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| La triste storia di Rosemary Kennedy
Credits: google, wikipedia, www.ilpost.it/2015/10/10/storia-rosemary-kennedy/
Di certo il nome Kennedy importante famiglia statunitense, di origine irlandese lo conosceranno in molti, ha occupato un posto nel mondo politico americano, con un presidente assassinato sulla cui morte rimane tutt'oggi un alone di mistero e cospirazioni, ma oltre ai ben più conosciuti fratelli John, Robert e Ted voglio parlarvi di una delle sorelle che ebbe una vita piuttosto triste e che molti ignorano.
Da sempre conosciuta come la "sorella sbagliata", quella di cui non parlare e da tenere nascosta.
Rose Kennedy con i primi figli Joe Jr. Rosemary, e John
Lei si chiamava Rose Marie Kennedy, detta Rosemary nacque a Brookline, 13 settembre 1918 e morì a Fort Atkinson, il 7 gennaio 2005 , è stata la terza figlia (la prima femmina) di Joseph P. Kennedy e Rose Fitzgerald.
Foto della famiglia Kennedy. Rosemary è la prima a destra nella fila in basso.
I primi due figli dei Kennedy erano nati in casa e i coniugi Kennedy decisero di far nascere in casa anche Rosemary,durante il travaglio la madre fu assistita da un'infermiera la quale, in attesa del medico che non si riusciva a trovare , impedì a Rosmary di nascere, tenendola bloccata nel canale uterino per due ore in debito di ossigeno .
Ciò ebbe pesanti conseguenze causando nella bambina una disabilità mentale.
Durante l'infanzia Rosemary fu aiutata da alcuni insegnanti e da assistenti privati ed imparò a leggere e scrivere seppur in ritardo rispetto i suoi coetanei.
All'età di 11 anni fu mandata in diverse scuole per ragazzi con disabilità mentale, ma a causa dei suoi sbalzi di umore cambiò molte scuole.
A 15 anni Rosemary poteva scrivere come una bambina di 10 anni, ma teneva dei diari sulla quale scriveva i suoi pensieri e manifestava gioia e appariva “composta e socievole”, non chè molto affezionata ai suoi genitori nonostante continuassero a farla sottoporre a costanti “iniezioni sperimentali” che avevano per cercare di risolvere i suoi “squilibri ormonali”.
La famiglia Kennedy nel 1937: Rosemary è a destra di John F. Kennedy, che indossa una giacca bianca
Nel 1938 – allora ventenne – suo padre venne eletto ambasciatore degli Stati Uniti in Gran Bretagna e la famiglia si trasferì oltreoceano.
Qui' Rosemary vide sbocciare la propria bellezza che iniziò ad attirare molti uomini, ma questo periodo di calma apparente finì l'anno successivo quando la famiglia fece ritorno negli Usa.
Questo rientro destabilizzo' nuovamente la povera Rosemary che cominciò a mostrare atteggiamenti bizzarri come vagare per tutta la notte in casa e con la preoccupazione che qualcuno potesse approfittarsi di lei sessualmente la famiglia decise di sottoporla alla lobotomia..
Aveva solo 23 anni, nel 1941, quando fu sottoposta alla lobotomia dal dottor James W. Watts dopo che suo padre si lamentò coi medici degli sbalzi di umore della figlia e della sua condotta sessuale libera e disinvolta .
Il padre nascose l'operazione al resto della famiglia. L'intervento in sé produsse gli effetti desiderati, ma ridusse Rosemary a uno stato vegetativo; divenne incontinente e trascorreva ore a fissare le pareti.
Le sue abilità verbali si ridussero a parole senza senso, perse l’uso di un braccio, camminava a fatica e fu confinata sulla sedia a rotelle.
Venne ricoverata in un istituto psichiatrico privato a New York e poi in una struttura simile gestita dalla Chiesa, in Wisconsin.
Dalle poche fonti rimaste sembra che ne il padre ne la madre le fecero più visita dopo il 1948.
A prendersi cura di Rosemary fu soprattutto sua sorella Eunice Kennedy Shriver, la quinta dei nove figli Kennedy.
Dai diari scritti prima dell'internamento, emerge la sua viva intelligenza e la sua spiccata sensibilità.
Probabilmente aveva solo problemi di dislessia.
Sua sorella Eunice Kennedy Shriver fondò nel 1968 la "Special Olympics" in suo onore.
Rosemary rimase nubile e non ebbe figli.
Morì nel 2005, all’età di 85 anni.
Nell'ottobre del 2015 e' uscito un libro a lei dedicato di Elizabeth Koehler-Pentacoff che narra la sua vita.
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