+Dark & Gothic Lolita+

I misteriosi volti di Bélmez

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 27/2/2008, 14:20
Avatar

++**La Dix Croix**++

Group:
Administrator
Posts:
63,262
Location:
*+From the Gothic Mana's Castle+*

Status:


I misteriosi volti di Bélmez

781b9c487841317

Uno degli episodi piů bizzarri d'infestazione accadde in Spagna nel 1971, quando strani volti cominciarono a comparire in una piccola casa del villaggio di Bélmez.
Ad oggi nonostante moltissimi test il mistero non č ancora stato del tutto risolto.

CREDITS: Google, wikipedia,
Approfondimenti/traduzioni by Valene.

Blmez_de_la_Moraleda_en_Jan_Espaa

Volti di Bélmez (Caras de Bélmez in spagnolo) č il nome di alcuni presunti fenomeni paranormali, presentatisi per la prima volta in una casa spagnola di Bélmez de la Moraleda, paesino andaluso nella provincia di Jaén, e consistenti nell'apparizione di "ritratti" di volti umani nei pavimenti della casa.
La casa di María veniva pubblicizzata ai turisti come La Casa de las Caras (La Casa dei Volti).
Nella Pasqua del 1972 centinaia di persone si accalcarono nella casa per vedere i volti.
Per i successivi 30 anni la famiglia Pereira affermň che continuavano ad apparire volti, sia maschili che femminili e di diverse forme, dimensioni ed espressioni.

1-16978081495492
2-16978081501599
La casa della signora María, dove sono comparsi i volti

Il primo volto sarebbe stato scoperto dalla proprietaria della casa, María Gómez Cámara, il 23 agosto 1971, nel pavimento della sua cucina.

fe4fc6487841318

Secondo le sue affermazioni, anche dopo ripetuti tentativi di lavaggio, esso non scompariva, cosě, con l'aiuto del marito e del figlio, il pavimento fu picconato, dopodiché venne data una nuova gettata di cemento, ma non bastň perché dopo poco piů di una settimana la stessa immagine riapparve.

Prima che l'immagine sul pavimento potesse essere ancora distrutta, l'allora sindaco del paese decise di scavare una fossa sotto il pavimento della cucina per ulteriori studi.
Dallo scavo iniziarono a emergere ossa umane e due scheletri decapitati. Bisogna ricordare perň che quella casa venne edificata su un terreno che tempo prima aveva ospitato parte del cimitero della locale chiesa cattolica (un terreno di sepoltura risalente a epoca romana).



Le ossa sparse vennero sottoposte a ulteriore analisi e si scoprě che risalivano al XIII secolo, mentre i corpi vennero seppelliti in maniera dignitosa con rito cattolico.
Terminati gli scavi, il pavimento e la cucina vennero ricostruiti. Non molto tempo dopo, il fenomeno continuň con l'apparizione di altri volti, di cui la maggior parte in una camera mansardata.

Vista la curiositŕ che questi avvenimenti suscitavano nella gente, la signora Gómez e i suoi familiari provarono a speculare sulla vicenda: decisero infatti di far pagare un biglietto alle persone che volevano vedere i volti, oltre a vendere loro foto degli stessi.
Centinaia di persone cominciarono ad affluire alla casa del mistero, finché le autoritŕ civili e religiose locali ordinarono la cessazione delle visite.

Casualmente l'eminente parapsicologo tedesco dottor Hans Bender, dell'Universitŕ di Friburgo, era venuto a conoscenza del caso e decise, in collaborazione con il collega spagnolo dottor German de Argumosa, d'indagare sulla dibattuta questione.
Essi sottoposero le facce a un metodo sperimentale, che consisteva nel fissare una lastra di plastica al pavimento della cucina tenendovela per parecchie settimane.

01608-untersuchungen-der-bilder-von-belmez

Venne tolta soltanto quando sotto vi si condensň dell'acqua.
Anche in questo periodo di rilevazioni le facce continuarono a formarsi. Comparirono senza interruzioni per tutto il 1974, e anche se la signora Pereira fece costruire una nuova cucina, non trascorse molto tempo prima che le facce cominciassero ad apparire anche lŕ.

