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Pietre di Ica

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Valene
view post Posted on 17/10/2008, 13:21 by: Valene
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Pietre di Ica

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NE HANNO PARLATO PERSINO A VOYAGER E DEVO DIRE KE MI HANNO COLPITA NON POCO SPECIALMENTE LE PROVE OFFERTE DAGLI UTLIMI ESAMI DI DATAZIONE COL CARBONIO 14 ....SE FOSSERO VERE E NON DEI FALSI COM MOLTI SCETTICI CONTINUANO A RIBADIRE, BISOGNEREBBE RISCRIVERE LA STORIA DEL GENERE UMANO...

Credits: Google.
<b>INTERNATIONAL ICA STONE



MA COSA SONO QUESTE PIETRE???

Le pietre di Ica sono una controversa serie di pietre, che si sostiene siano state rinvenute in Perù, presso la località di Ica.


La scoperta

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Javier Cabrera sostenne nel 1966 di aver ricevuto in regalo una pietra da un contadino locale. Sulla pietra era incisa la figura di un pesce, che non aveva nessun significato per molti del villaggio; ma Cabrera sostenne che l'incisione sulla pietra era quella di un pesce, l'agnathus, appartenente ad una specie estinta da tempi immemorabili. Sempre secondo il dr. Cabrera, altre 205 pietre descrivono una parte della metamorfosi di questo pesce.

Disse di averne successivamente acquistate diverse dallo stesso contadino, che affermò di averne raccolte molte altre dalla riva di un fiume dopo una alluvione. La provenienza reale delle pietre è rimasta sconosciuta, e nessuno (tranne forse Cabrera) conosce il luogo da dove sarebbero state raccolte.


La raccolta del Dr. Cabrera

Cabrera raccolse moltissime di queste pietre, e ne parlò alla comunità archeologica come di una scoperta. Le loro incisioni furono giudicate fuori dal comune: alcune riprendevano uomini che combattevano con dinosauri, uomini con telescopi e che eseguivano operazioni con attrezzature chirurgiche. Su altre erano incisi mappe di continenti sconosciuti. Diverse pietre furono inviate in Germania per verificare la loro datazione, punto cruciale perché Cabrera affermava che le pietre sembravano più vecchie dei più antichi esemplari di homo sapiens conosciuti.

Il totale delle pietre raccolte varia a seconda delle fonti di informazione da 11.000 a 20.000 esemplari. Gli esami effettuati hanno dato risultati contrastanti: alcune sono state riconosciute come autentiche, e datate consistentemente attorno ai 12.000 anni. Altre, come una pietra analizzata dal ricercatore spagnolo Vicente Paris, hanno rivelato segni di abrasioni e lavorazioni recenti.

La datazione non viene ritenuta affidabile da parte della comunità internazionale, dato che l'unico modo per stimare l'età di questi reperti (inorganici, quindi non adatti alla verifica con Carbonio 14) è l'analisi degli strati geologici del ritrovamento: essendo stati rimossi dalla posizione originale ed essendo ignoto il luogo della scoperta, non è possibile datare questi artefatti, né verificare l'affidabilità delle parole di Cabrera.

Inoltre si è venuto a sapere, ed è stato ammesso da Cabrera stesso, che molte delle pietre provengono dal campesino Basilio Uchuya, famoso per falsificare pietre antiche e produttore di souvenir venduti nelle bancarelle di Ica. Pare quindi che pietre autentiche siano state mescolate a dei falsi. A questo fatto viene generalmente obiettato che il grande numero di pietre e la varietà di incisioni rende difficile credere che pochi falsari abbiano potuto produrle tutte.


Pietre "eccezionali"


Tra le pietre individuate ve ne sono alcune pesanti 500 kg. Fra i sostenitori della loro autenticità c'è chi si domanda : "Ve lo immaginate un falsario che falsifica una pietra di 500 kg per venderla ai turisti ?".

Tra di esse vi è una serie di 205 pietre che, secondo i sostenitori dell'autenticità delle pietre, sarebbe una sequenza illustrativa del ciclo vitale dell’Agnathus, un pesce preistorico che visse sul pianeta 300 milioni di anni fa circa.


Il caso è controverso

A tutt'oggi il caso resta controverso, anche se secondo il giornalista Mauro Paoletti sarebbero note fin dal 1626, nelle cronache dello spagnolo Pedro Simon "Noticias Historiales", conservato nella Biblioteca Nazionale di Parigi, fatto che dimostrerebbe l'autenticità di alcune di queste pietre. Comunque il Dr. Cabrera non ha mai rivelato da dove le pietre provengono con esattezza; ciononostante molti continuano a sostenere l'autenticità delle stesse. Altri esami sono in corso in varie parti del mondo, e forse si arriverà ad una soluzione in futuro.


L'opinione del CICAP

I ricercatori del CICAP argomentano che in 40 anni ci sono 14.600 giorni, e che più di un campesino ha ammesso di averne fabbricate, ponendole poi in un gallinaio per dargli una patina d'antichità. Inoltre, sempre secondo il CICAP, la qualità e lo stile delle incisioni cambiano col tempo dei ritrovamenti. Ossia i dinosauri del 1966 sono fatti più approssimativamente di quelli recenti, e lo stesso fa il metodo di incisione: migliora col tempo dei ritrovamenti. Entrambi questi fatti sarebbero incompatibili col ritrovamento casuale di pezzi appartenenti ad un unico periodo storico.


La trasmissione Voyager (RaiDue)

La trasmissione Voyager (di Roberto Giacobbo) del 15 ottobre 2008 ha sostenuto la tesi che solo 2 campesino hanno dichiarato di averle dipinte per il semplice fatto che commercializzare reperti archeologici in Perù è reato mentre dipingere pietre no. La trasmissione ha sostenuto anche che diversi esami fatti sulle "pietre di Ica" non riportano tracce di alcun metallo che sarebbe stato necessario per scolpirle e fanno ritenere le stesse originali e quindi databili intorno a centomila anni fa. Voyager dichiara che le analisi fatte dalla scienza ufficiale riportano delle contraddizioni in quanto se da una parte ritiene che le pietre possano avere centomila anni dall'altra non possono essere considerate originali in quanto a quel tempo era impossibile scolpirle in quel modo e soprattutto scolpire quel tipo di disegni (dinosauri, la terra vista dall'alto, uomini con monocoli, operazioni chirurgiche etc.etc.). La trasmissione presenta anche un ipotesi su come possano essere state scolpite le pietre e parla di una leggendaria sostanza che potrebbe aver ammorbidito la pietra. Voyager mostra anche le testimonianze di archeologi che sono andati in Perù ed hanno scavato personalmente nei luoghi dove si ritiene possano trovarsi altre pietre. Ne hanno trovate parecchie e quindi l'ipotesi che tutte le pietre vengano disegnate dai campesino e consegnate a mano agli archeologi, scienziati o appassionati decade. La conclusione di Voyager è che se da una parte si debba ancora studiare il fenomeno dall'altra propende per ritenere queste "pietre di Ica" originali.

Edited by Valene - 13/8/2017, 20:25
 
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