+Dark & Gothic Lolita+

Antenna

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*^luxynda^*
view post Posted on 11/8/2005, 13:19




Antenna

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Credits:Google. Modificato by Darky

SCHEDA

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ANNO : 2003
REGIA: Kumakiri Kazuyoshi
SCENEGGIATURA: Ujita Takashi, Kumakiri Kazuyoshi
ATTORI: Kase Ryo (Yuchiro), Kobayashi Akemi, Kizaki Daisuke, Koichi Mantaro, Ohmori Hiroshi, Uzaki Ryudo, Asaoka Megumi
GENERE: Drammatico


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Antenna è spiazzante, un thriller talmente effimero e misterioso da rasentare l'incomprensibilità, un dramma dilagante che parte da un presupposto semplice - e abusato nel cinema horror nipponico - per svilupparlo in maniera ellittica, creando atmosfere morbose e giocando sul non detto e sulle amnesie.
Gli ingredienti, da un romanzo di Randy Taguchi: una bambina scomparsa, due fratelli disadattati, una madre distrutta dal dolore, un suicidio e una morte improvvisa, una regina sadomaso comprensiva, un po' di sangue, un po' di sperma, una casa forse maledetta, sogni ad occhi aperti (e chiusi) e anche un pizzico di pedofilia.
In fondo è una specie di dramma psicanalitico sulla perdita e sull'accettazione del dolore, ogni tanto passa ad atmosfere macabre da horror / thriller, ogni tanto diventa quasi intimista, memore del Lynch più sfrenato e dei provocatori del surrealismo.

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Il percorso del fratello della potenziale vittima - è morta? E' stata rapita? E' stata uccisa?
Non ci sono risposte facili - è un rituale che parte dalle sue lacune mnemoniche e attraverso la sofferenza fisica e il sesso - il sadomaso come novella psicanalisi? - gli permette di riscoprire, tra le lacrime, un passato doloroso e rimosso.
Poco conciliante, autoriale tassello di una poetica nichilista, questo lavoro del regista dell'altrettanto forte Kichiku e di Hole in the Sky è un incubo estremo - che ricorda per temi gli eccessi (deprivati dello splatter) di Naked Blood -, fisico, extrasensoriale (la presunta antenna che mette in contatto un bambino con l'aldilà) e amorale (la madre che vuole che il figlio si travesta da femmina per impersonare la sorella scomparsa).
Premessa e ammissione doverosa: è difficile, in tutta sincerità, capirne più del 70/80%; facile invece farsi affascinare e trascinare in un vortice surreale, un ermetico girovagare attraverso sensazioni opposte, oscure e ammalianti.

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Presentato al Festival di Venezia e ingiustamente trascurato: chi non si è addormentato in sala, per risvegliarsi e proclamarsi indignato, potrà confermare l'estrema potenza di un prodotto non soggiogato a nessuna regola.



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Edited by Valene - 9/7/2020, 19:16
 
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