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Katsu Sando, il panino giapponese con la cotoletta di maiale

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view post Posted on 13/3/2024, 19:30
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Credits: Google, cibovagare.it,justonecookbook.com By Darky

Katsu Sando, ossia sandwich con cotoletta. Il panino giapponese è arrivato anche in Italia grazie alle gastronomie e ai ristoranti del Sol Levante.

Katsu Sando è l'abbreviazione di Katsu Sandwich. I panini in Giappone si chiamano Sando, come Tamago Sando (sandwich con uova). Per il pane viene usato quasi sempre lo shokupan, pane al latte giapponese. Pane bianco ,molto tenero, con un sapore leggermente dolce di latte.

Katsu si riferisce alla "cotoletta" di maiale e pollo in stile giapponese ricoperta di pangrattato panko e fritta fino a doratura. La cotoletta di maiale è tonkatsu e la cotoletta di pollo è chicken katsu. Sono un menu popolare tra Yoshoku, i piatti giapponesi con influenze occidentali.

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Tra il pane e la cotoletta viene frapposta una salsa speziata (salsa tonkatsu preparata per accompagnare la cotoletta) fatta con ketchup, Worcestershire, miele e salsa di soia, un po’ di cavolo (o anche lattuga) che hanno il compito di rendere il panino meno asciutto e di dargli freschezza.

Notizie precise sulla nascita del Katsu Sando non ne abbiamo, ma secondo alcune testimonianze la cotoletta di maiale è nata in Giappone nel XIX secolo. La prima versione della cotoletta era con il manzo, solo verso la fine del 1800 subentra la carne di maiale.

Nel 1899 il ristorante occidentale "Renga-Tei" a Ginza, Tokyo, aggiunge al menu le "cotolette di maiale" fritte in una grande quantità di olio, come quello usato per la tempura e aggiunge cavolo crudo sminuzzato al posto delle verdure calde. Un piatto che diventa subito popolare perché amato dai giapponesi, ma anche dagli occidentali.

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La differenza rispetto alle cotolette in stile occidentale è che il katsu giapponese utilizza il panko, il pangrattato giapponese, per ricoprire la carne. Il panko è fatto con pane senza crosta (alcune marche includono croste). I fiocchi leggeri, ariosi e più grandi tendono a rimanere più croccanti più a lungo rispetto al classico pangrattato perché assorbono meno grasso e rendono la cotoletta molto più buona.

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2 fette di shokupan

1 fetta di lonza o di coppa di maiale alta circa 2 cm

1 uovo

Cavolo cappuccio tagliato super sottile

Farina 00

Panko

Olio di semi per friggere

Sale

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Ketchup

Zucchero

Salsa di soia

Semi di sesamo


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Iniziamo dalla salsa tonkatsu mescolando con cura tutti gli ingredienti: ketchup, zucchero, salsa di soia e semi di sesamo. Non vi lascio le quantità di ognuno di questi ingredienti perché secondo me la cosa migliore è assaggiarla mentre la preparate così da combinarli al meglio. Ad esempio io ho la mano pesante con la salsa di soia, mentre di zucchero preferisco metterne solo un pizzico;

Passate la fettina di lonza nella farina. In una ciotola sbattete l’uovo intero e passatevi all’interno la carne. Impanatela, poi, nel panko;

Lasciate riposare per qualche minuto la carne per fare in modo che la panatura aderisca perfettamente;

Nel frattempo, fate scaldare abbondante olio di semi in una pentola dai bordi alti e con un termometro da cucina controllate la sua temperatura per evitare che si bruci. Quando raggiunge i 160° circa, inseritevi la cotoletta e fatela cucinare per circa 6 o 7 minuti, girandola dopo la metà del tempo. Dovrete lasciarla nell’olio fino a quando non sarà perfettamente dorata;

Fate riposare la fettina per alcuni minuti su un foglio di carta paglia o da cucina in modo tale anche da eliminare l’olio in eccesso e salate;
Tagliate il cavolo cappuccio più sottile che riuscite. Io, ad esempio, uso l’affettatrice;

Imburrate una padella antiaderente e fate tostare su entrambi i lati le due fette di pane;

Non vi resta che comporre il panino: spalmate il pane con la salsa tonkatsu, disponetevi il cavolo cappuccio ed infine mettetevi la cotoletta. Chiudete con la seconda fetta di pane.

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Il Panko è possibile trovarlo nella sezione dedicata ai cibi etnici nei vari supermercati, ma se lo si vuole fare in casa, eccome come procedere:

Prendete qualche fetta di pane bianco o il nostro pane in cassetta a cui andrete ad eliminare la crosta. Tagliatelo a listarelle e poi tritatelo grossolanamente in un frullatore. Trasferite le briciole di pane così ottenute su una teglia e fatele tostare per 20-30 minuti in forno preriscaldato a 120° mescolandole di tanto in tanto e il gioco è fatto! Io, comunque, consiglio di utilizzare quello che trovate nei supermercati poiché il gusto è diverso.

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Chi preferisce i sapori meno decisi ed intensi, al posto del ketchup può utilizzare della passata di pomodoro per la preparazione della salsa. Chi, invece, ama i gusti strong può scegliere il ketchup piccante. Entrambe le versioni hanno davvero il loro perché!

Al posto del cavolo cappuccio bianco è possibile utilizzare gli altri tipi di cavolo, tipo, quello viola.

 
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