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Bragolin e i quadri maledetti dei bambini piangenti.

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view post Posted on 20/2/2012, 19:50
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Bragolin e i quadri maledetti dei bambini piangenti

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C'e' sempre un fondo di verità nelle leggende...oppure no?
Io ne sentii parlare moltissimi anni fa ed ho voluto condividere anche con voi questa storia, lasciando ad ognuno trarre le proprie conclusioni...

Credits: GOOGLE, Wikipedia , gdrzine.com/
d.p.forumcommunity.net atlasobscura.com
BY DARKSHADOW
Rivisto, aggiornato e corretto da Valene.

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Bruno Amadio, noto con lo pseudonimo di Giovanni Bragolin, o anche solo Bragolin (Venezia, 9 novembre 1911 – 1981), è stato un pittore italiano, noto principalmente per i suoi quadri raffiguranti bambini piangenti e per la leggenda metropolitana secondo cui porterebbero sfortuna[1][2][3][4][5][6].

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Le informazioni sulla sua vita sono molto scarse[5].
Si sa che era un pittore di formazione accademica, che insegnava all'accademia di belle arti di Venezia[7].
Secondo alcune fonti fu sostenitore del fascismo e di Mussolini[5].
Non è chiaro cosa abbia fatto nel periodo bellico e post-bellico; secondo alcune ricostruzioni lavorò a Venezia come pittore e restauratore, vendendo i suoi quadri ai turisti[1]; per altre, visse in Spagna, dapprima a Siviglia e poi a Madrid, ritornando in Italia negli anni '60[1][5].

Amadio realizzò diverse opere, incluse nature morte, ritratti femminili e soggetti religiosi[5].

Le più famose però sono una serie di 27 dipinti raffiguranti bambini dall'espressione piangente o imbronciata[1][5].

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Stando ai suoi parenti e conoscenti, Amadio non apprezzava questi quadri, per cui li firmava con lo pseudonimo di "Bragolin", che era il nome di un suo zio cabarettista; tuttavia, riusciva a commercializzarli bene, anche grazie ad una società inglese che aveva acquistato i diritti per riprodurli e venderli, in particolare negli Stati Uniti[2][7].

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Per i suoi soggetti, prendeva spunto dalle foto di bambini che vedeva sui giornali (cambiandone, naturalmente, l'espressione)[2].

Trascorse l'ultimo periodo di vita nel padovano, a Trebaseleghe,[8] e morì nel 1981 per una malattia all'esofago[2][7].


La leggenda sui bambini piangenti

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Il pittore e i quadri dei bambini piangenti sono noti al grande pubblico per via di una leggenda metropolitana che li riguarda, secondo cui i dipinti sarebbero maledetti e condannerebbero le case in cui vengono appesi a finire incendiate[2][9].

I dettagli sull'origine della maledizione variano di versione in versione: secondo alcune, Bragolin aveva fatto un patto col diavolo perché non riusciva a vendere le proprie opere, ottenendo così il successo, ma, per contro, i suoi quadri sarebbero stati maledetti[2][4]; oppure Bragolin, che in realtà sarebbe stato un belga residente a Madrid di nome Franchot Seville, avrebbe utilizzato come modelli degli orfani di guerra, fra cui un bambino soprannominato "El Diablo", la cui sofferenza o cattiveria si sarebbe riversata sugli acquirenti dei dipinti[2][3][7][4][6]; o ancora, che Bragolin maltrattasse i bambini di un orfanotrofio per farli piangere e avere così soggetti per le sue tele, bambini che sarebbero in seguito periti nell'incendio del loro orfanotrofio[4][5]; fra gli altri dettagli esoterici, è stato affermato che i quadri sarebbero stati completamente ignifughi, o che avrebbero dondolato appesi ai muri senza un chiodo[3][4] o che, se trattati in un certo modo, avrebbero invece portato fortuna[7].

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La leggenda cominciò a circolare nel Regno Unito quando, il 3 settembre 1985, una casa venne distrutta da un incendio a Rotherham, e dalle macerie venne recuperato intatto un quadro di Bragolin.

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I tabloid locali riportarono che questo tipo di ritrovamento era frequente, soprattutto nello Yorkshire, e quindi, il 4 settembre, The Sun uscì con un articolo allarmante intitolato Blazing Curse of the Crying Boy! ("La maledizione fiammeggiante del bambino che piange!")[2][7][4][6].

