CITAZIONE
Quanto alle immagini digitali, ritengo che la nostra cultura ne sia satura oltremisura mentre il linguaggio scritto diviene sempre più povero e depotenziato (in pratica ciò che ipotizzava Orwell in 1984 sulla neolingua è diventato realtà). Sarà un impressione ardita ma mi sembra che la società di oggi sia assuefatta dall'astrazione e dal nutrirsi d'immagini come di una droga che aiuta a sostituire il mondo fisico con un allucinazione così da vivere una specie d'esistenza in stato di trance, un virtuale che divora il "reale" e vi si sostituisce.
Vero, sono d'accordo ed è forse questo il pregio di un'immagine.
In un mondo invaso da suoni dove se la gente non apre bocca pensa di essere giudicato stupido, lento, ha decisamente più fascino il religioso silenzio di una foto.
Anche il caos e la frenesia di una metropoli sembrano affascinanti se blocchiamo un silenzioso istante.
Chiaramente parlo di qualcosa che abbia anche un pur minimo senso artistico, nello scatto o nel soggetto, che provochi una qualche emozione e non di una sfilza di immagini photoshoppate e giffate che popolano i social.
La parola ha decisamente più potere ma anche un grande difetto, la bocca di chi parla, e purtroppo il web spopola di pseudo scrittori, moralizzatori e tuttologi.
Un tuo blog Ezevereth però lo leggerei volentieri