Cara_mujer
Uno dei vari volti comparsi nella casa

Il dottor Argumosa assistette di persona alla materializzazione di un volto il 9 aprile 1971 e la fotografň appena in tempo perché, in seguito, la faccia scomparve.
L'impiego della documentazione fotografica esclude ogni ipotesi volta a sostenere che le facce fossero delle allucinazioni o delle figurazioni createsi a caso nel cemento.

In un ulteriore esame per vagliare ogni possibilitŕ di frode, Argumosa e i suoi colleghi controllarono se i volti fossero stati dipinti con colori artificiali.
I risultati di quest'analisi chimica furono pubblicati nel novembre 1976 sullo Scbweizerisches Bulletin für Parapsychologie: essa non rivelň nulla di sospetto.

Dopo la morte di María, avvenuta nel 2004, la vicenda tornň alla ribalta attirando di nuovo gli appassionati di turismo esoterico.

ab9d6f487841319


Figlio di María Gómez con i Pava - Ramón L. Pérez, Magonia.com

Le indagini

I ricercatori scettici hanno eseguito test approfonditi sui volti e credono che si tratti di invenzioni probabilmente create come parte di una bufala.
Si sospetta che la famiglia Pereira possa aver perpetrato la bufala a scopo di lucro.

Ci sono state diverse indagini sul caso Bélmez:

*L'ipotesi del falso

In un articolo pubblicato nel numero di luglio 1993 del Journal of the Society for Psychical Research, Luis Ruiz-Noguez notava che bisogna menzionare la presenza di tre cationi utilizzati come pigmenti nella fabbricazione delle vernici: zinco, piombo e cromo.
Due di questi, il piombo e il cromo, gettano le basi per sospettare l'uso della vernice nella realizzazione dei volti di Bélmez.
Ruiz-Noguez ha ipotizzato che il piombo fosse utilizzato per diversi motivi:

Il piombo č stato, per molti anni, il pigmento piů comunemente utilizzato nella realizzazione dei colori primari.
La percentuale di cromo nell'analisi č troppo bassa per essere un'opzione praticabile.
Il piombo tende a provocare colorazioni scure e difficili da vedere; qualcosa che non accade nel cromo.
I colori primari piů diffusi ed economici sono gli smalti che contengono piombo; questi smalti sono molto utilizzati in ambito domestico, poiché sono facili da applicare.

L'analisi ICV non dimostra l'inesistenza della vernice.

D'altro canto Ruiz-Noguez solleva anche diverse obiezioni all'ipotesi di utilizzo di vernici sui campioni dell'ICV: gli smalti di tipo alchidalico non resistono all'abrasione; la vernice lascia una pellicola facilmente distinguibile dal supporto; e la tolleranza chimica degli alchidalici agli acidi, agli alcali e ai detergenti č bassa.

Manuel Martín Serrano, sociologo dell'Universitŕ Complutense di Madrid, ha scritto un laborioso studio, Sociología del Milagro (Sociologia del miracolo): il primo libro che uno scettico ha scritto esclusivamente su questo caso.
Nel suo libro Serrano intervista decine di abitanti di Bélmez ma non ne nomina mai nessuno per nome.
Tuttavia, lo studio di Serrano č un contributo per spiegare le dinamiche sociali di quella che egli ritiene fosse una bufala perpetrata a scopo di lucro.

Sebbene José Luis Jordán fosse vicepresidente della Societŕ Spagnola di Parapsicologia, era piuttosto scettico.
In Casas Encantadas, Poltergeist, Jordán analizza casi di presunte case infestate in Spagna, incluso il caso Bélmez.

