Uno storico italiano afferma di aver risolto un mistero della Gioconda
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Approfondimenti e traduzioni by Valene.
La Gioconda di Leonardo da Vinci è uno dei dipinti più famosi della storia. In mostra al Louvre di Parigi, è considerato un capolavoro del Rinascimento italiano ed è stato descritto come "l'opera d'arte più conosciuta, la più visitata, la più scritta, la più cantata, l'opera d'arte più parodiata del mondo .”
Nonostante tutta la pubblicità, molti misteri circondano ancora il dipinto e gli storici dell'arte continuano a cercare di rivelare le verità dietro di essi.
Tutto, dal soggetto del dipinto ai piccoli dettagli sullo sfondo, è stato la base per la speculazione.
Lo storico italiano Silvano Vinceti ha recentemente dichiarato di aver risolto uno dei misteri della Gioconda.
Vinceti afferma di aver identificato il ponte vero e proprio raffigurato sullo sfondo del dipinto come il ponte del Romito di Laterina in Toscana.
Particolare del Ponte del Romito e del paesaggio di Laterina. (Credito fotografico: Leonardo da Vinci / Wikimedia Commons / Pubblico dominio)
Il ponte raffigurato da da Vinci è stato spesso affermato essere Ponte Buriano ad Arezzo, una città vicina a Laterina, così come Ponte Bobbio nella città settentrionale italiana di Piacenza.
Ponte Buriano, un altro ponte che si crede sia raffigurato nella Gioconda di da Vinci. (Credito fotografico: Ligadue / Wikimedia Commons / CC BY-SA 4.0)
Utilizzando immagini di droni e documenti storici, oltre a confrontare i dipinti e le fotografie della regione, Vinceti crede di aver confermato che il ponte è inequivocabilmente il "ponte etrusco-romano, Romito", a Laterina.
Secondo Vinceti, il dettaglio che ha confermato che si tratta di Ponte Romito è il numero di arcate.
Il Romito, come il ponte sullo sfondo della Gioconda, aveva quattro arcate. Il ponte Buriano, invece, aveva sei arcate, e il ponte Bobbio ne aveva più di sei.
*Il Ponte Romito
Questo ponte moderno è situato nel comune di Laterina in un punto in cui l’Arno scorre nella stretta gola costituita dalla Valle dell’Inferno.
E’ chiamato ponte Romito poiché, provenienti dal vicino ospedale fondato nel 1109 dai monaci benedettini di Santa Trinita in Alpe , dedicato a San Cataldo, ora divenuto Villa Monsoglio, che dipendeva dalla vicina Pieve di San Cassiano e Sant’Ippolito, si erano insediati in un romitorio adiacente al ponte medievale, uno o più penitenti, di solito terziari francescani, detti comunemente dal popolo romiti.
La presenza del ponte è documentata anche nel basso Medioevo, precisamente nel 1198
Probabilmente aveva qualche vizio strutturale, perché richiese nei secoli molti interventi di manutenzione, come nel 1473 quando il Comune di Firenze ordinò agli Ufficiali della Torre di ristrutturare il ponte pericolante, o come quando anche il grande architetto Buontalenti fu investito della necessità di porre rimedio alla struttura incerta del ponte, finché non crollò nel 1703.
Fu ricostruito dunque nella posizione attuale pochi anni più tardi.
Oggi del ponte romanico può ancora osservare l’iniziale arcata del lato sinistro e, sulla sponda destra, la falesia.
Il ponte era a quattro arcate a basso sesto.
*I documenti della famiglia Medici aiutarono Vicente
Vinceti utilizzò documenti appartenuti alla famiglia Medici provenienti dall'Archivio di Stato di Firenze.
Mostravano “un ponte molto trafficato e funzionante” tra il 1501 e il 1503. Questi documenti corrispondevano al tempo in cui da Vinci era nella zona della Val d'Arno.
Fu lì prima per volere di Cesare Borgia, cardinale della più famosa famiglia nobile dell'Italia rinascimentale, e poi per Piero Soderini, statista della Repubblica di Firenze.
Oggi del Romito rimangono solo un'arcata e le fondazioni del ponte su una sponda dell'Arno.
Ciò non ha fermato Vinceti, che ha misurato la larghezza tra le sponde del fiume e la dimensione dell'arco, il che ha confermato che quattro archi si allungavano sull'Arno.
Ciò ha confermato al Vinceti che il Romito è il ponte raffigurato nel dipinto.
Il ponte non era l'unica cosa che rendeva Laterina un luogo probabile. Vinceti ha dichiarato all'Associazione della Stampa Estera di Roma: "La forma distintiva dell'Arno [fiume] lungo quel tratto di territorio corrisponde a ciò che Leonardo ha ritratto nel paesaggio a sinistra della donna raffigurata nel famoso dipinto".
*La reazione a Laterina
Secondo il sindaco di Laterina, Simona Neri, la rivendicazione di Vinceti ha suscitato molto scalpore nel comune di poco più di 3.500 abitanti.
Ha anche detto che sarà la causa di una piccola rivalità tra Laterina e Buriano.
Gli abitanti di Buriano hanno affisso un poster della Gioconda accanto al cartello del ponte.
Neri ha scherzato: “Ci sarà una certa rivalità; dovremo mettere anche noi un poster!"
Neri ha aggiunto che il ponte del Romito diventerà un progetto del governo locale.
"Dobbiamo cercare di proteggere ciò che resta del ponte, che richiederà finanziamenti".
Ha anche detto che verrà realizzata una pista ciclabile lungo il fiume vicino alla posizione del Romito, che si spera porti più turisti nella zona a causa della presunta relazione con la Gioconda.
Non importa quale ponte sia veramente, come riportato dal Pacific Standard, l'ispirazione di da Vinci è stata probabilmente "un motivo, una mera rappresentazione della campagna, che potrebbe essere stata appesa nello studio di da Vinci", poiché non l'ha dipinto in Laterina.
