dispositivi elettrici per la gestione dei vari corpi d'organo sono contenuti all'interno di dodici stanze appositamente allestite. La consolle è sistemata su di una piattaforma che può essere spostata ed orientata a piacimento.

Tra le curiosità possiamo citare il fatto che nella 'Percussion division', oltre ad Arpa, Xilofono, Marimba ed altro, c'è anche un pianoforte gran coda da concerto completo e che i visitatori della Convention Hall possono effettuare un 'Giro Turistico dell' Organo', durante il quale si visitano tutti i corpi d'organo ed i relativi annessi, che dura ben quattro ore e mezza.



Fonte: www.pianistavincenzo.altervista.org/grande.htm



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:31
view post Posted: 28/1/2013, 19:30 ORGANO POSITIVO GOTICO IN DO - Classical Music Instruments & More..
non l'ho mai suonato *-* mi piacerebbe molto metterci le mani
view post Posted: 26/1/2013, 15:13 Stratton Skull 5-string Electric Violin, Wood - Classical Music Instruments & More..

Stratton Skull 5-string Electric Violin, Wood

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Per il violinista con un lato in metallo, questi violini elettrici a forma di teschio sono indubbiamente uno strumento musicale necessario. Questi splendidi violini elettrici non solo sembrano audaci, ma sono sorprendenti con un ponte Barbera Twin Hybrid che fornisce un tono ricco e pieno.

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credits
www.thisiswhyimbroke.com/skull-violins



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:30
view post Posted: 26/1/2013, 15:09 George Lynch Skull and Bones Guitar - Classical Music Instruments & More..

George Lynch Skull and Bones Guitar

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ESP Diresta Screaming Skull Prototype #1 - Signed by George Lynch

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ESP Screaming Skull - Rare Blue Eyes

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credits
www.synergyguitars.com



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:26
view post Posted: 25/1/2013, 13:41 Jackson Guitars - Classical Music Instruments & More..

Jackson Guitars
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La linea di sangue Jackson iniziata alla fine del 1970, quando la musica heavy sperimentato una rinascita fiammeggiante e virtuosistico in popolarità e un piccolo negozio di chitarre Southern California di riparazione divenne l'epicentro di un nuovo livello di eccellenza shred-approvato.

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Da allora, le chitarre Jackson sono stati universalmente lodata come le chitarre di metallo, le macchine brandello, altamente originali, ad alte prestazioni strumenti di stile distintivo e sostanza formidabile.

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Dalla metallo di grafico-topping picchi ai suoi recessi più oscuri, per i chitarristi più esigenti in tutto il mondo, Jackson è l'unico modo per andare.

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Jackson Guitars - Jenna Jameson Guitar
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credits
www.jacksonguitars.com/en-IT/
www.synergyguitars.com



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:22
view post Posted: 24/1/2013, 13:46 LA CHITARRA - Classical Music Instruments & More..

La chitarra

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La chitarra è uno strumento musicale cordofono, che viene suonato con i polpastrelli, con le unghie o con un plettro.
Il suono è generato dalla vibrazione delle corde, che sono tese al di sopra del piano armonico che, a sua volta, poggia sulla cassa armonica che amplifica il suono. Le corde sono tese tra il tiracorde, fissato sul ponticello, ed il capotasto, essendo fissate tra il ponticello e le meccaniche poste sulla paletta. Sul manico, la tastiera consente di accorciare la lunghezza della parte di corda vibrante e di suonare la nota o le note desiderate premendo la corda stessa appena dietro il rispettivo tasto.
La chitarra ha origine non dal liuto, al contrario di quanto alcuni suppongono erroneamente, ma dalla chitarra barocca.


Liuto
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chitarra barocca
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La chitarra di tipo spagnolo o andaluso ha sei corde, ma spesso esistono delle variazioni, ad esempio in Brasile è in uso un tipo di chitarra a 7 corde. Un'altra variazione comune è la chitarra a dodici corde, che però porta la medesima accordatura replicata in ottava da corde accoppiate più sottili. L'accordatura più comune, nota come accordatura spagnola, è Mi-Si-Sol-Re-La-Mi dalla corda più acuta alla più grave. Questa accordatura, in cui l'intervallo tra due corde adiacenti è di una quarta giusta (tranne che tra seconda e terza corda, che distano di una Sesta maggiore), si è imposta per ragioni storiche e per la sua praticità nel formare accordi mediante posizioni della mano sinistra non complicatissime.
Di solito la mano sinistra preme le corde sul manico, mentre la destra pizzica le corde facendole vibrare. Esistono tuttavia esempi di chitarristi che tengono il manico con la mano destra; alcuni di questi scelgono di non invertire nemmeno l'ordine delle corde.

