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GIOIELLI DA LUTTO VITTORIANI

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view post Posted on 12/9/2011, 12:29
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GIOIELLI VITTORIANI: da simbolo di lutto ad ornamento di moda.
(mourning jewellery..)
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E' proprio vero che i dark e goth hanno un senso estetico molto curato ed amano le cose blle...ad esempio mia grande passione sono i gioielli da lutto epoca vittoriana...non ne avete mai visti?Puo' sembrare una passione macabra e morbosa..bhe in certisensi un po' lo e'...
Camei a parte, esistono ciondoli in cui una persona faceva inserire i capelli della persona cara defunta (Figli, mariti, mogli etc). ebbero un notevole successo nell'epoca vittoriana ma anche oggi stanno tornando di moda...

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CREDITS: Google, La bibbia gotica, www.lapiccolabottegadellemeraviglie.it/

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Braccialetti e gioielli contenenti capelli umani di cari defunti

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L’Ottocento è un secolo ricco di mode e di modi di rappresentare se stessi nei confronti degli altri.
Per quanto riguarda i gioielli, questo secolo non è solo l’epoca dei colorati micromosaici, ma è soprattutto quella dei gioielli vittoriani che, dal 1861 – anno in cui il Principe Alberto marito della regina Vittoria muore di tifo – diventano gioielli da lutto.

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Braccialetto in osso nero con medaglione in legno affumicato e decorazione fitomorfa in gagate a rilievo; all'interno della teca, apribile, e' conservata una fotografia femminile. Databile alla prima meta' dell'ottocento e di probabile provenienza dall'area asburgica. Si tratta di un gioiello da lutto, ad memoriam, secondo la moda vittoriana esportatrice in tutta Europa di ornamenti atti a identificare lo stato di cordoglio


L’Ottocento è, però, anche l’epoca dei gioielli vittoriani che, dal 1861 - anno in cui il Principe Alberto marito della regina Vittoria muore di tifo - diventano gioielli da lutto, da indossarsi durante le ore del mattino. Il colore per questi gioielli è rigorosamente il nero, i materiali invece sono i più svariati, dallo smalto all’onice, dal vetro al giaietto. A questi si accompagnano piccole spille da colletto ed accessori decorati da capelli umani prima e col passare del tempo da crine di cavallo.


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Spilla in giaietto Vittoriano

Il colore per questi ornamenti è rigorosamente il nero, i materiali invece sono i più svariati, dallo smalto all’onice, dal vetro al giaietto. A questi si accompagnano piccole spille da colletto ed accessori decorati da capelli umani prima e col passare del tempo da crine di cavallo.

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Ciondolo in Jet


Come detto il giaietto è uno dei materiali più caratterizzanti di quest’epoca: se vi trovate ad avere tra le mani un paio d’orecchini in Jet, potete avere quasi la certezza che si tratti di un autentico oggetto d’epoca vittoriana, in quanto solo in quegli anni vengono prodotti bijoux del genere.

Il giaietto (o Jet Whitby), diventò di gran moda nella meta dell’800, dopo che la regina Vittoria indossò una collana di questo materiale durante un pranzo importante: era in lutto per la morte della cugina. E’ da allora che questo tipo di gioielli viene denominato (assieme a tutti i gioielli neri) “da lutto” e, dall’inizio degli anni ’60, con la morte del principe Alberto subisce un’impennata di richieste sul mercato.

Il Jet, carbone fossile, veniva estratto prevalentemente a Whitby, una cittadina inglese, della quale porta il nome.

La fortissima richiesta portò alla ricerca di materiali simili che imitassero il Jet e nacque così, ad esempio, il Jet francese che è in realtà una pasta di vetro; il vero giaietto, però, rimane assolutamente inconfondibile, sia per la sua superficie lucidissima e uniforme (nel vetro riscontrereste delle bolle guardandolo in controluce) sia per la sua leggerezza.

I gioielli in Jet venivano incisi e lavorati, e poi incollati su superfici metalliche. Ovvio dire che ben presto smisero d’essere gioielli da lutto divenendo gioielli di moda, da mattino, che venivano appunto indossati di giorno per la loro sobrietà, assieme a piccole spille da appuntare agli alti colletti dei vestiti e delle camicie.

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E’ di gran uso il memento mori, un gioiello che ricorda la caducità della vita da cui nasceranno i gioielli da lutto in commemorazione dei propri cari ma anche di personaggi noti; assieme a questi continuano ad essere indossati importanti gioielli in strass, sempre più diffusi presso tutte le classi sociali: si tratta solo di uno dei primi segni del mutamento della struttura sociale che sarebbe giunto al suo culmine nel 1789, con lo scoppio della Rivoluzione Francese.

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La Melanite è la varietà nero opaco del Granato Andradite, ed il suo nome deriva dal greco mèlan = nero. Principali paesi sono Brasile, Francia, Italia, Marocco, USA e Svezia. Una volta era molto usata per i gioielli da lutto.

Ad esempio guardate che meraviglia questi oggetti:

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Esisteva uno shop on line molto amato dai goth chiamato Poe's Attic.
che si occupava di vendere tra l'altro, alcuni gioielli di questo genere...


www.poesattic.com/



Edited by Valene - 27/9/2020, 15:26
 
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view post Posted on 12/9/2011, 13:29




CITAZIONE
E' proprio vero che i dark e goth hanno un senso estetico molto curato ed amano le cose blle

PUOI DIRLO FORTE!!!!!
 
