+Dark & Gothic Lolita+

Posts written by MacabreNerdGaia

view post Posted: 8/8/2019, 09:51 Manoscritto Voynich - **MYSTERIUM**
Oggi parlando con un caro amico ricercatore e' uscito l'argomento "Manoscritto Voynich" di cui ammetto non avevo mai sentito parlare nonostante esista un topic interessantissimo della nostra Bossa!.

Mi permetto, visto che il topic e' interessante di aggiornarlo con qualche news un po' piu' attuale.

Ora sul cosa sia si e' gia' detto, ma e' di questi giorni il dibattito sul fatto che sia stao decifrato o meno.

Potete scaricare il libro, foto ovviamente, qui: https://brbl-dl.library.yale.edu/vufind/Record/3519597

Cerchiamo di amalizzare un po' tutte le campane.

SVILUPPI DEL 2017



Nel 2017 Lo storico e autore televisivo Nicholas Gibbs pubblicò un articolo sulla rivista Times Literary Supplement spiegando il modo in cui aveva decifrato il codice. Sostenne che il manoscritto fosse una sorta di manuale per la salute delle donne, un elenco di abbreviazioni di parole latine che identificavano piante officinali e ricette per preparare medicamenti. Accompagnò le sue affermazioni con due righe di testo per dimostrare di essere riuscito a tradurlo. Altri studiosi si interessarono alle sue affermazioni, concludendo che non stessero in piedi: Gibbs aveva semplicemente messo insieme informazioni già note sul manoscritto Voynich, aggiungendo elementi nuovi non sostenuti da prove.


SVILUPPI DEL 2018



La decodifica con l'Intelligenza Artificiale


Nel 2011 un gruppo di ricerca dell’Università dell’Arizona ha ricevuto l’autorizzazione per asportarne piccole parti del manoscritto di Voynich e sottoporle alla tecnica del Carbonio-14, il risultato è una datazione compresa tra il 1403 e il 1438; ma non è stato possibile analizzare l’inchiostro e quindi questi risultati sono considerati non del tutto attendibili da molti studiosi.

Qualche giorno fa è stato pubblicato un articolo dal professor Greg Kondrak e il suo studente Bradley Hauer dell’Università dell’Alberta in cui annunciano di essere riusciti a decifrare la lingua del manoscritto utilizzando l’intelligenza aritificiale. I due ricercatori canadesi ipotizzano che il testo sia stato codificato utilizzando degli alfagrammi, cioè riordinando le lettere di ogni parola in ordine alfabetico (es. “casa” diventa “aacs”).
Hanno utilizzato la “Dichiarazione universale dei diritti umani” scritta in 380 lingue differenti come training, cioè per “insegnare” all’algoritmo di intelligenza artificiale ad abbinare gli anagrammi a parole esistenti nelle lingue odierne. Ottenuto un tasso di successo pari al 97% hanno applicato questo modello al manoscritto ottenendo come risultato che la lingua utilizzata è l’ebraico, per essere precisi l’80% delle parole corrispondono ad un dizionario in questa lingua.

I ricercatori, pur avvalendosi della collaborazione di un collega madrelingua ebraico, non sono riusciti a tradurre il testo in inglese. A questo punto la storia assume connotati meno scientifici. Kondrak e Hauer raccontano di aver utilizzato Google Translate per tradurre la prima frase del manoscritto che reciterebbe così: “Ha fatto raccomandazioni al sacerdote, all’uomo di casa, a me e alla gente”, e una sezione di 72 parole, nota come la sezione “botanica”, da cui avrebbero decifrato parole come “contadino”, “luce”, “aria” e “fuoco”.

Tradurre quello che potrebbe essere un testo scritto in ebraico medievale con Google Translate non sembra essere stata una scelta felice. Della bontà di questa ricerca si potrà dire in futuro, quando i due ricercatori riusciranno a fornire altri dati a supporto della loro ipotesi. Rimane interessante la strada intrapresa: l’utilizzo di algoritmi di intelligenza artificiale applicati alle discipline umanistiche.

SVILUPPI DI MAGGIO 2019



Gerard Cheshire, Research Associate presso l’Università di Bristol:

Dalla ricerca emerge che il manoscritto sarebbe un compendio di rimedi erboristici, bagni terapeutici e letture astrologiche riguardanti questioni di cuore, di mente e di riproduzione, secondo le credenze del periodo. "Quando ho realizzato l'entità del risultato, sia in termini di importanza linguistica che di rivelazioni sulle origini e il contenuto del testo mi sono sentito incredulo ed eccitato", ha detto Cheshire.
Il documento contiene anche una bellissima mappa che racconta la straordinaria missione di salvataggio via nave, guidata dalla regina Maria, per salvare i sopravvissuti di un'eruzione vulcanica vicino all'isola di Vulcano, nel 1444. Secondo Cheshire, a rendere così affascinante il manoscritto è l'uso di una lingua estinta che ha preceduto le lingue romanze moderne, delle quali fa parte l'italiano, e che era utilizzata nel linguaggio quotidiano, ma non in quello scritto: il suo alfabeto combina simboli familiari ad altri insoliti, usa le lettere come punteggiatura ed è costellato di abbreviazioni di parole latine.


Gerard Cheshire ha pubblicato i risultati del suo lavoro sulla rivista Romance Studies, in un articolo intitolato «The Language and Writing System of MS408 (Voynich) Explained».