Le chitarre possono essere suddivise innanzitutto in due categorie, a seconda del modo in cui viene amplificato il suono delle corde in vibrazione:
• acustiche, con un corpo vuoto a formare la cassa armonica, quando è principalmente prevista un'amplificazione che sfrutti le naturali proprietà della fisica del suono, secondo un tipo di amplificazione che potremmo definire meccanico;

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• elettriche, con un corpo pieno e solido, e manico rinforzato da un'anima (in genere d'acciaio, chiamata truss rod), poiché sono munite di corde metalliche; è necessario l'ausilio di un'amplificazione elettrica, tramite collegamento a una cassa acustica o a un amplificatore che funzionano a corrente elettrica; il suono acustico di una chitarra elettrica a corpo solido è molto debole e poco percepibile, data l'assenza di cassa di risonanza; è usata massicciamente nel blues, nel rock and roll, nel country, nel jazz, nel jazz-rock, nella fusion, e nel metal.
Chitarre acustiche
Hanno sei corde. A volte sono anche "a spalla mancante", cioè è presente una rientranza sul margine inferiore della cassa armonica, per consentire di raggiungere i tasti più alti. Possono essere amplificate o elettrificate, ovvero munite di un sistema per amplificarne fedelmente il suono che comprende generalmente pickup solitamente piezoelettrici o magnetici ed eventualmente microfoni, con attacco jack per collegare direttamente lo strumento a un impianto PA o a un amplificatore.

Chitarra classica

Le tre corde più sottili sono di nylon; le tre più grosse sono di nylon rivestito di metallo, o talvolta di seta rivestita di metallo. In passato, le corde erano di budello di agnello. L'amplificazione è ottenuta per risonanza dal corpo vuoto a forma di otto (la cassa armonica), mentre la tavola superiore è responsabile dello spostamento d'aria. Il cavigliere (o paletta) è leggermente inclinato all'indietro. La chitarra classica si suona da seduti, poggiando lo strumento sulla gamba sinistra, leggermente rialzata tramite un apposito poggiapiede.
Si possono anche trovare chitarre classiche a spalla mancante (cosiddetto cutaway) per facilitare lo spostamento nelle zone più alte della tastiera, ed amplificate. Le chitarre flamenco sono molto simili per costruzione, hanno una protezione di plastica trasparente sopra e sotto la buca (detta golpeador) per garantire l'integrità del sottile legno della tavola armonica dai colpi con le dita caratteristici di questo stile


Chitarra elettrica

La chitarra elettrica è un tipo di chitarra in cui la vibrazione delle corde viene rilevata da uno o più pick-up. Il suono viene quindi prelevato all'uscita e convogliato in un amplificatore acustico affinché il suono dello strumento sia reso udibile. Appartiene alla famiglia degli strumenti cordofoni e non a quella degli elettrofoni come a volte viene classificata poiché il suono è generato dalla vibrazione delle corde e amplificato successivamente.

la chitarra elettrica è formata da:

la paletta che contiene le "meccaniche", che permettono alle corde di essere tese mantenendo l'accordatura desiderata;
il manico, sul quale è montata la tastiera che permette di suonare, premendo le corde contro di essa, le note
la cassa armonica che è più sottile di quella della chitarra classica e che non ha la buca (anche se vi è il caso delle chitarre cosiddette "semiacustiche", che generalmente possiedono due buche ad effe, come quelle degli archi)
il ponte, che può essere fisso oppure "tremolo" vale a dire quando "ospita" una leva che, azionata, muove il ponte stesso ottenendo il vibrato grazie alla variazione di tensione delle corde;
da uno o più pick-up che sono dei trasduttori che trasformano le vibrazioni delle corde in segnali elettrici; i pick-up sono formati da un avvolgimento di rame intorno ad una combinazione di magneti e materiali di diverso tipo.


