Migliaia di persone sono misteriosamente scomparse nel triangolo dell'Alaska.
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Approfondimenti/traduzioni by Valene.
La vasta natura selvaggia dell'Alaska è allo stesso tempo maestosa e minacciosa, un luogo dove la bellezza della natura è pari solo al suo potenziale pericolo.
Tra i tanti misteri che avvolgono il territorio accidentato dello stato, un fenomeno ha continuato a incuriosire e sconcertare sia la gente del posto che gli estranei: il Triangolo dell'Alaska.
Quest'area, che si estende dalla città settentrionale di Barrow attraverso Anchorage e fino alla regione sud-orientale di Juneau, è stata teatro di un numero allarmante di sparizioni inspiegabili.
Photo Credit: Diego Delso / Wikimedia Commons CC BY-SA 4.0
*Tutti i tipi di persone sono scomparse
Denali National Park, Alaska. (Photo Credit: Lance King / Getty Images)
Ciò che rende il Triangolo dell’Alaska particolarmente avvincente è l’enorme volume di sparizioni avvenute all’interno dei suoi confini.
Dal 1988, si stima che più di 20.000 persone siano scomparse senza lasciare traccia, lasciando dietro di sé solo domande.
Ciò ha dato origine a numerose teorie e speculazioni mentre le persone si sforzano di dare un senso all’inspiegabile.
Il fascino del Triangolo non si basa solo sul numero di sparizioni, ma anche sulla diversità di coloro che sono scomparsi.
Dagli escursionisti esperti e dagli appassionati di outdoor ai piloti e ai turisti, il Triangolo non fa discriminazioni, inghiottendo un ampio spettro di individui.
L'area è nota anche per le sparizioni di aerei, tra cui uno dei casi più famosi è stata la scomparsa di un aereo militare C-54 dell'USAF nel 1950 che trasportava 44 passeggeri, scomparso senza lasciare traccia.
*Alcune storie di sparizioni.
Il 22 Novembre del 1952, un aereo militare con a bordo 52 passeggeri, nella tratta tra Anchorage verso il Montana, si eclissò misteriosamente senza lasciare alcuna traccia.
Solo nel 2012 l’equipaggio di un elicottero Black Hawk dell’Army National Guard rinvenì i resti del velivolo sotto la cima del Mount Gannett, contro cui si era schiantato.
Nell’ottobre del 1972 un aeromobile che trasportava due politici di primo piano come Hale Boggs e Nick Begich, insieme al padre Cockie Roberts, è misteriosamente scomparso nei pressi della città di Juneau.
Per le ricerche furono impegnati 40 aerei militari e 50 aerei civili coprendo un’aerea di 50.000 chilometri quadrati, una delle più grosse ricerche dell’intero stato, ma dopo ben 39 giorni non è stata più ritrovata nessuna traccia dell’apparecchio.
Nel 2012 il corridore Michael LeMaitre partecipò alla gara Seward’s Mount Marathon, sul monte Seward (3000 MT).
Testimoni lo scorsero guadagnare la cima, ma nessuno lo vide più scendere e anche di lui nessuna traccia.
Svanito nel nulla.
*Le teorie spaziano dal razionale al soprannaturale
Mappa del Denali National Park in Alaska. (Photo Credit: MANDEL NGAN / AFP / Getty Images)
Come la maggior parte dei misteri, le persone si sono mobilitate cercando di spiegare perché così tante persone sono scomparse nel Triangolo dell'Alaska.
Alcuni suggeriscono fattori ambientali, come le fitte foreste della regione, la fauna selvatica e le condizioni meteorologiche avverse, che possono disorientare e mettere in pericolo anche gli avventurieri più esperti.
Il terreno è insidioso, il tempo imprevedibile e la fauna selvatica formidabile.
Altri sottolineano la presenza di grandi specchi d’acqua, dove fiumi e crepacci glaciali possono rivelarsi fatali.
Valanghe e crepacci nascosti nel ghiaccio possono cogliere di sorpresa anche gli escursionisti più attenti.
Tuttavia, c'è chi crede nell'esistenza di vortici energetici all'interno del Triangolo, simili al famoso Triangolo delle Bermuda, che si dice interrompano gli strumenti di navigazione e causino anomalie spaziali e temporali.
Poi ci sono le leggende di creature e spiriti del folklore indigeno, che aggiungono un altro strato al mistero.
Queste storie sono state tramandate da generazioni e fanno parte del paesaggio locale tanto quanto le montagne e le foreste.
Per esempio vi è il Kushtaka, il “mangiatore di anime”.
Secondo il folklorismo dell’Alaska, questo spirito malvagio agisce sulla percezione visiva e attira le vittime con l’inganno, rubando loro l’anima. Questa credenza è ben radicata nella cultura degli indigeni d’Alaska
*Sforzi di ricerca e salvataggio
Un HH-60 Pave Hawk della Guardia nazionale aerea dell'Alaska del 210th Rescue Squadron esegue un modello di ricerca e salvataggio simulato in Alaska. (Credito fotografico: George Kale / Wikimedia Commons / Dominio pubblico)
Dietro ogni scomparsa nel Triangolo dell'Alaska c'è una storia personale, una famiglia alle prese con il dolore di non sapere cosa sia successo alla persona amata.
Le autorità e le squadre di ricerca volontarie lavorano instancabilmente, spesso in condizioni pericolose, per fornire risposte, ma spesso si trovano in vicoli ciechi.
La vastità e l’inaccessibilità del Triangolo dell’Alaska rappresentano sfide uniche per le operazioni di ricerca e salvataggio.
Nonostante queste difficoltà, le squadre di soccorritori dedicate spesso mettono a rischio la propria vita mentre cercano risposte.
Questi eroi non celebrati affrontano condizioni estreme e utilizzano sia tecnologie all'avanguardia che tecniche tradizionali nei loro sforzi per avvicinare le famiglie e svelare i misteri del Triangolo.
Che sia alimentato dal folklore, da anomalie geologiche o da semplici coincidenze, nonostante gli sforzi per svelare il mistero, il Triangolo dell'Alaska continua a causare sparizioni ogni anno.