Gerard Cheshire sostiene di avere capito tutto, tra lo scetticismo degli altri esperti. Secondo lui il manoscritto Voynich fu scritto in una “lingua protoromanza” e messo insieme da una suora domenicana, per conto di Maria di Castiglia, regina consorte di Aragona. Cheshire sostiene di essere riuscito a decifrare il tutto in appena un paio di settimane, trovando la giusta chiave di interpretazione cercata senza successo per almeno un secolo da alcuni dei più capaci e dotti linguisti.

Nel suo studio, pubblicato sulla rivista Romance Studies, Cheshire sostiene che non vi siano altre tracce di questa oscura “lingua protoromanza” perché raramente veniva utilizzata nei documenti ufficiali, per i quali veniva preferito il latino. Questo vorrebbe quindi dire che il manoscritto Voynich è l’unica testimonianza rimasta di quella lingua. Sono pochissimi gli studiosi che ritengono sia esistito il “protoromanzo”, inteso come una sorta di lingua unitaria tra latino e le successive lingue romanze, tanto da non avere mai avuto un particolare seguito nella comunità scientifica.

Cheshire spiega che l’alfabeto in cui è scritto il codice illustrato è un insieme di simboli noti e ignoti, senza punteggiatura autonoma, sostituita da alcuni simboli sulle lettere per indicare accenti e organizzazione delle frasi. Secondo le sue osservazioni, tutte le lettere sono minuscole e non ci sono casi di consonanti doppie nelle parole. Talvolta, si trovano abbreviazioni in latino.

Ma non tutti sono d'accordo, come ad esempio Salvatore Luongo, presidente della Società italiana di Filologia Romanza di cui riporto alcuni estratti:

In realtà le argomentazioni di Cheshire destano molte perplessità, inerenti oltre che a questioni specifiche al metodo e alla sua applicazione. Nell’articolo non viene fornita alcuna giustificazione dell’ipotesi che il testo sia stato redatto ad Ischia, anzi nel Castello Aragonese dell’isola. Manca inoltre ogni spiegazione sul procedimento utilizzato per l’individuazione del valore fonetico dei grafemi utilizzati dall’anonimo autore, oltretutto facendo confusione tra suoni e loro rappresentazione grafica.
Ma ciò che più stupisce è la qualifica di proto-romanzo attribuita alla misteriosa lingua che sarebbe utilizzata nel testo che Cheshire presume di aver decriptato.
Quand’anche il proto-romanzo fosse mai esistito, in che modo si sarebbe potuto conservare a Ischia fino al XV secolo, quando le lingue romanze, con tutte le loro diverse caratterizzazioni e specificità si erano ormai affermate da secoli? Il proto-romanzo, dai suoi propugnatori, viene collocato in epoca imperiale o addirittura repubblicana. E anche ammesso che, per assurdo, il proto-romanzo fosse esistito e si fosse conservato, non avrebbe certo i tratti che gli attribuisce Cheshire. La sua ricostruzione propone una caricatura di lingua, che mescola ad libitum parole tratte dalle lingue più disparate, romanze e non romanze, di cui non è assolutamente chiara la struttura morfologica e sintattica.

Anche Fagis Davis e' di parere contrario:

Come buona parte delle interpretazioni sul manoscritto Voynich, anche questa è circolare e ambiziosa: [Cheshire] inizia teorizzando che cosa potrebbe significare una particolare serie di segni, di solito per via della prossimità di una parola con un’immagine che crede di potere interpretare. Poi consulta il maggior numero possibile di dizionari medievali di lingue romanze fino a quando trova una parola che sembra adattarsi alla sua teoria. In seguito sostiene che la sua teoria è corretta, visto che ha trovato una parola in una lingua romanza che ben si adatta alle sue ipotesi. Le sue “traduzioni” da ciò che è essenzialmente una farneticazione, un amalgama di più lingue, sono ambizioni più che traduzioni vere e proprie.

Inoltre, l’argomento di fondo di tutto questo – cioè che ci sia una cosa come una “lingua protoromanza” – è completamente priva di prove e in contrasto con la paleolinguistica. Infine, la sua associazione di particolari segni con determinate lettere dell’alfabeto latino è ugualmente priva di prove. Il suo lavoro non è mai stato analizzato in modo indipendente da altri.


Insomma, nonostante le dichiarazioni di Cheshire, quelle precedenti di Gibbs e i titoli su molti giornali degli ultimi giorni, il manoscritto Voynich continua a rimanere un mistero. In futuro ci saranno sicuramente altri studi sul documento e probabilmente sarà nuovamente annunciata la sua decifrazione. Anche per questo Fagin Davis ha consigliato in un tweet cinque criteri che le ricerche sui documenti devono soddisfare, per non farsi ingannare:

nozioni primitive solide,
riproducibilità da parte di altri,
aderenza alla realtà linguistica e codicologica,
testo che abbia senso,
corrispondenza logica tra testo e illustrazione.

“Nessuno ha ancora spuntato tutte e cinque le caselle”.