In una chitarra acustica il suono dipende dalla risonanza prodotta nella cassa cava dello strumento e indotta dalle oscillazioni delle corde; la chitarra elettrica invece è uno strumento pieno e rigido per cui non c'è alcuna risonanza della cassa. Le oscillazioni delle sei corde metalliche sono captate da un microfono elettrico che invia segnali a un amplificatore e a un gruppo di altoparlanti. Il filo che collega lo strumento all'amplificatore è arrotolato attorno a un piccolo magnete; il suo campo magnetico induce un polo nord e un polo sud nella parte di corda metallica sopra il magnete, perciò questa parte della corda ha un proprio campo magnetico. La corda, per suonare, viene fatta vibrare e il suo moto relativo alla spira cambia il flusso del campo magnetico attraverso la spira stessa, inducendovi una corrente. Quando la corda oscilla avvicinandosi e allontanandosi dalla spira, la corrente indotta cambia verso con la stessa frequenza delle oscillazioni della corda, inviando così il segnale di frequenza dell'oscillazione all'amplificatore e all'altoparlante.



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:11
view post Posted: 24/1/2013, 13:16 GIOVANNI ALLEVI - Classical Music
io ho il cofanetto con tutti io suoi cd...tutti no ho solo quelli con pianoforte....quando è uscito il cofanetto ancora non aveva composto per orchestra...mi mancano giusto quei due o 3 album..
mi piacerebbe molto andare a vedere un suo concerto, ma non viene mai abbastanza vicino a casa mia da andare a comprarei biglietti....
io l'ho seguito dagli esordi quando ancora non lo conosceva nessuno e il suo pezzo ''come sei veramente'' era conosciuta come la musichetta della pubblicità della bmw...
è bello anche leggere i suoi libri...che sono come una raccolta di buffe giornate che vive nel corso della sua vita...

mi piace ^_^
view post Posted: 24/1/2013, 13:00 IL PIANOFORTE - Classical Music Instruments & More..

Il Pianoforte

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credits: google, wikipedia.

Il pianoforte è uno strumento musicale in grado di produrre il suono grazie a corde che vengono percosse per mezzo di martelletti azionati da una tastiera. La tastiera è composta da tasti bianchi e neri, i tasti neri si alternano prima 2 e poi 3 tasti neri, ogni tasto bianco prima dei due tasti neri è sempre il Do e poi via via tutta la scala.

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Esistono diversi tipi di pianoforte:

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• orizzontale: più comunemente conosciuto come pianoforte a coda; esistono, a seconda della lunghezza della cassa, a un quarto di coda (145–170 cm), mezza coda (175–190 cm), tre quarti di coda (200–240 cm) e gran coda da concerto (o gran coda, o coda da concerto; più di 240 cm); producono, in ordine crescente, suoni qualitativamente sempre migliori a causa dell'ampiezza sempre maggiore della cassa armonica e della lunghezza delle corde. È usato principalmente per concerti ed esibizioni.

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• verticale: conosciuto anche come pianoforte a muro, è disposto verticalmente, così come la sua tavola armonica e le corde che stanno dietro alla tastiera. La sua altezza oscilla tra i 100 e i 155 centimetri. È usato principalmente per lo studio a differenza di quello orizzontale usato prettamente per i concerti. Le differenze con il pianoforte orizzontale sono molte a partire dell'ampiezza della cassa armonica, che è minore di quella di un pianoforte orizzontale, e dalla meccanica priva del doppio scappamento. Le corde sono disposte verticalmente (quelle gravi e parte di quelle medie sono disposte diagonalmente in maniera opposta, da qui la denominazione "a corde incrociate"; questo sistema sfrutta la maggiore lunghezza della diagonale di un rettangolo per ottenere corde più lunghe) e a ogni nota corrispondono a seconda del tipo di suono, gruppi di una, due o tre corde. Sono forniti spesso di un pedale posto al centro chiamato sordina che serve per interporre tra i martelletti e le corde un panno di feltro che attutisce il suono e lo rende più ovattato: è stato creato principalmente per non dare troppo fastidio ai vicini di casa. Nel corso della storia il pianoforte verticale ha subito molte modifiche; vennero create così anche diverse tipologie.