Nel 1971, un dipartimento del Ministero degli Interni spagnolo chiese a Jordán di presiedere una commissione che nominava diversi tecnici specializzati in chimica del calcestruzzo per effettuare uno studio esaustivo sugli strani avvenimenti di Bélmez e presentare un rapporto al riguardo alle autoritŕ.
Nel rapporto Jordán tratta di diverse ipotesi di frode: “pigmentazione con una sostanza scura, brunastra”, “una miscela di fuliggine e aceto” e “l'azione aggressiva di un composto chimico”.

In un'intervista con due membri della Societŕ Spagnola di Parapsicologia, Jordán ha dichiarato:

Per quanto riguarda l'enigma del procedimento chimico, l'ho risolto scoprendo che questo composto si puň trovare in qualunque farmacia chiedendo un prodotto tedesco per togliere le macchie di cemento. [Il mistero] che le immagini fossero invisibili e latenti per qualche tempo č cosě risolto

In Spagna anche altri parapsicologi scettici hanno sostenuto l'ipotesi del falso.
Ramos Perera, presidente della Societŕ Spagnola di Parapsicologia, ha dichiarato che si č constatato che La Pava, il primo e il piů famoso dei volti di Bélmez, aveva una colorazione e ha dedotto che fosse stato dipinto:

Attraverso la fotografia a infrarossi abbiamo visto che questo aveva aggiunto pigmentazione [rispetto all'aspetto originale], e si potevano percepire anche le setole del pennello. Naturalmente, dopo di ciň non abbiamo avuto dubbi che fosse stato dipinto.

La Pava fu successivamente incastonata nel muro della casa di María a scopo espositivo.

caras_belmez_3_jaen-20-640

Oltre a quelle dell'ICV, esistono altre analisi chimiche sulle pareti di Bélmez, eseguite da J.J. Alonso, ricercatore del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo.
Il rapporto Alonso č stato originariamente pubblicato su Psi Comunicación, la rivista della Societŕ Spagnola di Parapsicologia.
Tuttavia, i risultati sono ambigui per quanto riguarda il modo in cui sono state formate le immagini.
Inoltre, Alonso ha rifiutato di esprimere un giudizio sulle affermazioni pensierografiche.
Tuttavia, la sua analisi ha confermato la presenza di un composto melanocratico.

In generale il cemento artificiale č composto da calcare, argilla e gesso (i cementi naturali si ottengono da rocce contenenti calce e argilla).
I componenti principali sono calce e argilla caolinitica.
Esistono alcuni cementi come gli alluminosi, derivati da materiali alluminosi e calce, che sono neri (melanocratici).
La presenza di alluminio nell'analisi del volto di Bélmez denominato El Pelao (Il calvo) potrebbe indicare che si trattava di un cemento tipo alluminio. Tuttavia, nella sua relazione Alonso non indica la percentuale di detto catione, né la sua struttura, resistenza alla compressione, modulo di elasticitŕ, resistenza chimica o altre caratteristiche necessarie per differenziare un cemento Portland da un cemento di alluminio.

*L'ipotesi pensierografica

I principali ricercatori del caso Bélmez furono Hans Bender e Germán de Argumosa.
Collaborarono a Bélmez e Friburgo all'inizio degli anni '70 quando iniziarono i presunti fenomeni.
Né Bender né de Argumosa hanno pubblicato un rapporto ufficiale su di loro. Bender scrisse molto poco sul caso nel suo diario Zeitschrift für Parapsychologie.
Argumosa, un parapsicologo spagnolo, trascorse due anni a valutare quello che credeva fosse un mistero , ma non pubblicň nulla sull'argomento. Bender menzionň il caso di sfuggita e vi fece riferimento in alcune delle sue conferenze.
La sua dichiarazione cruciale si riferiva alla sigillatura delle aree del pavimento dove erano in corso alcune facce con un materiale plastico trasparente:

A Bélmez, lievi cambiamenti nella configurazione dei volti durante il periodo in cui il fenomeno era sotto sigillo (attestato da un notaio) hanno contribuito a garantirne l'origine paranormale.

L'unico credente che ha pubblicato un intero libro sul caso č José Martínez-Romero.
Il suo libro Las Caras de Bélmez č una raccolta di aneddoti.
Argumosa, che fu il principale difensore di questo caso in Spagna, ritiene che Martínez-Romero abbia screditato il fenomeno con il suo libro.