FONTI: Repubblica, Wired, Fontistoriche.org

Edited by MacabreNerdGaia - 8/8/2019, 11:57
view post Posted: 7/8/2019, 13:00 Greta Van Fleet - OTHER MUSIC
Giovani e bravi, non li conoscevo ma ora li ho in playlist!
view post Posted: 7/8/2019, 10:04 Charlie Says (2018 filmn) - OTHER MOVIES

CHARLIE SAYS
AL CINEMA DAL 22 AGOSTO 2019



lJwjR8z



Titolo originale Charlie Says
Lingua originale inglese
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2018
Durata 104 min
Genere drammatico, biografico
Regia Mary Harron
Sceneggiatura Guinevere Turner
Produttore Cindi Rice, Jeremy M. Rosen, John Frank Rosenblum
Casa di produzione Epic Level Entertainment, Roxwell Films
Distribuzione in italiano No.Mad Entertainment
Montaggio Andrew Hafitz
Musiche Andy Paley



Charlie Says è un film drammatico del 2018 diretto da Mary Harron. Il film, con Matt Smith nel ruolo del noto psicopatico Charles Manson, è stato selezionato in concorso nella sezione "Orizzonti" alla 75ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.

CAST

B3Ef7vh



Passando dalla bontà illimitata di Doctor Who alla mania di fama e controllo di Charles Manson, Matt Smith – bravissimo e agghiacciante nella parte, affiancato da Hannah Murray, Sosie Bacon, Suki Waterhouse e Grace Van Dien nel ruolo di Sharon Tate – incarna i deliri e le visioni di Charles Manson, per un film che è il riassunto palese delle assurdità di ciò che è stata la sua famosa famiglia e che, pur non eccedendo in veemenza, lascia una pesantezza quanto mai ingombrante. La stessa con cui quelle donne hanno dovuto convivere per tutta la loro vita. Senza mai trovare una via d’uscita.

TRAMA

Charlie Says, il film diretto da Mary Harron, è uno sguardo sul vero Charles Manson, il famoso psicopatico americano, mediante l’analisi degli infami delitti perpetrati dalla Manson Family visti attraverso gli occhi di Karlene Faith, ricercatrice che lavora con tre giovani donne, entrate a far parte della setta dopo aver subito il lavaggio del cervello. Condannate alla pena di morte per il coinvolgimento nei crimini durante i quali furono assassinate nove persone, compresa l’attrice Sharon Tate, la loro pena fu in seguito convertita in ergastolo.
Il film è una narrazione incentrata sul tentativo da parte di Karlene Faith di rieducare le tre donne, e sulle loro trasformazioni mentre lentamente comprendono l’efferatezza dei crimini commessi.

FILM


N3npQBb



Leslie Van Houten, detta Lulu, Patricia Krenwinkel detta Katie e Susan Atkins detta Sadie sono tre "Manson's Girls", ossia ragazze appartenute alla setta di Charles Manson, coinvolte nei suoi efferati crimini e condannate a lunghe pene dalla giustizia americana. Karlene Faith è una sorta di assistente sociale che opera nel carcere femminile dove le tre sono rinchiuse e si offre di lavorare con loro, cercando di fare quello oggi si definisce deprogrammazione. Le tre infatti, anche alcuni anni dopo la condanna, sono ancora incantate dalle parole di Manson, che ripetono a ogni occasione come un insegnamento di vita.

Charlie Says si pone così come una visione dell'altra faccia della medaglia, raccontando l'umanità soggiogata dalla setta, ma pure l'importanza che aveva la sorellanza femminile all'interno di quel microcosmo, una versione quindi femminista che naturalmente però non nasconde i crimini delle ragazze.

Diretto da Mary Harron, che con la sua carriera spesso relegata in TV testimonia la giustezza delle rivendicazioni del #timesup riguardo le poche possibilità concesse alle registe in quel di Hollywood, il film è sceneggiato dalla sua rodata collaboratrice Guinevere Jane Turner, con cui Harron aveva già lavorato in American Psycho e The Notorious Bettie Page.

Turner qui, oltre ad aver fatto lunghe ricerche ed essersi avvalsa di ben 20 fonti dirette, ha trovato una spinta verso l'autenticità anche nel proprio vissuto personale, di ragazza cresciuta in un culto. La sceneggiatrice aveva infatti raccontato la propria infanzia in un lungo articolo su "The New Yorker" intitolato appunto "My Childhood in a Cult", dove narrava gli undici anni passati con la famiglia al seguito della comunità di Mel Lyman, i cui seguaci erano convinti che un giorno sarebbero arrivati a vivere su Venere.

Le due autrici hanno scelto di ridurre la mistica intorno a Charles Manson scritturando per la parte Matt Smith, noto soprattutto per le serie Doctor Who e The Crown e di certo non il più malefico degli attori. Infatti il suo Manson non ha alcuna grandeur ed è più che altro un invasato, non poco razzista, che fallisce nei propri sogni di gloria musicali e da lì in poi trascina il proprio gruppo in un crescendo di follia. Manson è descritto anche come misogino, ciò nonostante molte ragazze sono al suo seguito perché, al di là dei suoi momenti più brutali, le lascia libere di fare quello che vogliono e soprattutto di farlo insieme, fingendo di rispettarle. Nelle giovani che sono al suo fianco la possibilità di avere un ruolo del genere appare irresistibile, tanto che lo sopportano anche quando le umilia o diventa manesco, del resto Manson amava umiliare anche i maschi, come si racconta nella storia di Tex Watson, qui interpretato dal belloccio Chace Crawford (Gossip Girl).