Il primo modello di pianoforte fu messo a punto da Bartolomeo Cristofori, padovano alla corte fiorentina di Cosimo III de' Medici, a partire dal 1698. Per la precisione era un "gravicembalo col piano e forte", chiamato verso la fine del Settecento con il nome "fortepiano". La novità era l'applicazione di una martelliera al clavicembalo. L'idea di Cristofori era di creare un clavicembalo con possibilità dinamiche controllabili dall'esecutore; nel clavicembalo infatti le corde pizzicate non permettono di controllare la dinamica (anche per questo motivo, pianoforte e clavicembalo non appartengono alla stessa sottofamiglia).
Uno dei primi problemi che si presentò fu quello dello scappamento che fu perfezionato da Cristofori nel 1720.

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Bartolomeo Cristofori

Il fortepiano non ebbe successo in Italia, ma l'idea finì molti anni dopo in Germania, dove il costruttore di organi Gottfried Silbermann nel 1726 ricostruì una copia esatta del pianoforte di Cristofori, che sottopose al parere di Johann Sebastian Bach, che ne diede un parere negativissimo. Piacque molto invece a Federico II di Prussia, che per arricchire i propri palazzi ne comprò sette per 700 talleri.

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Il pianoforte è costituito da sei parti:
• la cassa, la tavola armonica;
• la struttura portante e il rivestimento esterno;
• la tastiera;
• la meccanica;
• la cordiera;
• i pedali.

La cassa e la tavola armonica sono generalmente in legno, principalmente abete e pioppo.

La tastiera è la parte del pianoforte dove sono posizionati i tasti. La base su cui questa regge è spesso in abete. Lo strumento dispone generalmente di 88 tasti (sette ottave e una terza minore), 52 bianchi e 36 neri, disposti nella classica successione che intervalla gruppi di due e tre tasti neri


I tasti dei pianoforti più sofisticati sono spesso in avorio ed ebano, mentre per i pianoforti comuni è usata generalmente la galalite (sostanza di consistenza cornea, ottenuta dalla caseina).

La meccanica è una delle parti fondamentali del pianoforte: comprende una serie di strumenti e sistemi che permettono la produzione del suono con l'azione del martelletto sulla corda attraverso l'abbassamento del tasto.


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Martelletti, corde, smorzatori e piroli: la meccanica di un pianoforte verticale

Quando si preme un tasto del pianoforte, che è una leva imperniata su un bilanciere, la sua parte posteriore (coda) si alza e il perno, al quale è incernierato, fa muovere il cavalletto (due leve libere di muoversi, incernierate sul retro – verso la coda del pianoforte). Il cavalletto, così liberato dal tasto, si solleva, trascinando con sé il bastone dello scappamento (o spingitore – un oggetto a forma di L). Lo scappamento mette in funzione un rullino in feltro che è fissato all'asta del martelletto che di conseguenza si solleva. L'asta superiore del cavalletto va verso l'alto fin quando la sua estremità non tocca il bottoncino di regolazione. Il martelletto continua la sua corsa colpendo le corde e separandosi dal bastone di scappamento e dallo stesso cavalletto. Anche lo spingitore si alza e rimane sospeso fino a quando il tasto non viene rilasciato. Dopo aver percosso la corda, a tasto ancora abbassato, il martelletto ricade anche se non completamente; infatti viene fermato dal rullino dell'asta del martelletto che si adagia sull'asta superiore del cavalletto ancora sollevata. Lo scappamento torna così alla sua posizione iniziale, cioè sotto l'asta del martelletto parzialmente alzato. Allo stesso tempo il paramartelletto impedisce che il martelletto rimbalzi sulle corde percuotendole nuovamente. Nel caso in cui il tasto venga rilasciato solo in modo parziale, il martelletto si muove libero dal paramartello mentre lo spingitore resta alzato. A questo punto se si preme di nuovo il tasto (che non è stato rilasciato completamente), lo scappamento è in grado di spingere di nuovo il rullino e l'asta del martello verso l'alto. Questo sistema è chiamato "doppio scappamento" e permette di eseguire rapidamente la ripetizione di una stessa nota senza che il tasto (e quindi anche il martelletto) ritornino alla propria posizione iniziale. Alla pressione del tasto viene attivato un montante che stacca lo smorzatore della corda relativa al tasto premuto, il quale permette alla corda di vibrare liberamente. Rilasciato il tasto, di circa il 50% della sua corsa, lo smorzatore cade sulla corda bloccandone la vibrazione e tutte le parti della meccanica tornano alla loro posizione d'origine, grazie anche alla forza di gravità. È opportuno ricordare che "doppio scappamento" è solo un modo di dire: in questa guisa è possibile ripetere lo scappamento teoricamente all'infinito.
Il pianoforte verticale non dispone del doppio scappamento, inoltre non tutte le parti della meccanica tornano alla loro posizione iniziale grazie alla forza di gravità, perché i pezzi sono disposti verticalmente, per cui vengono utilizzate piccole strisce di feltro che aiutano il meccanismo.


