Dipinto rubato di Van Gogh del valore di milioni, restituito in una borsa dell'Ikea!!

Arthur Brand posa con il giardino della canonica a Nuenen in primavera, dipinto da Vincent van Gogh nel 1884. Per gentile concessione di Arthur Brand via Twitter


Credits: Google, smithsonianmag.com
Approfondimenti/traduzioni by Valene. Modificato by Darky

Arthur Brand, l’“Indiana Jones del mondo dell’arte”, ha negoziato il recupero di una tela del 1884 prelevata da un museo olandese nel marzo 2020.

Grazie a un detective d'arte di fama mondiale, uno dei primi dipinti di Vincent van Gogh è tornato a casa tre anni e mezzo dopo essere stato rubato da un museo olandese.
Arthur Brand ha annunciato il 12 settembre sul suo account instagram il recupero del Giardino della canonica a Nuenen in primavera, una tela del 1884 stimata in un valore compreso tra 3,2 e 6,4 milioni di dollari.
Il giorno prima, un informatore anonimo ha consegnato il dipinto avvolto nel pluriball nell'appartamento di Brand ad Amsterdam in un Borsa dell'Ikea.

Si ritiene che la persona che ha restituito il dipinto non sia coinvolta nel furto, avvenuto prima dell'alba del 30 marzo 2020, giorno del compleanno di van Gogh, al museo Singer Laren nei Paesi Bassi.
All'epoca, il Singer Laren era chiuso in casa a causa delle restrizioni Covid-19.
L'opera d'arte era in prestito dal Groninger Museum, sempre nei Paesi Bassi.

Le autorità hanno arrestato il colpevole della rapina nell'aprile 2021, utilizzando le prove del DNA lasciate su una cornice rotta per collegare un uomo identificato solo come Nils M. ai furti sia del dipinto di Van Gogh che di quello di Frans Hal rubati nell'agosto 2020.
Il tribunale ha condannato Nils a otto anni di prigione e gli ha ordinato di pagare quasi 9 milioni di dollari a titolo di risarcimento al proprietario degli Hals.

I pubblici ministeri ritengono che Nils abbia rubato il Van Gogh per ordine di Peter Roy K., un magnate delle spedizioni olandese coinvolto nel traffico di droga, che sperava di utilizzare l'opera d'arte come leva per negoziare una pena detentiva ridotta, ha riferito Marco Willemse per il quotidiano olandese AD nel 2021.

"L'autore del reato è in custodia e il dipinto è tornato", dice a Emma Ogao di ABC News Richard Bronswijk, un membro dell'Unità per i crimini artistici della polizia olandese. “Siamo molto contenti di questo risultato.”

Dopo l’arresto di Nils, il dipinto ha circolato nel mondo criminale, dove è stato utilizzato come acconto.
Ma nessuno era disposto a comprarlo, poiché "i ladri erano stati condannati e chiunque lo possedesse avrebbe rischiato una multa salata", scrive Claire Moses per il New York Times.

"Sapevamo che il dipinto sarebbe passato di mano in mano nel mondo criminale, ma che nessuno voleva davvero toccarlo", dice Brand a Senay Boztas del Guardian. “Potevi solo finire nei guai. Quindi era un po’ maledetto”.


Un informatore anonimo ha consegnato il dipinto avvolto nel pluriball nell’appartamento di Brand ad Amsterdam in una borsa dell’Ikea. © Museo di Groninga

Brand è famoso soprattutto per il recupero di due statue di cavalli create dallo scultore preferito di Adolf Hitler, Josef Thorak.
I cavalli di bronzo un tempo si trovavano fuori dalla Cancelleria del Nuovo Reich a Berlino, ma sono scomparsi dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989.
Brand ha aiutato le autorità a rintracciare le sculture attraverso il mondo dell'arte, assicurandone la restituzione nel 2015.

Da allora, il cosiddetto “Indiana Jones del mondo dell’arte” ha aiutato le autorità a recuperare i dipinti rubati di Pablo Picasso e Salvador Dalí, oltre a un manoscritto di poesie persiane del XV secolo, un anello d’oro regalato a un amico da Oscar Wilde e più di 200 altre opere d'arte.

Brand dice al Guardian che l'informatore che ha restituito il dipinto lo ha contattato, dicendo: "Mr. Brand, potrei restituire un Van Gogh, ma non voglio finire nei guai."
Il detective d'arte “ha dovuto guadagnarsi la sua fiducia” prima che l'uomo accettasse di consegnare la tela in un incontro autorizzato dalle autorità.

In una dichiarazione, il Museo di Groninger afferma che il dipinto ad olio “ha sofferto” a causa delle cattive condizioni di conservazione negli ultimi anni ma “è, a prima vista, ancora in buone condizioni”.
Prima che il dipinto possa essere nuovamente esposto, è necessario completare un esame formale e un lavoro di restauro, cosa che potrebbe richiedere “settimane, se non mesi”, secondo il museo.