TRAILER




FONTE
wikipedia, imdb, youtube, comingsoon.
view post Posted: 3/8/2019, 13:38 Action Figure:collezioni e ultimi acquisti - DARKWHISPERS...
Ohmioddio il commodore... quanti bei ricordi.
VOGLIO QUEL LIBRO!
view post Posted: 3/8/2019, 13:37 Annabelle 3 - OTHER MOVIES
CITAZIONE (Tidus79 @ 3/8/2019, 09:49) 
Ok grazie per la recensione.

lo vedrò senza aspettarmi salti sulla sedia

non ho detto che non ci siano jump-scare :goodmorning:
view post Posted: 2/8/2019, 19:59 Annabelle 3 - OTHER MOVIES
ahhhh cosa dire di questo film senza spoilerare troppo?
Un horror senza horror forse...
si colloca nell'universo di The Conjuring dopo L'evocazione, infatti si apre con la scena del primo film. Poi Warren spariscono e diventano protagonisti la figlia, la babysitter e un'amica.
Anche Annabelle e' poco protagonista, carina l'idea di "introdurre" personaggi del museo dell'orrore dei Warren, ma secondo me ricorda molto un film da Piccoli Brividi.
Sinceramente un film che potevano non girare, carino, ma forse utile solo al franchising per spostare l'attenzione dalla Bambola ad altere creature per cui chissa'... magari ci attendereanno altri spin off con i personaggi che si sono visti in questo film...

Non mi ha convinto come film, mancano i temi fondamentali degli altri film: come la fede e la sua perdita e la sua traduzione nei tempi dei mass-media e delle bugie mediatiche. E' molto piu' leggero con forse troppi cliche'. Di carino e' che si apre sul mondo dell'occulto raccogliendo sotto la propria sfera d’influenza richiami mitologici. Si vedano a questo proposito i defunti che vanno traghettati oltre la morte, con le monete sugli occhi messi lì a mo’ di pedaggi.

Da Vedere comunque dato che e' un film in memoria di Lorraine Warren, ma da prendere cosi' con leggerezza.
view post Posted: 27/7/2019, 20:51 Che tatuaggio vi fareste???? - TEST E SONDAGGI
Io ne ho 5, di quelli in elenco ho una rosa, la accetto, ma la odio, fatta nel periodo nero della mia vita con un essere che me l'ha distrutta.
Stavo per fare il sesto ma poi ho scoperto di essere incinta... lo faro' a breve... i hope!
Ah il quinto e' quello che amo di piu' perche' e' quello che ho fatto con il mio Lui quando mi sono sposata.
view post Posted: 27/7/2019, 20:33 MEMENTO - OTHER MOVIES
MEMENTO
Krkvjd4

Titolo originale Memento
Paese di produzione Stati Uniti d'America
Anno 2000
Durata 113 min
Dati tecnici colore, B/N
rapporto: 2.35:1
Genere noir, thriller, drammatico
Regia Christopher Nolan
Soggetto dal racconto Memento Mori di Jonathan Nolan
Sceneggiatura Christopher Nolan
Produttore Jennifer Todd, Suzanne Todd
Produttore esecutivo William Tyrer
Fotografia Wally Pfister
Montaggio Dody Dorn
Effetti speciali Andrew Sebok
Musiche David Julyan
Scenografia Patti Podesta

TITOLO

La parola memento (parola latina, letteralmente "ricordati", imperativo futuro, seconda persona singolare) in inglese indica comunemente qualsiasi oggetto utilizzato per ricordarsi di qualcosa, compresi i foglietti con note e appunti come quelli che si vedono nel film stesso.

TRAMA

"Ti ho mai parlato del mio disturbo?"
- "Solo ogni volta che ci vediamo".

Leonard Shelby detto 'Lenny' è un giovane investigatore che lavora per una compagnia di assicurazioni.
Ma una caratteristica rende il suo compito alquanto arduo. Leonard soffre di una strana forma di amnesia: è infatti incapace di ricordare tutti gli eventi più recenti.

La sua memoria se la costruisce lui stesso ogni giorno servendosi di biglietti e foto polaroid per ricordarsi le sue azioni e di tatuaggi per fissare nella mente gli eventi più importanti della sua vita.

È proprio grazie a questo sistema che riesce a ricordare lo stupro e l'omicidio della sua amata moglie Catherine, avvenuto in seguito ad un'aggressione domestica a cui lui è sopravvissuto.

La sete di vendetta è ormai il suo unico scopo, il solo in grado di spingerlo al lottare contro la sua difficile amnesia. Ma questo lo porterà a diffidare di chiunque gli stia intorno: tutti potrebbero star mentendo o essere gli assassini della moglie, persino il poliziotto e suo caro amico Teddy Gamell e la sua amante Natalie.

MONTAGGIO E STRUTTURA DEL FILM

Il montaggio del film è la rappresentazione visiva della mente del protagonista, ogni scena del film è interrotta dopo 15 minuti e riparte con un'altra scena di 15 minuti cronologicamente opposta a quella di prima; e il film prosegue così, alternando questi apparenti mini film senza logica continua ma mano mano che si arriva alla parte centrale del film, che secondo un ordine cronologico lineare, sarebbe la scena finale, lo spettatore inizia a collegare tutti i pezzi del puzzle insieme al protagonista. Lo spettatore così è come il protagonista, poiché vedendo eventi di cui ancora non ha visto i precedenti, si trova nella stessa condizione di spaesamento.

