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Il Lutto Vittoriano

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view post Posted on 4/12/2018, 15:27
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Il Lutto Vittoriano

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Credits: google, wikipedia.it, www.goticomania.it/

Durante il periodo Vittoriano vi erano delle usanze ben precise da rispettare in caso di un lutto.

Durante quest'epoca le persone morivano in casa propria, e vi erano molte "regole" da seguire dopo il decesso.

Ad esempio delle Grosse monete di rame venivano poste sulle palpebre per tenerle aperte fino al sopraggiungimento del rigor mortis.

Familiari e amici venivano avvisati del decesso con bigliettini scritti su carta da lettera listata a lutto e inserita in buste sigillate con cera nera.

Fotografie post mortem dei deceduti venivano messe nella bara e spesso i bambini venivano ritratti in pose vivide.


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Chi era in lutto doveva vestire di nero,abiti,cappotti,calzoni,guanti (era pero' vietato indossare guanti di capretto),cappelli, velette,fazzoletti listati a lutto,bastoni da passeggio...
Nell’Inghilterra vittoriana si potevano trovare alcune sartorie che provvedevano a confezionare interi guardaroba funebri per tutta la famiglia, compresi i bambini in fasce.

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I cavalli con piume nere tiravano la carrozza anch'essa nera o il carro funebre.

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La durata del lutto cambiava a seconda della parentela col deceduto.
Nel libro intitolato Manners and Rules of Good Society, or, Solecisms to be Avoided (Londra, Frederick Warne & Co., 1887)sono riportate le istruzioni da seguire.
Le vedove dovevano portare il nero per due anni,il primo anno abiti completamente in nero il secondo anno potevano esser variati con i colori grigio, viola,bianco.
Le donne potevano inoltre indossare i cosidetti "Gioielli da lutto" che spesso racchiudevano i capelli del defunto .

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Il lutto per un genitore o un figlio durava un anno.
Per un fratello ,una sorella,nonni, sei mesi.
Il lutto per zie ,zii,nipoti,cugini tre mesi.

Le donne che piangevano il lutto per più tempo rispetto a quello previsto erano rispettate in pubblico per la loro devozione ai defunti, e l'esempio più importante è la stessa Regina Vittoria.
Le donne con meno risorse finanziarie cercavano di tenere il passo con l'esempio fissato dalle classi medie e superiori facendo tingere i loro vestiti quotidiani. I tintori infatti fecero la maggior parte dei loro incassi durante il periodo vittoriano, per la tintura degli abiti per il lutto.

Nelle famiglie più benestanti il personale di servizio portava una fascia nera al braccio.


I passi carrai delle abitazioni di chi era in lutto venivano cosparsi con paglia per attutire il suono delle ruote dei carri e degli zoccoli dei cavalli.

Nastri neri drappeggiavano porte e finestre e una ghirlanda nera era apposta sulla porta principale.

Le sedie venivano coperte con copri schienali neri, i vetri delle finestre coperti con tende nere, veneziane abbassate e come fiori dei gigli neri venivano messi nei vasi....


Superstizioni sul lutto...

Anche riguardo alla morte ed ai lutti vi erano alcune superstizioni, ad esempio si riteneva che portasse sfortuna incontrare un corteo funebre, elo si cercava di evitare cambiando strada;
Bisognava fermare l’orologio nella stanza dove si vegliava il defunto, pena la sfortuna;
Un tuono, dopo una sepoltura, era il segnale che l’anima del defunto aveva raggiunto il cielo;
Credenza voleva i fiori crescere solo sulle tombe delle persone buone, mentre su quelle dei cattivi potevano spuntare solo erbacce.


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Jericho93
view post Posted on 1/2/2019, 00:08




Mi lusinga che le donne piangessero più a lungo la scomparsa dei loro mariti per accumulare prestigio, oggi invece mi sembra che neanche piangerebbero con tanta cura per noi uomini.
Ed è qui in epoca Vittoriana che si forma tutto l'abbondare e il respirare collettivo e culturale del nero, dappertutto, formando l'estetica feticistica per la morte che seguirà fino a noi intatta nel suo immaginario.
è inutile dire che vedo qui la famiglia Addams anche senza leggere i fumetti di Addams.
Ma il nero come colore della morte è un usanza che si formò propriamente in questo contesto culturale per via degli stilemi della regina Vittoria, perché diversamente è il bianco il colore della morte, come i Giapponesi hanno ben capito, il nero è il colore della parte più oscura dell'ultraterreno, che gli umani temono perché associano le creature malvagie al primo e più insidioso ostacolo che terrorizza in natura: il buio.
La morte è temuta come la nera oltretomba.
Ma il bianco è la pelle dei vampiri(adorabili), degli angeli e dei fantasmi, esseri trascendenti sospesi dal tempo, dello stesso colore dei teschi e degli scheletri.
 
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1 replies since 4/12/2018, 15:27   165 views
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