+Dark & Gothic Lolita+

TAVOLA ROTONDA SU RACCOLTA, CONSERVAZIONE E CONSUMO DEL SANGUE

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Axim
icon6  view post Posted on 7/4/2011, 21:25 by: Axim




CITAZIONE (Heaven's blood @ 3/4/2011, 19:15) 
interessante , per quel che mi riguarda il sangue è qualcosa di intimamente legato al corpo non mi verrebbe mai in mente di mangiarmelo con i lamponi!

E' per questo che è bello confrontarsi:
per farci venire in mente idee che da soli non ci verrebbero!

Il fatto di legare l'assunzione del sangue al contatto fisico con la fonte è oggetto di discussione negli rv con cui sono in contatto e con alcuni psicologi con cui stiamo discutendo la questione. Esiste l'idea e la possibilità, almeno in alcuni casi, che possa non essere il sangue in se a "regalare benessere", ma l'atto ed il contatto con il dobatore...e tutto il rapporto psicologico che si viene a creare..quindi più la situazione in se, che certamente è carica di implicazioni emotive.
La domanda che ci stiamo ponendo è: quanto è il sangue di per se a contenere quella "carica" che sentiamo nitidamente ed inequivocabilmente e quanto invece è legato al fattore psicologico del contatto col donatore, dell'atto "proibito" ecc?

In sintesi c'e' davvero qualcosa nel sangue, oppure è un'effetto psicologico?

La domanda è stata posta la prima volta durante un colloquio di psicoterapia in cui un RV discuteva questo con il proprio psicologo, a cui si era rivolto per capire cosa ci fosse che non andava in lui per cui era così attratto e sentiva quelle robe lì che tutti sapete, con il sangue...
Lo psicologo gli chiese se per lui sarebbe stata la stessa cosa fare il prelievo e poi bere in un'altra stanza da solo da un bicchiere... si fece la prova (non con lo psicologo, che altrimenti sarebbe risultato poco professionale)...stesso risultato dal punto di vista di sensazione di ricarica. In quel caso, se anche si dovesse trattare di suggestione, è legata al sangue di per se...


Ovviamente diversi di noi han fato la prova...se vi va, provate anche voi...poi diteci cosa è venuto fuori. Basta separare il contatto con il donatore dall'atto di bere e si capisce subito se son legati e che cosa cambia! Non è male anche come esperienza personale e conoscenza di se stessi.

Personalmente le sensazioni legate all'atto di bere, pur da un bicchiere e separatamente dal donatore, sono invariate, anzi, forse più pure perchè vissute senza interferenze emotive...resta il fatto che bere direttamente dalla fonte, il sangue tiepido che inonda la bocca e si mescola al gusto della pelle e alle emozioni del donatore....ha il suo fascino.

Ops...mi è venuta sete! Non devo parlare di queste cose così! :-))
 
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16 replies since 3/4/2011, 08:43   1527 views
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