La pubblicazione piů seria fino ad oggi da parte di un credente appare nel primo capitolo del libro The Seen and the Unseen di Andrew Carr MacKenzie. MacKenzie non parlava spagnolo e durante la sua permanenza a Bélmez non aveva un interprete.
Solo un tassista e il figlio di Martínez-Romero poterono aiutarlo, anche se molto poco.

*Analisi ICV

Gli studi scientifici realizzati su un volto di Bélmez sono stati realizzati dall'Instituto de Cerámica y Vidrio o ICV (Istituto di Ceramica e Vetro), con campioni di due dei volti recuperati dall'équipe di Padre J.M. Pilón nel settembre 1990.
I campioni, uno da 30 milligrammi , gli altri 60 milligrammi, sono stati sottoposti a vari esami quali granulometrici, mineralogici e chimici.
Secondo Carballal, "Il risultato, espresso in forma estremamente ridotta, č stato che non sono state trovate tracce di pittura in nessun luogo."
Carballal non menziona quali volti siano stati analizzati, né quale parte dei volti corrisponda a ciascuno dei volti campioni, né che tipo di analisi mineralogiche o chimiche siano state eseguite.

Analisi chimica per ICV (%)
Campione A Campione B

Zinco 0,96 0,40
Bario 0,02 0,15
Rame 0,01 0,16
Cromo 0,09 0,02
Fosforo 0,06 0,30
Piombo 0,21 0,06

L'ICV č un'istituzione rispettabile che appartiene al Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo.
Nel 1992 Pilón pubblicň la tabella che vedete qui sopra nella popolare rivista spagnola Más Allá.


Luis Ruiz-Noguez ritiene che la spiegazione piů probabile per l'effetto visivo delle immagini di Bélmez sia il suggerimento di Jordán dell'uso di un agente chimico ossidante.
Ad esempio, per ottenere tale effetto potrebbero essere utilizzati acido nitrico, solforico, muriatico, acetico e altri.

Un'altra spiegazione potrebbe essere l'uso di agenti sensibili alla luce (che non erano menzionati né nel repertorio delle ipotesi di falsificazione di Jordán né di Perera): nitrato d'argento che, se sottoposto alla luce solare ultravioletta, si scurisce.

In generale, ci possono essere almeno tre fonti chimiche in grado di produrre un effetto simile a quello dei fronti di Bélmez:
(1) Prodotti che alterano la struttura chimica del cemento che includono alcuni agenti ossidanti e diversi acidi (tutti i tipi di cemento sono di natura alcalina e quindi facilmente attaccabile dagli acidi);
(2) prodotti che lasciano intatto il cemento ma cambiano la loro struttura chimica a contatto con agenti esterni come luce o reagenti chimici;
(3) l'utilizzo di un pigmento in un veicolo o in una resina, come discusso da Ruiz-Noguez nel suo commento alla carta ICV.

Secondo Ramos Perera, l'ipotesi n. 3 era il caso della prima apparizione di Bélmez "faccia da muro": l'orrenda faccia conosciuta come La Pava. Attualmente questo vecchio volto sta svanendo nel cemento scuro e umido.

L'investigatore scettico Joe Nickell ha scritto che i volti di Bélmez erano deliberatamente falsificati e che i volti sembravano molto amatoriali nel design.

Brian Dunning di Skeptoid ha scritto che "č stato dimostrato che i volti erano stati dipinti sul pavimento di cemento, prima con vernice e poi con acido, e si č scoperto che la donna che viveva nella casa stava perpetrando una bufala ai danni del pubblico a scopo di lucro. "

*Analisi forense del 2014

Nel 2014, il programma televisivo di giornalismo investigativo Cuarto Milenio, condotto da Iker Jiménez, ha condotto un'analisi tecnica per scoprire la possibile bufala.
La ricerca č stata realizzata da José Javier Gracenea, dottore in ingegneria chimica e direttore generale di Medco, e Luis Alamancos, criminologo forense, presidente del Gabinete Pericial Inpeval e direttore dell'Istituto spagnolo di criminalistica applicata, successivamente insignito della Croce d'Onore Europea della Polizia .