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Si scatenò una specie di panico collettivo e i vigili del fuoco furono costretti a rilasciare una dichiarazione ufficiale, specificando che il fatto che le opere sopravvivessero al fuoco era dovuto al loro essere stampate su pannelli di legno duro e trattato, difficilmente combustibile[7][6], e che, durante gli incendi, i quadri tendono a cadere dai muri atterrando sulla faccia, che viene così riparata dalle fiamme[4]; inoltre, nel solo Yorkshire, tra gli anni '50 e '70, i dipinti di Bragolin si trovavano nei negozi per pochi spiccioli e ne erano state vendute centinaia di migliaia di copie, il che spiegava la frequenza dei loro ritrovamenti[7][6].

The Sun approfittò della cosa con un'ulteriore trovata pubblicitaria, invitando i propri lettori ad inviare in redazione i "dipinti maledetti": ne arrivarono oltre 2.500, prontamente dati alle fiamme in una "cerimonia" ben documentata, e la faccenda venne dimenticata[3][7][4][6].

La storia ha avuto una certa eco anche in Spagna[5] nonché, nel 2009, in Italia, dove è stata ripescata da alcuni blog[3].


Questi sono altri dipinti di Bragolin:

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Note
Giovanni Bragolin, su Galleria Ducale.
Andrea Priante, Bimbi piangenti e strani incendi - La «leggenda nera» di Bragolin, su Corriere del Veneto, 28 dicembre 2009.
Il quadro del bambino che piange, su Gialli.it, 27 settembre 2009.
Quadri maledetti: I bambini che piangono, su La tela nera, 22 agosto 2011.
Ramirez, pp. 83-8.
(EN) Natalie Zarrelli, A Painting of a Crying Boy Was Blamed for a Series of Fires in the ’80s, su Atlas Obscura, 21 aprile 2017.
Polidoro
^ Il pittore «maledetto» viveva a Trebaseleghe: Giovanni Bragolin, al secolo Amadio, in Corriere del Veneto (Padova e Rovigo), 8 gennaio 2010.
^ Storie di immaginaria realtà - Il quadro del bambino che piange, su gdrzine.com, 4 giugno 2014.

Bibliografia
Massimo Polidoro, Enigmi e misteri della storia, Edizioni Piemme, 2013, ISBN 9788858508442.
(ES) Fausto Antonio Ramirez, El silencio del almendro, Cultivalibros, 2009, ISBN 978-84-92519-80-4.



Edited by Valene - 1/5/2021, 15:22
 
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Noemi Di Cesare
view post Posted on 26/9/2014, 11:03




ciao a tutti... ho letto questo articolo e mi sono venuti i brividi.... perchè anche io in casa ho un quadro di bragolin ovvero quello che è stato messo sul giornale (la prima foto in alto a sinistra). ora mi chiedo porta davvero sfortuna o di più o sono solo leggende metropolitane?? appena ho letto l'articolo sono andata subito a chiedere a mio padre dove lo avevo preso e mi disse che dopo un lavoro (fa l'imbianchino, e la casa era abbandonata) un ragazzo glielo aveva regalato. anche mia nonna ne aveva due ma ormai lei non cè più. cosa devo fare con questo quadro?? lo devo buttare o bruciare??
 
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view post Posted on 26/9/2014, 11:32
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Ciao Noemi, ho letto ora il tuo messaggio.
Sinceramente potrei consigliarti se tu credi in queste cose e magari hai notato strani fatti accadere in casa, di disfartene, regalandolo o vendendelo ad un mercatino...ma se invece non hai mai avuto problemi il quadro potrebbe essere del tutto inerme e non pericoloso, sai se e' autentico oppure una stampa riprodotta?
Si potrebbe anche fare un rito di purificazione ma non so quanto ne sai e se hai conoscenze in merito...e comunque per molta gente questa storia e' tutta una bufala inventata da una parsona x avere notorieta'...vedi un po' tu come porti e magari facci sapere cosa hai deciso di fare^^
 
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view post Posted on 1/5/2021, 14:24
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Ho notato che tra ieri ed oggi molte persone sono state reindirizzate da Google a questa pagina per delle ricerche così ne ho approfittato per rifare completamente l'articolo e rimettere le foto che non si vedevano più.
 
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3 replies since 20/2/2012, 19:50   4480 views
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