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meccanica di un pianoforte a coda.

smorzatore (o: smorzo) (15)
corda (16)
telaio (o: piastra) (17)
agraffa (18)
caviglia (o: pirolo) (19)
somiere (20)
paramartello (11)
leva dello smorzo (12)
barra alzatutto (13)
cucchiaio (14)
(10) testa del martello
(9) leva di ripetizione
(8) stiletto (o: manico) del martello
(7) vite di regolazione dello scatto
(6) (vite della) forcola (o: capsula) del martello
(5) montante (o: spingitore)
(4) bottone dello scappamento
(3) cavalletto
(2) pilota
(1) tasto


pianoforti possono avere dai due ai quattro pedali, a seconda del costruttore e dell'epoca di costruzione. Sono posti nella parte bassa dello strumento, facilmente raggiungibili dai piedi del pianista, e servono ad alterare il suono dello strumento in diversi modi.
Si distinguono i seguenti tipi di pedale:
• risonanza o forte (normalmente a destra)
Tale pedale, una volta azionato, alza contemporaneamente tutti gli smorzatori, sorta di feltrini che hanno il compito di fermare le vibrazioni della corda immediatamente dopo il rilascio del tasto. Di conseguenza, azionando il pedale, le corde continuano a vibrare finché il suono non si spegne naturalmente. L'impiego di questo pedale aiuta a legare i suoni ed, eventualmente, a creare una sorta di alone timbrico e armonico dato anche dal resto delle corde non più smorzate che entrano in una vibrazione simpatica generata dalle onde sonore delle note appena suonate.
• una corda (1 C) o piano (normalmente a sinistra)
Tale pedale, nei pianoforti a coda, sposta leggermente tutta la tastiera e la martelliera verso la destra dell'esecutore. In tal modo il martelletto azionato dalla pressione del tasto colpisce solamente una o due corde delle tre che sono associate a ogni tasto.
• quarto pedale (a sinistra, solo in alcuni modelli di pianoforti a coda)
Utilizzato e brevettato da costruttori come Fazioli[1] e Stuart & Sons[2], non è altro che una trasposizione sui modelli a coda del pedale piano dei pianoforti verticali. Il meccanismo infatti non fa altro che avvicinare tutti i martelletti alle corde, riducendone la corsa e producendo così un suono di volume ridotto, senza modificarne il timbro (come invece succede con l'una corda).
• tonale o sostenuto (al centro)
Il pedale tonale è presente nei pianoforti a coda e deve essere azionato successivamente alla pressione di un tasto o di un gruppo di tasti. È in sostanza un pedale di risonanza che agisce solo per un gruppo limitato di tasti, quelli premuti immediatamente prima all'azione del pedale; gli altri non saranno interessati dalla sua azione. È anche conosciuto come pedale Rendano dal nome del suo inventore, il pianista e compositore Alfonso Rendano.
• sordina (al centro, solo negli strumenti destinati allo studio e solo nei pianoforti verticali, al posto del pedale tonale)
La sordina (presente anche in altri strumenti) è un pedale che aziona una leva, attraverso la quale viene interposto tra le corde e i martelletti un lungo panno di feltro. Il suono così ottenuto è piuttosto attutito. L'effetto, però, benché utile per lo studio (al mero scopo di "non disturbare i vicini"), non è mai stato giudicato musicalmente gradevole, tanto che quasi nessun compositore lo ha mai sfruttato .



Edited by Valene - 7/3/2020, 17:42
view post Posted: 22/1/2013, 15:48 Les Godfrey - Classical Music Instruments & More..

