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| Il Demone nascosto rivelato nell'ombra di un dipinto di Joshua Reynolds.
Particolare del "demone" ritrovato nel dipinto di Joshua Reynolds, La morte del cardinale Beaufort (1789) © National Trust
I conservatori hanno ripristinato lo spirito maligno, che generò polemiche tra il pubblico del XVIII secolo....
CREDITS: GOOGLE, WIKIPEDIA, smithsonianmag.com
Approfondimenti/traduzioni by Valene.
Halloween potrebbe essere finito, ma un demone continua a nascondersi a Petworth House nel West Sussex, in Inghilterra.
I conservatori hanno recentemente scoperto lo spirito maligno nell’ombra di un dipinto del XVIII secolo di Joshua Reynolds mentre si preparavano per uno spettacolo in onore del 300esimo compleanno dell’artista.
L'opera mostra un momento dell'Enrico VI di Shakespeare, parte 2, in cui il re titolare assiste alla morte di malattia del suo prozio, il cardinale Beaufort.
Henry dichiara: "Oh, sconfiggi il demone intrigante e indaffarato / che pone un forte assedio all'anima di questo disgraziato, / e purifica dal suo petto questa nera disperazione!"
I conservatori hanno scoperto che Reynolds scelse di rendere questo "demone" letteralmente, sotto forma di una faccia macabra rappresentata proprio sopra il cuscino dell'uomo morente.
Questa scelta artistica è stata accolta con diffusa disapprovazione. "Un critico lo ha descritto come 'troppo ridicolo e puerile per sfuggire alla censura', mentre un altro ha detto che 'non dà credito al giudizio del pittore'", scrive Ian Youngs della BBC News.
Il dipinto restaurato nella sua interezza, attualmente esposto alla Petworth House nel West Sussex, in Inghilterra © National Trust
Quando il dipinto fu esposto per la prima volta nel 1789 alla Shakespeare Gallery, si rivelò più controverso di qualsiasi altra opera in mostra, come afferma in una dichiarazione John Chu, curatore nazionale senior per immagini e sculture presso il National Trust.
Reynolds andò contro le convenzioni artistiche dell’epoca dando una forma fisica e mostruosa alla figura retorica di Shakespeare.
"Mentre era considerato accettabile in letteratura introdurre l'idea di un demone come qualcosa nella mente di una persona, includerlo visivamente in un dipinto gli dava una forma troppo fisica", aggiunge Chu. "C'erano anche persone che sostenevano che avrebbe dovuto essere dipinta, anche se le registrazioni delle conversazioni con l'artista mostrano che si oppose a tali tentativi di alterare l'opera."
Sebbene il demone apparisse nelle prime stampe del dipinto, secondo il National Trust una seconda tiratura dopo la morte dell'artista mostrò un tentativo di rimuoverlo dalla lastra di stampa.
Col passare del tempo, anche il diavoletto è scomparso dall'originale.
"La figura è letteralmente scomparsa nell'ombra, e i precedenti tentativi di conservazione sembrano aver ignorato completamente la sua esistenza", scrive Elaine Velie di Hyperallergic.
I colori scuri utilizzati da Reynolds per la creatura si asciugavano più lentamente rispetto ad altri colori, soprattutto se combinati con i mezzi e i pigmenti resinosi e cerosi dell'artista, causandone il restringimento.
I restauratori hanno anche scoperto che molte mani avevano ridipinto l'opera e che erano stati applicati sei strati di vernice.
L'area del dipinto dove appare il demone, prima e dopo il restauro © National Trust
Restaurare un dipinto del genere richiede diligenza, come afferma nella dichiarazione Becca Hellen, conservatrice nazionale senior per i dipinti del National Trust.
"Questo è un dipinto di grandi dimensioni e volevamo assicurarci che rappresentasse ancora ciò che Reynolds aveva originariamente dipinto, il che includeva la possibilità di scoprire il demone rimuovendo tutte le vernici scurite non originali e assicurandosi che mostrasse ancora correttamente la sua forma e prospettiva con il dipinto, lavoro che abbiamo fatto”, dice Hellen.
Ora, i visitatori di Petworth potranno vedere l'opera così come l'ha creata Reynolds.
"Il visitatore medio che veniva a vederlo non avrebbe mai saputo che ci fosse qualcosa lì", dice Emily Knight, la curatrice della proprietà di Petworth, a Jack Blackburn del London Times. "Il dipinto è completamente trasformato, non solo per quanto riguarda il demone, ma anche per l'equilibrio tonale del dipinto nel suo insieme." |
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