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view post Posted on 14/4/2015, 13:16
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Riporto alla vita questo topic perché ho trovato altre info e foto davvero che meritano...

credits: http://bizzarrobazar.com/

Se la una ciocca di capelli ottenuta in pegno dalla donna amata è per i romantici ottocenteschi un feticcio ricorrente, è proprio in epoca vittoriana che l’ossessione per i capelli raggiunge il suo apice, in particolare nell’ambito della gioielleria e degli accessori collegati al lutto.
Dalle spille e i fermagli che contengono i capelli del caro estinto, arrangiati in motivi floreali, alle intricate composizioni da appendere al muro, fino ai braccialetti fatti di capelli finemente intrecciati, la mourning jewelry vittoriana è fra gli esempi più commoventi di arte funebre popolare. Inizialmente erano le donne stesse, parenti del defunto, che con i suoi capelli forgiavano questi memento da tenere sempre con sé; bisogna pensare che la fotografia non esisteva ancora, e non tutti si potevano permettere un ritratto del morto. Questi gioielli erano l’unico ricordo tangibile della persona scomparsa.


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Con il tempo, però, indossare simili orpelli divenne parte della moda dell’epoca, soprattutto dopo la morte del Principe Alberto nel 1861, quando la Regina Vittoria e i membri della corte si vestirono a lutto per decine di anni. A quel punto, seguendo l’esempio dei Reali, il nero divenne il colore più gettonato e la gioielleria di lutto si diffuse talmente che i capelli utilizzati cominciarono a non essere più esclusivamente quelli dei defunti. Nella seconda metà dell’800, 50 tonnellate di capelli umani venivano importate in Inghilterra ogni anno dai gioiellieri del paese. Per creare una connessione fra il gioiello e il defunto, a quel punto, si cominciò ad iscriverne il nome o le iniziali sull’oggetto.


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Tutto questo riporta, dunque, all’idea che i capelli siano connessi all’essenza stessa della vita del proprietario, e racchiudano almeno una scintilla della sua personalità.
 
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view post Posted on 15/7/2015, 20:45
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Che belli......soprattutto la Melanite.
 
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view post Posted on 4/5/2016, 12:50
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Ne parlammo tempo fa a ogi ho scoperto un articolo su Fb molto carino e vo levo inserirlo anche qui essendo pertinente all'argomento..

Credits: Facebook, https://salonedellutto.com/
https://salonedellutto.com/2016/05/04/il-g...anelli-a-lutto/
di Silvia Ceriani


Qui, ovviamente, sono i gioielli a lutto a interessare maggiormente. E ne parlo fornendo al solito qualche immagine e focalizzandomi sugli anelli. Una prima diffusione degli anelli a lutto si ha fra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento ma è appunto con la regina Vittoria che diventano un vero e proprio fenomeno di costume, una moda. Rimasta vedova il 14 dicembre del 1861, non smise di interpretare quella sua condizione per il resto della sua vita, che fu lunghissima. Per i cinquant’anni successivi, vestì in nero, smise di frequentare la città di Londra e di apparire in pubblico, tanto da guadagnarsi l’appellativo di the widow of Windsor.

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Ma lutto non significa necessariamente trasandatezza, tutt’altro! E il nero può essere comunque impreziosito con piccoli dettagli che ricordino l’amato. La regina indossò l’anello a lutto che ricordava la morte del principe Alberto, il suo consorte, per il resto dei suoi giorni, e come lei, fecero molte altre vedove d’Inghilterra. Grosso modo, gli anelli a lutto presentano alcuni tratti comuni: spesso riportano incisi il nome e la data di morte della persona commemorata; spesso vi sono montate pietre preziose di colore nero o altri materiali meno costosi, come lo smalto e la vulcanite; talvolta possono avere incorporata una ciocca di capelli del defunto, anche se a me quelle piacciono di più inserite su grosse spille o intrecciate a formare un braccialetto.
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Però, per gli anelli, facciamo così. Ve ne mostro qualcuno, e vediamo di che si tratta. Quello che vedete qui sopra è piuttosto raro, causa la presenza di un diamante incastonato. Fu realizzato per commemorare un uomo abbiente, morto nel 1734 a 60 anni di età. Probabilmente, la famiglia si era ispirata al principio secondo cui più un anello era elaborato, più attestava la ricchezza e il benessere della famiglia stessa. Ed ecco che il signore abbiente può tranquillamente essere portato al dito, come un De Beers. (Fonte: http://io9.gizmodo.com/love-after-death-th...ourn-1498829544).

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I capelli li troviamo in un raro anello del XVIII secolo che dispone di due compartimenti segreti atti a contenere i capelli intrecciati del defunto. Il medaglione centrale (si chiamerà così?) è circondato da un contorno di piccole perle che conferiscono al gioiello un calore inaspettato. Se non è stato venduto, e se avete una buona disponibilità economica, potreste lanciarvi nell’acquisto cliccando http://www.laurelleantiquejewellery.co.uk/...et-compartments

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Un po’ fuori da questa logica, l’anello memento mori del 1727 che vi mostro qui. Lungo la fascia, c’è uno scheletro “allegro” con la testa coronata che serve a simboleggiare che la morte è sovrana. L’incastonatura ha la forma di una piccola bara, all’interno della quale si può scorgere un ulteriore scheletro, sulla cui allegrezza non oso esprimermi. (Fonte: http://io9.gizmodo.com/love-after-death-th...ourn-1498829544






 
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view post Posted on 31/5/2016, 11:43
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che meraviglia, sono davvero belli

le foto del 2011 sono quelle che preferisco
 
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Voglio riportare UP questo articolo segnalandovene uno apparso su bizzarrobazar. e che ho trovato davvero bello e geniale, leggete questa artista cosa ha riportato in vita, da parte mia massimo rispetto e complimenti per aver salvato una memoria storica che era destinata a scomparire:

I ricami di capelli vittoriani: intervista a Courtney Lane


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