Ma al di là della trama, il film è incentrato sulla necessità umana di ancorare la vita a una successione temporale di eventi. Nel momento in cui ciò non è possibile, essa stessa diventa qualcosa di non gestibile. Il protagonista non sa neppure quanto tempo è passato dall'incidente e ogni volta che si risveglia scopre di nuovo tutto da capo, così come dopo pochi minuti non ricorda assolutamente ciò che stava facendo. Ciononostante, la necessità di avere uno scopo è così forte da spingerlo a continuare a vivere grazie "all'istinto, all'urto e al metodo".

Nella versione distribuita in DVD e Blu-ray Disc in Europa è inclusa una copia del film con le scene montate in ordine cronologico, ovvero in maniera linearmente sequenziale. Tuttavia non è una vera e propria versione alternativa del film, in quanto il regista considera quella cinematografica come sua unica visione, ma un semplice contenuto extra predisposto dallo studio di distribuzione.

FINALE
:stress2: ATTENZIONE SPOILER

Leonard riesce infine a risalire e uccidere John G., il secondo uomo implicato nell'omicidio della moglie, con l'aiuto di Teddy. Ma i suoi problemi di memoria lo spingono in seguito a dubitare del poliziotto.

Interrogato dall'investigatore, Teddy rivela quindi a Leonard la verità: è stato lui stesso ad uccidere la moglie a causa del suo disturbo di memoria.

Catherine infatti sopravvisse allo stupro, il cui caso fu affidato proprio a Teddy, ma fu in seguito all'aggressione subita che la memoria di Leonard cominciò a vacillare.
Leonard mostra una delle sue foto polaroid in una scena del film
HD
Newmarket Capital Group

Incapace di accettarlo e di sopravvivere ad una vita coniugale senza futuro, Catherine decise di testare la memoria del marito con un esperimento finito poi tragicamente: soffrendo di diabete, chiese a Leonard di somministrarle più volte l'insulina con iniezioni ripetute e praticate a breve distanza l'una dall'altro fino a lasciarsi uccidere.

Leonard ha però rimosso quel momento collegando erroneamente la morte della moglie all'episodio dello stupro.

Credendo alla sua versione, Teddy lo aiutò a trovare e uccidere il vero John G. almeno un anno prima, convinto inoltre che questo lo avrebbe aiutato a ricordare la verità sulla morte della moglie. Ma lo stratagemma della vendetta non funzionò e da allora Leonard continua a mentire a sé stesso raccontando ogni volta la stessa storia fino a creare un puzzle irrisolvibile.

Il film si conclude quindi con Leonard che scrive una nota sul retro di una foto di Teddy: "Non credere alle sue bugie". Dopodiché, ruba l'auto all'ultimo uomo ucciso e si avvia verso un nuovo viaggio, pronto a ricominciare la sua interminabile caccia all'uomo.


SPIEGAZIONE di Christopher Nolan

Interpretare il finale di un film così narrativamente intricato può non essere semplice. Ma il regista Christopher Nolan ha tenuto una lezione in cui spiega come approcciare il film da lui diretto nel lontano 2000.

La complessità di una storia come quella di Leonard si regge su un presupposto fondamentale: a causa del suo disturbo, il nostro personaggio non ha accesso a molte delle informazioni fondamentali per completare il puzzle finale.

iil regista ha inoltre scelto una narrazione che adottasse il punto di vista del suo protagonista. Questo però ha comportato che allo spettatore venissero nascoste tutte le informazioni di cui lo stesso Leonard è all'oscuro.

Qual era allora il modo migliore per far sì che il punto di vista dello spettatore combaciasse con quello di Leonard? Nolan su questo non ha avuto dubbi:

Il mondo migliore per farlo è stato raccontare la storia al contrario. In questo modo, quando incontriamo i personaggi, noi non sappiamo - proprio come il protagonista - come ha incontrato quella persona, dove l'ha incontrata per la prima volta o se dovrebbe fidarsi o meno.

Inoltre, non va trascurata un'altra caratteristica del film: la narrazione principale è spesso intervallata da alcune scene in bianco e nero che vedono coinvolto il solo Leonard. Per spiegare meglio il ruolo di queste ultime Nolan ha tracciato nel video un grafico alla lavagna.

All'inizio del film, Leonard ha già ucciso Teddy, che si è servito di lui soltanto per fare soldi illegalmente. La scena successiva segna invece l'inizio della narrazione post-traumatica, relativa cioè al momento in cui Leonard perde la memoria a breve termine e al suo risveglio in una clinica psichiatrica. È proprio a partire da qui che vengono definite le due diverse linee narrative.

Le scene a colori vanno temporalmente all'indietro (infatti all'inizio del film Teddy viene ucciso, ma nelle scene che seguono risulta ancora vivo), mentre quelle in bianco e nero procedono in direzione opposta, sebbene nel finale queste due linee finiscano con l'incontrarsi.

Va però precisato che la narrazione in bianco e nero è antecedente a quella a colori. Inoltre, per evitare l'eccesso di informazioni, altrimenti poco credibile visto il disturbo di Lenny, le scene a colori sono state tagliate a metà e quindi intervallate da quelle in bianco e nero.