Les Godfrey Custom Guitar and Bass

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Les ha avuto il piacere di studiare con leggendario liutaio e musicista Carl Thompson.
Sempre affascinato dal doppio basso, era sicuro che un basso Godfrey avrebbe condiviso motivi ed estetica simili, ma conservava ancora la funzionalità di un classico basso elettrico. Così nacque il Dragonetti.

Uno strumento davvero unico nel suo genere, The Dragonetti è stato progettato per un grande equilibrio e facilità di suono .

Ogni strumento è interamente intagliato a mano con un'attenta attenzione ai dettagli. I bei rotoli e la parte superiore dell'arco adornano i bassi Dragonetti, realizzati solo dai boschi più belli. Con linee classiche e finiture a mano, questi strumenti sono opere veramente senza tempo di arte .

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Fonte: www.godfreyguitars.com/



Edited by Valene - 12/3/2020, 13:06
view post Posted: 22/1/2013, 15:25 Giraffe Piano Forte - Classical Music Instruments & More..

Pianoforte Giraffa

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fonte: google
PS: io ho notato questo strano strumento nel film Dracula di Bram Stoker diretto dal regista Francis Ford Coppola, nella scena dove stanno osservando un film muto, infatti questo strumento provvedeva a un sottofondo musicale ai nuovi film muti dell'epoca.



Il pianoforte a giraffa è il prototipo più antico di pianoforte verticale, inventato tra il XVIII e la prima metà del XIX secolo, Fu inventato nel 1739 da Domenico Del Mela, originario del Mugello. La sua meccanica sta sopra la tastiera, dietro la tavola armonica. Non è fornito di scappamento.
Ritenuto una sorta di anello mancante tra il pianoforte ed i clavicembali.
Questo strumento potrebbe essere dello stesso calibro di quello che Beethoven avrebbe usato per iniziare a comporre le sue sinfonie. Una vera novità dei primi anni del 1800.


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( Un raro pianoforte a giraffa (Giraffenklavier, Giraffenflügel) del costruttore bavarese Christoph Ehrlich. L'ambito C1-G7. Stichmaβ 469 mm. 6 pedali. Mobile riccamente decorato; decorazioni in bronzo attribuibili all'austriaco Franz Detler.)



Edited by Valene - 11/3/2020, 18:01
view post Posted: 22/1/2013, 14:55 The King Violoncello - Classical Music Instruments & More..

The King Violoncello by Andrea Amati, Cremona, after 1538

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fonte: http://orgs.usd.edu/

Fu nella bottega di Andrea Amati (ca. 1505-1577) a Cremona, Italia, a metà del 16 ° secolo che la forma degli strumenti della famiglia del violino come li conosciamo oggi, prima cristallizzato.
Il re, come viene ora chiamato, è lo strumento più antico della famiglia del violino noti per sopravvivere ancora , costruito forse già nel 1538, inizialmente con solo tre corde.

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Nel 1560, fu dipinto per servire come parte di un insieme di 38 strumenti ad arco costruiti da Andrea Amati che sono stati dipinti e dorati per la corte francese di re Carlo IX (m. 1574) - sua madre era Caterina de 'Medici, un membro della famiglia italiana che ha diretto il destino di Firenze (e, dopo il 1569, della Toscana) dal XV secolo al 1737 - con emblemi del re e motti.

Il set è stato utilizzato fino a quando non è stato disperso durante la Rivoluzione francese (1789). Solo pochi strumenti del set sono sopravvissuti.

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Il re è stato tagliato nelle dimensioni - guardando attentamente i dipinti sul retro, si può vedere che il legno è stato rimosso verso il centro, lasciando la donna, che rappresenta "la giustizia", senza una vita o il braccio sinistro - e "modernizzato" da Sébastian Renault, liutaio parigino, nel 1801.

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Le lettere sul lato dei bassi scrivere la parola, "Pietate" (latino per pietà).
La lettera, "K", nella nervatura centrale è l'acronimo di "Karolus" (re Carlo IX di Francia).

Il collo del violoncello è stato sostituito nel 1801, ma la pergamena originale ed il cavigliere sono stati tenuti, mantenendo non solo la decorazione originale, ma anche per conservare la prova che lo strumento una volta aveva solo tre corde.

