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Titolo originale Shutter Lingua originale Thailandese Paese di produzione Thailandia Anno 2004 Durata 97 min Genere orrore Regia Banjong Pisanthanakun, Parkpoom Wongpoom Sceneggiatura Banjong Pisanthanakun, Sopon Sukdapisit, Parkpoom Wongpoom Fotografia Niramon Ross Montaggio Manop Boonvipat, Lee Chatametikool Musiche Chartchai Pongprapapan
Interpreti e personaggi
Ananda Everingham: Tun Natthaweeranuch Thongmee: Jane Achita Sikamana: Natre Unnop Chanpaibool: Tonn
Doppiatori italiani
Stefano Crescentini: Tun Ilaria Latini: Jane Patrizia Pezza: Naitre Luigi Ferraro: Tonn
Adoro Ananda in questo film che me lo ha fatto conoscere... E' poi stato fatto anche il Remake americano (che trovate recensito QUIIII)
Credits: Google, wikipedia.it
Shutter è un film horror del 2004 diretto da Banjong Pisanthanakun.
Trama
Al ritorno da un matrimonio Tun e Jane, ubriachi, investono una ragazza e, presi dal panico, fuggono lasciando il cadavere di questa sull'asfalto.
In occasione di una festa di laurea, in molte foto scattate da Tun (che di mestiere fa il fotografo) appare un lampo di luce provenire da una delle finestre della scuola, in un'altra appare un'eterea figura femminile.
Nel frattempo Tun comincia ad essere perseguitato da strane manifestazioni paranormali. Jane decide quindi di indagare nella scuola dove le foto sono state scattate, in particolare si dirige nella stanza dalla quali si sprigiona quel lampo di luce. Lì scopre una foto di Tun assieme a questa ragazza, Natre, che era in realtà una precedente fidanzata di Tun.
Nel frattempo vecchi amici di scuola di Tun muoiono suicidi. Incalzato dalle più frequenti e violente manifestazioni del fantasma, Tun le racconta della sua storia con Natre: era una ragazza asociale, lui decise di avvicinarlesi, ne nacque una frequentazione che si concluse con l'innamoramento di Natre.
Quando Tun decise di mettere fine alla loro breve storia la ragazza cadde in una profonda depressione, tentò di suicidarsi, e alla fine - racconta il ragazzo - scomparve e lui non seppe più nulla del suo destino.
Tun e Jane decidono quindi di andare nel paese della ragazza per scoprire cosa le fosse accaduto. Durante il viaggio Natre appare più volte lanciata all'inseguimento della loro auto.
Arrivati nella città natale della ragazza scoprono che questa era morta suicida e che la madre ne conserva ancora il cadavere in casa.
I due ragazzi convincono la madre di Natre a cremarla dopo un'adeguata cerimonia religiosa, sperando che questo possa placare le ire della ragazza morta, ma non produce i risultati desiderati.
Lo spirito di Natre infatti vaga ancora in attesa di giustizia e dissemina indizi per far scoprire a Jane quello che davvero ne è stato di lei. In questo modo Jane trova delle foto scattate da Tun in cui si vedono i suoi amici violentare Natre. Messo alle strette il ragazzo racconta che i suoi amici per liberarlo dal tormento della ragazza innamorata lo convinsero ad andare da lei in gruppo per importunarla. La vicenda si tramutò tragicamente in violenza sessuale di gruppo, a cui Tun non partecipò attivamente pur essendo coinvolto scattando delle foto, su incitamento da parte dei suoi amici, per impedire che in seguito la ragazza potesse parlare.
Si capisce così che scioccata dall'evento e colma di vergogna per l'accaduto la ragazza sarebbe poi ritornata al suo paese natio per suicidarsi. Jane litiga e va via, lasciando solo Tun, il quale, furibondo, inizia a scattare foto del suo appartamento per scoprire dove Natre si nasconda. Lo scopre solo quando accidentalmente la sua Polaroid cade a terra e scatta una foto automaticamente.
Il fantasma di Natre è aggrappato sulla schiena, per non lasciare mai il suo unico amore. Tun cerca di liberarsi gettandosi dalla finestra, ma non ci riesce. Ferito, internato in un manicomio, lo si può vedere ancora incurvato sotto il peso del fantasma innamorato. Edited by Valene - 19/9/2020, 17:47
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