A complicare ulteriormente la narrazione si aggiungono i flashback che fanno riferimento al passato di Leonard e che di fatto costituiscono un'altra timeline a sé stante.

INTERPRETAZIONE

Ad essere in discussione è l'idea stessa di verità. Cos'è? Vogliamo davvero saperla? Siamo sempre disposti ad accettarla? A questo proposito diventa quindi particolarmente significativa una battuta di Teddy pronunciata nei confronti di Leonard: "Tu non vuoi sapere la verità, tu crei la verità".

Nel caso specifico del nostro protagonista, la verità sembrerebbe essere indissolubilmente legata ai suoi (pochi) ricordi, indelebilmente fissati sul suo corpo o appuntati sui suoi post-it, tutti elementi dei quali lui si fida ciecamente. Ma i ricordi appartengono alla sfera soggettiva e pertanto non possono aspirare allo status di certezze assolute.

Attenzione! Possibili spoiler!

Lo stesso momento della verità non solo non rappresenta un vero evento originario, ma verrà una seconda volta dimenticato da Leonard e, conclusa la sua avventura, tutto ciò che ricorderà sarà la sua vendetta ancora da portare a termine (ma in realtà già compiuta).

Perché Leonard rimuove i suoi ricordi più importanti? Per non affrontare la terribile realtà. Al pari della Diane Selwyn di Mulholland Drive, Leonard si è dunque creato un universo alternativo. Ma il tessuto scelto stavolta non è quello onirico come nel film di David Lynch, bensì quello cerebrale.

Attenzione! Possibili spoiler!

Nella sua mente, Lenny, attribuisce la morte tramite ripetute iniezioni di insulina alla signora Jankins. A compierlo è stato il marito di questa, Sammy, un ex commercialista, e il ruolo che si ritaglia per sé è quello di semplice estraneo venuto a conoscenza degli eventi per pure ragioni professionali.


Ma la rinuncia ai ricordi si traduce in una crisi di identità di cui il personaggio non sembra accorgersi. Anzi, torchiato da Teddy, addirittura nega di soffrire di amnesia. Per lui la sua identità è scientificamente definita dalla (falsa) certezza dei suoi indizi (gli appunti e i tatuaggi). Ma, come in seguito scoprirà, si tratta soltanto del suo passato. Nella verità che si è costruito non c'è traccia dei vari John G. da lui puntualmente assassinati. Come gli dice Teddy: "sai chi eri, ma non chi sei diventato".

Attenzione! Possibili spoiler!

Eppure ci accorgiamo che in questa complessa struttura narrativa non si riesce ad individuare concretamente l'evento iniziale: il finale a colori non segna realmente l'inizio di questa trama perché il disturbo di Leonard è cominciato molto tempo prima; neppure la prima sequenza in bianco e nero può essere indicata come il seme di questo albero ramificato perché l'evento scatenante (lo stupro della moglie) c'è già stato.


Teoricamente avremmo un finale con la prima sequenza del film, cioè con l'omicidio di Teddy. Tuttavia, quest'ultima non può essere considerata una risoluzione a tutti gli effetti: essendo la memoria di Leonard a breve termine, questo evento verrà ovviamente cancellato dalla sua mente per ripartire da capo ancora una volta.

A questo punto il dubbio che il film sembra sollevare risulta chiaro: quanto c'è da fidarsi dei nostri stessi ricordi?

Che ne pensate? Che ricordi avete di questo film? Sicuri che siano attendibili?


Edited by Valene - 4/7/2021, 17:04
view post Posted: 23/7/2019, 11:57 Il Caso TSARICHINA - **MYSTERIUM**

Il Caso TSARICHINA
ZKV1Osb



PREMESSA

All’inizio degli anni 90 la Bulgaria si trovava nella peggior crisi economica della storia recente, e le persone cercavano speranza e un nuovo inizio.

Forse questa situazione ha fatto si che fosse preso in considerazione una leggenda che parlava di un misterioso tesoro nascosto dal re Samuil nel sottosuolo della città do Tsarichina che si trova a 30 km da Sofia.

Il ministero degli interni incaricò un reparto militare scelto di procedere nella ricerca . Nel 1990° i sensitivi bulgari Elisaveta Loginova, Dora Petkova e Dimitar Surakov furono reclutati per assistere i militari e insieme lanciarono un’operazione per rivelare il segreto che giaceva nelle profondità di Tsarichina.

8Mou88c

Ai sensitivi risultò però presto chiaro che in quella zona si trovava molto di più di un semplice tesoro, secondo i chiaroveggenti Dimitar Surakov ed Eli Loginova nelle profondità di Tsarichina giaceva lo scheletro del primo umano che aveva abitato il nostro pianeta : un androgino.

Tralasciando questa parte, Eli indicò con una mappa il punto preciso dove si doveva scavare

yTkJS2I

Quindi , seguendo le sue istruzioni, fu scavato un tunnel di 168 m2 a forma di spirale senza usare nessun supporto (anni dopo, gli americani riuscirono a brevettare questo metodo di scavo.)

Durante questa operazione le istruzioni vennero solo da Loginova.