Le lettere sul lato degli acuti riportano la parola "IVSTICIA" (o "Justicia," Latin per la giustizia). La lettera, "K", nella nervatura centrale è l'acronimo di "Karolus" (re Carlo IX di Francia).

Il The King è stato esposto a Londra nel 1872 e 1904, ed a New York nel 1968.
Nel 1982, è stato presentato in una mostra allestita per l'Ente Triennale Internazionale degli STRUMENTI ad Arco presso il Palazzo Comunale di Cremona, dal 9 al 18 ottobre .

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Amati “King” cello at the Metropolitan Museum of Art

Secondo Charles Beare, l'eminente esperto di violino di Londra che ha sentito il violoncello suonare nel 1982, " il suono che è venuto fuori da tale strumento è stato forse il più grande suono di violoncello che io abbia mai sentito al di fuori di uno o due dei grandi Strad 'violoncelli ".




Edited by Valene - 11/3/2020, 17:57
view post Posted: 22/1/2013, 14:39 Steinway & Sons Model A Victorian Grand Piano - Classical Music Instruments & More..

Steinway & Sons Model A Victorian Grand Piano

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Rococo Victorian Grand Piano


fonte www.antiquepianoshop.com/


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Model A Parlor Grand Piano


Questo è un bellissimo pianoforte e' stato presentato in vari stili dal Revival in stile Impero "Modello A" Steinway & Sons al tun-of-the-secolo.
Il Modello A è stato uno dei più popolari Steinway a coda d'epoca. Questo strumento è in stile Impero Revival, ed è provvisto di in una finitura nera lucida.
Si notino le gambe splendidamente scolpie , la lira e leggio.

Il tocco e il tono di questo piano sono della migliore qualità, e lo strumento è nel complesso molto impressionante.




Edited by Valene - 11/3/2020, 17:51
view post Posted: 22/1/2013, 13:57 Torii - **GIAPPOLANDIA & More**
il torii galleggiante è troppo suggestivo ... bellissimo

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view post Posted: 19/1/2013, 15:35 Wisteria Tunnel. - **GIAPPOLANDIA & More**

Wisteria Tunnel, la galleria di glicini giapponese

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CREDITS: wikipedia, viaggi.virgilio.it
kawachi-fujien.com
Articolo rifatto by Valene.

Ho sempre trovato questo luogo magico.
Un tunnel fatto di glicini, in cui perdersi, immersi nel profumo di questi splendidi fiori.
Siamo a Kitakyushu nel sud del Giappone, a 4 ore di distanza da Tokyo dove sorge il Wisteria Tunnel.
Questa galleria si trova nel Kawachi Fuji Garden, un giardino che sembra più una cascata di fiori che un parco.

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Qui la bella stagione prende una forma unica, fatta di mille sfumature, mentre il tempo sembra quasi fermarsi, solo qualche flebile raggio di luce riesce a penetrare tra i rami.
Sembra di essere nella casa della primavera.
Pensate a quanto sarebbe bello sostare su una delle panchine, totalmente avvolti da questi colori dell'arcobaleno, magari leggendo un libro.
Anche una semplice passeggiata e perché no un appuntamento romantico potrebbero assumere un valore diverso in questi splendidi luoghi.

Ma scopriamolo meglio insieme...

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Il giardino dei glicini di Kawachi (河内藤園 noto anche come Giardino Kawachi Fuji o Kawachi Wisteria Garden) è un parco situato nella città di Kitakyūshū.

Storia

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Il parco, il cui accesso è a pagamento, è stato aperto nell'aprile del 1977.
I giardini sono celebri per le sue numerose pergole di glicine, del quale sono presenti oltre venti specie e centocinquanta piante; tra esse, sono particolarmente conosciute la Wisteria sinensis e la Wisteria floribunda[1].

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La maggiore fioritura dei glicini nel parco avviene nel corso della settimana d'oro, quando arrivano a espandersi per oltre 1000 metri quadrati.

Alcune pergole di glicine giungono ad avere una lunghezza di 80 e 110 metri[2].

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Note
^ Fukuoka: visitare il giardino dei glicini di Kawachi | Guida Japon.fr, su japan-experience.it.
^ Giardino di glicini di Kawachi Fujien, su japan.travel.



Edited by Valene - 3/3/2022, 17:13
339 replies since 18/12/2010