Dopo aver prelevato campioni dai volti con il permesso del proprietario della casa, Gracenea ha proceduto ad analizzarli e ha concluso che le immagini "non sono state realizzate con vernice" e "secondo le conoscenze scientifiche e le tecniche impiegate nell'analisi, non vi č alcuna manipolazione esterna o elementi " nei volti.

Alamancos ha quindi tentato di riprodurre immagini simili attraverso la varietŕ di metodi considerati validi nelle indagini precedenti, inclusi ma non limitati a solventi per calcestruzzo, acido cloridrico e nitrato d'argento.
Ha dichiarato il fallimento nel suo tentativo di replicare i volti, concludendo che "le parole che riassumono la sua opinione sono assoluto sconcerto".

*I "nuovi" volti di Bélmez

María Gómez, la presunta sensitiva che avrebbe prodotto le apparizioni, morě nel febbraio 2004 all'etŕ di 85 anni.
Dopo la sua morte il popolare ricercatore psichico Pedro Amorós cercň di "scoprire" altre apparizioni pensierografiche nella casa della Gómez.
Si č cosě creata una nuova ondata di volti Bélmez.
Tuttavia, le affermazioni di Amorós sono state smentite dai media spagnoli. Nel novembre 2004 il quotidiano El Mundo ha pubblicato l'articolo "Nuovi volti di Belmez falsificati da 'Ghostbusters' e dal governo municipale."

Nel maggio 2007, il giornalista Javier Cavanilles e l'investigatore Francisco Máńez hanno pubblicato un libro intitolato Los Caras de Bélmez, che ha il doppio significato di "I volti di Bélmez" e "Le canaglie di Bélmez", dove spiegano i storia della truffa e ha indicato il figlio di María, Diego Pereira, come autore dei misteriosi dipinti.



Edited by Valene - 20/10/2023, 16:06
 
Web Contacts  Top
Aleksandra
view post Posted on 28/5/2009, 21:58




Ero pronta a scommettere che ci fossero sepolte ossa umane sotto quella casa *-* ! Ma che cosa strana…non avevo mai letto nulla del genere, tra l’altro…č veramente macabro avere delle facce che si materializzano sulle pareti della cucina, o della casa in generale. Come facevano a non avere paura? Comunque, questo mi ricorda molto il film ‘Poltergeist’ tratto da un romanzo di Stephen King.
 
Top
†Abigail†
view post Posted on 1/6/2009, 12:38




Si infatti...invece di abbandonare la casa hanno trasformato il fenomeno in un business! O_O
 
Top
Aleksandra
view post Posted on 1/6/2009, 13:31




CITAZIONE (†Abigail† @ 1/6/2009, 13:38)
Si infatti...invece di abbandonare la casa hanno trasformato il fenomeno in un business! O_O

Beh, la gente non perde mai l’occasione di fare piů soldi…anche se la loro attivitŕ non č durata molto.
 
Top
black angel's
view post Posted on 2/6/2009, 08:54




io credo che avrei traslocato immediatamente!!!!
 
Top
Aleksandra
view post Posted on 2/6/2009, 10:59




CITAZIONE (black angel's @ 2/6/2009, 09:54)
io credo che avrei traslocato immediatamente!!!!

BuahahahahaXD! Ma come!? Una casa infestata di fantasmi č il massimo della vita^^.
 