Pt7BeUr

Solo quando i sensitivi ricevettero l’informazione che a distanza di sette metri avrebbero raggiunto lo scheletro di un alieno, l’oggetto fu “”congelato” e fu istituita una commissione per investigare il fenomeno Tsarichina.

Gli appunti di Loginova (che erano scritti in forma geroglifica sotto la dettatura di una civiltà aliena) furono raccolti in un diario.

xXhLgU3

Il Ministero della difesa attraverso il Generale Minchev organizzo un gruppo il cui scopo era di interpretare le informazioni ricevute da tutti gli i sensitivi e registrarli parola per parola in un diario di lavoro del gruppo.

Allo stesso tempo mentre questo gruppo riceveva documentava sistemava e analizzava informazioni si conduceva un lavoro di ricognizione: studio del territorio raccolta di informazioni da parte della popolazione locale circa avvenimenti paranormali.

Le informazioni ricevute con mezzi psicotronici riguardavano testi in vecchia lingua bulgara geroglifici, arabo, indiano Chinese del sud e scritte runiche. C’erano numeri come 1,2,3,4,5 etc come segni astrologici e pianeti come pesci, giove nettuno e capricorno.

In particolare la contattista Loginova scrisse 800 pagine. Queste informazioni furono diligentemente registrate e spedite per essere decodificate da specialisti locali e stranieri, mantenendo la regola della segretezza .

Quello che si riuscì a tradurre parlava di un evento avvenuto 2575 anni fa. Si menziona la civilizzazione che esisteva 8000 di anni fa.

Le informazioni date da Loginova era che queste creature venivano dal pianeta Fotone

1Y86P97

(Essi stessi sottolinearono il nome del pianeta Neutrinia che nel linguaggio umano può essere tradotto in luce, fotone) che fu distrutto. Questi esseri in Tsarichina sono parte della razza suprema da cui derivano gli esseri umani .

Il colonnello Tzvetko Kanev che fece parte del gruppo di ricerca ha rivelato che durante gli scavi vennero in contatto con una grossa pietra rettangolare che fu definita da Loginava una barriera di protezione biologica e che la sua distruzione avrebbe provacato gravissimi rischi. Continuando gli scavi in profondità incontrarono un’altra barriera una lastra di forma concava e nel muro di destra si poteva vedere come i mattoni del muro erano assemblati i per formare una figura umanoide. Il colonnello disse che un collega provò più volte a penetrare una zona particolare ma che fu fermato da un “muro invisibile” .

Dai frammenti di informazioni disponibili non manipolate divenne chiaro che i partecipanti all’operazione “Sun Ray” avevano fatto incredibili scoperte e avevano avuto degli incidenti misteriosi causati dall’ostilità di una tecnologia a loro non familiare e dall’ attività genetica di un intelligenza , molto superiore alla nostra visione limitata nell’evoluzione della vita nell’Universo.

Tutta la documentazione fu sequestrata e sparì misteriosamente. Presto fu terminato lo scavo e il 19 novembre 1992 il buco di Tsarichina è stato sigillato con tonnellate di pietre e cemento.

Alcuni anni dopo il ministro della difesa Nikolay Svinarov ammise che i documenti furono spediti all’estero. Se si fossero ottenute informazioni sui primi abitanti della terra , si sarebbe dovuto cambiare completamente la nostra idea sull’evoluzione.

f9Xgofp

Estratto da un’intervista con Loginova:

Durante gli scavi, incontrasti Vanga (una delle chiaroveggenti bulgare più famose) e le vostre conversazioni sono state registrate in audiocassetta, E’ vero che lei vi disse di non scavare oltre ?

Questo non è vero. La nostra conversazione con Vanga durò un ora. Lei non ha mai detto di non scavare. Al contrario. Lei “vedeva” quello che stavamo cercando. Io ero convinta che noi stessimo andando dritti nel tunnel e che i miei scritti non fossero solo frutto di paranoia. Mi divenne chiaro che i geroglifici che scrivevo fossero testi , non solo dei bei scarabocchi, come sostenevano lo storico Bozhidar Dimitrov e il Prof. Dimitar Ovcharov. Essi dissero che io avevo creato una nuova scrittura.

La trascrizione della nostra conversazione con Vanga è tenuta dal ministro della Difesa, come tutti gli altri documenti ,Io ricordavo poche parole. Vanga ci chiamava per nome . Lei disse al Generale Dinev: “Bene Luubcho, che cosa stai cercando ? non è ne uomo ne donna. Scimmia gialla! Perché ti serve ? lei ha anche detto che noi eravamo a circa un centinaio di metri, perché lei ci chiese di portare della terra con noi. Lei disse che ci sarebbe stato un momento in cui sarei stata in grado di decifrare i testi che stavo scrivendo.

Qui di seguito uno speciale apparso su una tv bulgara (purtroppo ancora senza sottotitoli) nel quale si parla del caso tsarichina. Interessante l’abbinamento nella stessa trasmissione di un esperimento con il fisico Minev che dimostra l’interazione del plasma con il campo elettro- magnetico umano:



va ricordato che ci sono stati altri tentativi privati di ricerca e si sono succedute stranezze ed incidenti. Inoltre la zona è soggetta a numerosi avvistamenti ufo.

