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| Lingua e dito di Johan e Cornelis De Witt
I fratelli Johan e Cornelis De Witt sono stati i protagonisti, loro malgrado, di uno dei più famosi linciaggi della storia europea, nel 1672...
CREDITS: Google, wikipedia.org, facebook.com/vogliadistoria , haagshistorischmuseum.nl
Approfondimenti/traduzioni by Valene.
Il 20 agosto 1672, Johan de Witt, ex Gran Pensionato d'Olanda, arrivò al Gevangenpoort dell'Aia.
Suo fratello Cornelis era imprigionato lì perché sospettato di aver complottato un attacco al principe Guglielmo III.
Cornelis de Witt
L'arrivo di Johan e la voce che Cornelis sarebbe "fuggito" dal Gevangenpoort, provocarono una folla inferocita che li sospettarono di tradimento.
Gli assassini dell'Aja fecero irruzione nella prigione e trascinarono fuori i fratelli, dove li uccisero immediatamente.
I corpi dei fratelli furono poi appesi alla forca sul "het Groene Zoodje", il patibolo dell'Hof van Holland sul "de Plaats".
Qui furono spogliati delle loro parti del corpo e letteralmente fatti a pezzi, un modo simbolico di distruggere il loro potere.
I pezzi del loro corpo vennero staccati e venduti per le strade della città, una scena macabra (e secondo i racconti tradizionali/leggendari) qualcuno si diede anche al cannibalismo con i loro resti
L’evento suscitò clamore e orrore ed esistono anche dipinti famosi che narrano il martirio dei De Witt
I corpi dei fratelli de Witt, dipinto di Jan de Baen
Gli astanti hanno acquistato gli arti per portarli a casa o mostrarli al pub come ricordo del terribile evento.
Dopo l'omicidio, la lingua di Johan e un dito di Cornelis finirono tra i sostenitori dei De Witten, che li conservarono come reliquie.
Oggi le reliquie sono custodite presso l' Haags historisch Museum in Olanda
I sostenitori dei fratelli De Witt conservarono la lingua di Johan e il dito di Cornelis come reliquie in scatole di piombo.
Contenevano anche documenti che ne spiegavano il contenuto.
Sulla base di queste note sappiamo che Nicolaas Witsen, sindaco di Amsterdam, possedette le reliquie tra il 1672 e il 1717.
Nel 1889 D.J. Cockuyt di Leida ha donato al museo la lingua, il dito e le relative prove.
L'allora direttore fece realizzare una "piccola bara di vecchio legno di quercia, con coperchio di vetro" per esporre "questi importanti oggetti storici".
Molti visitatori del museo sono rimasti scioccati alla vista di questa nuova acquisizione.
Il 23 ottobre 1893 il consiglio comunale dell'Aia vietò l'esposizione della lingua e del dito.
Nonostante ciò, le parti del corpo dei fratelli De Witt sono esposte nella galleria da ormai trent'anni.
Nel 2011, i ricercatori del Netherlands Forensic Institute (NFI) hanno stabilito che il presunto alluce del piede sinistro di Cornelis era un dito.
Nel programma televisivo "Historisch Bewijs" (Prova storica), la lingua e il dito sono stati nuovamente esaminati, questa volta per indagare sulla loro autenticità.
Non è stato possibile allestire un profilo del DNA con materiale proveniente dalla lingua e dal dito, ma è stato possibile stabilire che "il dito è stato rimosso con la forza dal corpo e apparteneva a un uomo tra i 40 ei 50 anni nell'anno 1672".
Ciò rende molto più probabile che le parti del corpo provengano effettivamente dai fratelli Johan e Cornelis de Witt. |
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