Top
†Abigail†
view post Posted on 3/6/2009, 10:35




CITAZIONE
BuahahahahaXD! Ma come!? Una casa infestata di fantasmi č il massimo della vita^^

O della non vita O.o
Cmq ho letto che le figure potrebbero essere fatte col nitrato d'argento che non risulta dalle analisi su eventuali pigmenti o pitture e il movente sarebbe che č stato proprio il fotografo del paese (che utilizza quotidianamente il nitrato d'argento per il trattamento delle pellicole) a crearle per poi arricchirsi a dismisura vendendo foto ricordo delle figure sul pavimento xD
 
Top
Aleksandra
view post Posted on 3/6/2009, 20:56




CITAZIONE (†Abigail† @ 3/6/2009, 11:35)
O della non vita O.o
Cmq ho letto che le figure potrebbero essere fatte col nitrato d'argento che non risulta dalle analisi su eventuali pigmenti o pitture e il movente sarebbe che č stato proprio il fotografo del paese (che utilizza quotidianamente il nitrato d'argento per il trattamento delle pellicole) a crearle per poi arricchirsi a dismisura vendendo foto ricordo delle figure sul pavimento xD

Tanto i fantasmi non uccidono^^.

Azz…hai fatto crollare un fantastico ‘mistero dell’orrore’ in quattro e quantr’otto >.< Anche tu guardi il Detective Conan, per caso O.O ? (tanto per sapere di non essere l’unica T.T )
 
Top
Kakihara
view post Posted on 4/6/2009, 06:29




Chi l'ha detto che i fantasmi non uccidono?? [comunque ogni tanto anche io guardo conan.. o_o]

Tornando ai volti.. ma come avrebbe fatto il fotografo? cioč la sostanza ha un effetto ritardato o immediato? e poi come funziona? cioč non penso che il tizio buttava a caso il nitrato e spuntavano volti.. ?
 
Top
Aleksandra
view post Posted on 4/6/2009, 12:16




CITAZIONE (Kakihara @ 4/6/2009, 07:29)
Chi l'ha detto che i fantasmi non uccidono?? [comunque ogni tanto anche io guardo conan.. o_o]

Tornando ai volti.. ma come avrebbe fatto il fotografo? cioč la sostanza ha un effetto ritardato o immediato? e poi come funziona? cioč non penso che il tizio buttava a caso il nitrato e spuntavano volti.. ?

Piů che altro, c’č da chiedersi come facevano a prendere subito la forma di un volto umano!

SPOILER (click to view)
Grazie, stavo solo cercando di tranquillizzare †Abigail† >.< Comunque, io lo seguo dalla prima media *-* e ho visto anche tutti i film!
 
Top
Kakihara
view post Posted on 5/6/2009, 10:12




Non c'č bisogno di tranquillizzare la mia abimiao.. XD

Comunque č la stessa domanda che mi pongo io..
 
Top
†Abigail†
view post Posted on 5/6/2009, 19:10




Praticamente č un pň come una polverina quindi quando disegni la vedi ma poi il pavimento se l'assorbe quindi l'immagine non si vede piů, perň la polverina figa reagisce alla luce del sole quindi basta un punto da cui passi la luce (una finestra o un lucernaio) e nel giro di 2/3 settimane pian piano la vedi riaffiorare, prima č solo un abbozzo e poi diventa sempre piů nitida...poi oh la mia fonte č voyager quindi l'eventuale crollo del mito č colpa loro xDDDDDD

SPOILER (click to view)
si anch'io vedevo il detective conan anche se alcuni delitti erano veramente assurdi, un pň troppo campati in aria..e poi volevo capire se riusciva a capire chi l'aveva fatto diventare un bambino e se riusciva a tornare adulto e se riusciva a trombarsi ran soprattutto...ma non ci arrivavano mai T_T cosě pian piano e tra impegni vari ho smesso di vederlo O.o se vuoi spoilera il finale xD
 
Top
Kakihara
view post Posted on 7/6/2009, 16:42




La spiegazione mi piace.. potrei appoggiartela..
 
Top
view post Posted on 20/10/2023, 15:32
Avatar

++**La Dix Croix**++

Group:
Administrator
Posts:
63,262
Location:
*+From the Gothic Mana's Castle+*

Status:


Discussione completamente rivista ed aggiornata.
 
Web Contacts  Top
13 replies since 27/2/2008, 14:20   581 views
  Share