FONTI: altrogiornelae, wikipedia, google, fonti personali
view post Posted: 22/7/2019, 10:32 Action Figure:collezioni e ultimi acquisti - DARKWHISPERS...
Complimenti!
Mi piace che associ alle immagini, la dove li hai, fumetti e giochi.
view post Posted: 18/7/2019, 18:50 tragedia alla Kyoto animation - DARKWHISPERS...
TOKYO - Un intero palazzo in fiamme, nuvole di fumo nero dalle fiestre. Urla, persone che corrono fuori, riescono a uscire per strada scalze, i volti anneriti, sono ustionate, gridano aiuto. Le immagini del rogo sono impressionanti.

Dentro l'edificio della Kyoto Animation, famoso studio di produzione di anime e manga, c'è ancora tanta gente, quando riescono a entrare i vigili del fuoco, contano subito 12 corpi senza vita. Dopo diverse ore il bilancio è di 33 vittime.

È stato un uomo di 41 anni a causare l'incendio. Una volta dentro gli uffici, ha urlato "ora morite!", ha lanciato gasolio o un altro tipo di accelerante liquido non identificato, e ha fatto una strage. Anche lui ferito gravemente, è stato poi arrestato e sarà interrogato in ospedale. Non sono chiare le ragioni del gesto. Alcuni testimoni del quartiere hanno detto di aver sentito gridare: "Andate all'inferno", altri parlano di colpi provenienti dall'edificio. Un boato, le finestre che esplodevano.

Al momento dell'incendio all'interno dei locali c'erano circa 70 persone. Secondo i media giapponesi l'incendio potrebbe essere stato fatto partire vicino alla porta principale, cosa che ha reso difficile la fuga dei dipendenti. Qualcuno è riuscito a uscire ma più della metà degli impiegati è rimasta bloccata nell'edificio a tre piani. Della trentina di feriti alcuni sono in condizioni critiche.

ll portavoce del dipartimento dei pompieri di Kyoto, Kazuhiro Hayashi, ha detto che le prime dodici vittime raggiunte, si trovavano al primo e secondo piano del palazzo, altre otto al terzo, circa una decina sul tetto. Qualcuno è morto soffocato tentando di scappare, ed è stato trovato per le scale. ll palazzo che ha una superficie complessiva di 700 metri quadrati, è distrutto, decine i mezzi dei pompieri accorsi, un tendone arancione di pronto soccorso montato di fronte, in strada. Due ore dopo l'inizio dell'incendio, le fiamme non erano state ancora domate.

Il primo ministro del Giappone Shinzo Abe, ha commentato con dolore l'incendio in tweet: "Terrificante, sono senza parole. Prego per le anime delle vittime. Desidero esprimere le mie condoglianze a tutti i feriti e augurare loro una pronta guarigione".

L'uomo arrestato
Secondo un testimone che ha assistito all'arresto, l'uomo in arresto non sarebbe un impiegato della società. Con braccia e gambe ustionate, ha ammesso di aver gettato gasolio a terra e addosso agli impiegati, poi ha dichiarato alla polizia di aver subito un furto, che qualcosa di sua "proprietà era stato rubato dalla Kyoto Animation".

La Kyoto Animation
Negli studi lavorano circa 160 dipendenti molti dei quali giovanissimi. La società è stata fondata nel 1981 e gode di un'ottima reputazione a livello mondiale, grazie ad una produzione dalla qualità sempre molto elevata e alla cura dei dettagli, soprattutto negli sfondi. Per i primi 20 anni, la compagnia si è dedicata a lavori secondari sulle animazioni o ad assistere altre ditte nella produzione di anime, ma nel 2003 è salita di livello con Full Metal Panic? Fumoffu. L'anime, spin-off della famosa serie Full Metal Panic!, un cult. Altro successo internazionale, la trasposizione della serie di light novel La malinconia di Haruhi Suzumiya (2006).

La fase più prolifica dello studio è iniziata nel 2009 grazie ai Kyoto Animation Awards e al popolare anime K-On!, la KyoAni è identificata con uno stile di animazione "moe", ovvero quel tipo di anime caratterizzato da personaggi dai grandi occhi, giovani, innocenti, carini, ma bizzarri. Nel corso degli anni sono stati moltissimi gli anime di successo, come Lucky Star, Clannad, La forma della voce e Violet Evergarden.

Dopo la tragedia di oggi sui social è partita una campagna di raccolta fondi per aiutare la KyoAni: l'iniziativa è stata lanciata dalla Sentai Filmwork, studio che concede anime in licenza, tra cui molti lavori della KyoAni e sta raccogliendo sempre più adesioni.

Precedenti
"L'incendio è il peggior massacro in Giappone da quando un uomo ha pugnalato e ucciso 19 persone in una struttura di residenza assistita nella parte occidentale di Tokyo, nel 2016. Nel 2001 in un incendio scoppiato nel congestionato distretto di Kabukicho morirono 44 persone. Non ci fuorono arresti, solo cinque condanne per negligenza. In un altro rogo, nel 2008, 16 persone persero la vita in un cinema di Osaka, vicino a Kyoto.
view post Posted: 17/7/2019, 15:25 Action Figure:collezioni e ultimi acquisti - DARKWHISPERS...
Oh si Funko pop! le adoriamo! hai notato bene Games of throne e' una delle saghe preferite in famiglia. Ma anche
Star Wars e Dottor Who hanno la loro sezione dedicata e non poco fornita :)
197 replies since 26/9/2016